Osteria Oliva, Roma

Una nuova sfida per lo chef, già stellato, Fabio Baldassarre che, nel locale di via dei Serpenti a Rione Monti, ha deciso di cimentarsi con la cucina tradizionale. un menu concreto e vario, con porzioni abbondanti, servito in un ambiente caldo e accogliente Pochi i coperti in un ambiente caldo e accogliente e un servizio a metà strada tra l’osteria vera e propria e il ristorante di buon livello. Le influenze abruzzesi sono evidenti: tra gli antipasti spiccano infatti le pallottole cacio e ova che si affiancano a proposte più ricercate, come il gustoso Sformatino alle erbe con fonduta di pecorino e briciole di amaretto o piatti dal sapore internazionale, quali la tartare di tonno con salsa wasabi. Semplici ma invitanti i primi: pici cacio e pepe o alla carbonara, mentre l’amatriciana è realizzata con tonno, limone ed erbe di montagna. I ravioli di ricotta carciofi ed erbette sono serviti con salsa allo scarpariello. Il ragù di cinghiale invece è il condimento delle tradizionali pappardelle. Tra i secondi, il pescato del giorno è una delle due alternative di mare, l’altra è un ceviche di salmone. Come proposte di carne, buona la pluma di maiale in salsa di grani e senape con patate. Convincente anche la guancia di vitello brasata al cesanese con verdure di campo. Contorni classici, il carciofo alla romana ci ricorda che stiamo all’ombra del Colosseo. Per chi volesse stare più leggero c’è una sezione del menu dedicata alle insalate. Nessun guizzo di fantasia per quanto riguarda i dolci: immancabile il tiramisù, così come le ciambelline al vino con passito e la panna cotta, in questo caso con fragole al basilico. Da Osteria Oliva si bada molto alla sostanza: nonostante i trascorsi gourmet dello chef qui le porzioni sono abbondanti e la presentazione delle portate si presta molto poco alla food photography.