Off Club, Roma

400 metri quadri divisi su 3 livelli, luci soffuse e linee essenziali. Siamo a Casalbertone ma potremmo essere in qualsiasi città d’Europa, dove è più facile trovare locali di tendenza anche in periferia. Off Club prescinde dalla sua ubicazione senza correre il rischio di trasformarsi un non luogo, anzi! L’atmosfera raffinata ma non formale, la proposta gastronomica e i barman talentuosi (Patrizio Boschetto e Giuseppe Di Cristofano) giustificano una visita in questa zona della Capitale che non brilla certo per l’offerta ristorativa. tanto al bancone quanto in cucina lo sguardo è rivolto a oriente Tanto al bancone quanto in cucina lo sguardo è rivolto a Oriente, con una propensione al gusto fusion che valorizza anche gli ingredienti nostrani. Ci si può affidare allo chef Adriano Magnoli, optando per uno dei due percorsi di degustazione, rispettivamente da 5 e 8 portate, oppure ordinare alla carta: crudi, sashimi, sushi, ramen, wok, specialità al vapore o alla griglia. Tra gli uramaki meritano una menzione quelli con Parmigiana di melanzane e bottarga e la versione con foie gras, mela verde, senape e lamponi. I Pan Bao sono farciti con wagyu, fave e pecorino; quelli al nero di seppia invece contengono Granchio reale, sesamo, peperoncino verde dolce, tobiko e maionese al rafano. Gioco di parole e perfetta commistione di culture gastronomiche è il Riso alla carbonese, con crema alla carbonara, piselli e guanciale croccante: il risultato è un vero comfort food. Strizza l’occhio, già dalla presentazione, a una cucina più tecnica e di alto profilo la Quaglia scottata (coscia e petto), mandorla, topinambur e pannocchia arrostita. Per quanto riguarda i dessert, ci si può orientare tra due opposti: da un lato le golose certezze fornite dal Sushimisu (Roll di riso al caffè e crema al mascarpone), dall’altro la dolcezza più evanescente ed esotica del Pesca, sake zafferano e mais. Oltre che un indirizzo valido per un drink o una cena, Off club ospita eventi musicali e dj set ed è aperto fino alle 2 di notte.