Pinturicchio 40, Roma
Pinturicchio 40 a Roma è un ristorante che propone i piatti dal gusto campano dello chef Eduardo Estatico in un ambiente piacevole e curato.
Un’insegna che aiuta a ricordare l’indirizzo di questo bistrot d’autore in cui ha libero sfogo l’estro di Eduardo Estatico, chef con importanti esperienze alle spalle che si dividerà tra il quartiere Flaminio e l’isola di Capri, dove lavora presso il J.K. Place, hotel 5 stelle. le proposte dello chef dalle origini campane sono ricette rinnovate e rivisitate Dalle vetrate che danno sulla strada si intravede un ambiente luminoso e moderno, reso sicuramente più giocoso da dettagli come i cuscini colorati. Nella proposta sono evidenti le origini campane di Estatico, sebbene anche le ricette più tradizionali siano rivisitate: è il caso del gustoso Crocchè di genovese di manzo con fonduta di provolone del monaco, polvere di cannella e spuma all’alloro. Più libero da vincoli territoriali è il sorprendente Éclair con gamberi rossi, cipollotto, tartufo nero e zabaione affumicato. Decisamente dal sapore internazionale invece il ceviche di pesce San Pietro. Un bell’esercizio tecnico è il Riso di semola con spigola cruda e cotta, mandorle, limone e cicoria. Non mancano in menu degli omaggi alla tradizione romana, con convincenti reinterpretazioni come l’Agnello in doppia cottura, verza brasata alla birra e salsa di cacio e pepe. In totale 6 proposte tra i primi, tra cui un classico imprescindibile come gli spaghetti pomodoro del Vesuvio e basilico; quattro invece i secondi equamente suddivisi tra carne e pesce. Tra i dessert golose rievocazioni di sapori già noti, come la pastiera che diventa gelato e va a farcire dei biscotti. Oltre alla possibilità di ordinare alla carta, vi sono due percorsi di degustazione rispettivamente da quattro e cinque portate. Il primo definito Classici a 40 euro, il secondo Evoluzioni a 50 euro. Carta dei vini curata da Bonny Ferrara, rampollo dei proprietari del Faro di Capo d’Orso di Maiori (1 stella Michelin). Come lo chef avrà il dono dell’ubiquità dividendosi, nel suo caso, tra il prestigioso ristorante di famiglia e il Pinturicchio 40, che dopo i primi anni di rodaggio sembra aver ingranato la marcia verso la ristorazione gourmet.