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Pizzeria Giglio, Acerra

La pizzeria Giglio di Gaetano Giglio ad Acerra, propone una pizza dall’impasto ben lievitato e farcita con ottime materie prime non solo del territorio.

consigliato da
  • Tel: 391 134 8382
  • a pranzo e lunedì a cena
  • entro i 30€
di Pamela Panebianco 17 Novembre 2017

A Nord-est di Napoli sorge Acerra, cittadina di modeste dimensioni nota per aver dato i natali alla maschera di Pulcinella e per le rovine di Suessula. In questo paesino dell’hinterland, tra le case basse, si trovano numerose pizzerie di indubbia bontà, un contesto vivace, in cui si colloca, con tutta la sua personalità, la Pizzeria Giglio. Gestita appunto da Gaetano Giglio, il locale ha appena 40 coperti che si raddoppiano durante la bella stagione. Giovane e napoletano doc, Gaetano guarda al suo lavoro attraverso la lente di una smisurata passione e una grande dose di tenacia.Un impasto con idratazione superiore al 70% incontra le buone materie prime del territorio Il suo percorso è più articolato di quello di tanti suoi giovani colleghi: completa gli studi presso l’istituto alberghiero Artusi di Roma; innamorato dell’arte bianca, si allontana dal mondo della pizza, per tornarci, con successo, appena un paio di anni orsono. Sesto al concorso mondiale di pizzeria del 2006, sogna in grande partendo da questo piccolo indirizzo, sperando nel prossimo futuro di trasferirsi nel capoluogo. Il locale è piccolo e accogliente, familiare e molto frequentato. Non è insolito, soprattutto nel week end, essere messi in lista per accomodarsi. Di certo vale l’attesa il menù variegato e la gentilezza del personale, la moglie di Gaetano in sala, si destreggia, sempre sorridente, tra la cassa e i commensali. Per cominciare al tradizionale antipasto napoletano, frittatina e crocchè (ben realizzati e decisamente saporiti), segue una porzione di patatine fritte, tagliate a mano, sfogliate e impreziosite con un giusto tocco di pepe. Ci facciamo tentare dalla Margherita 2.0, con pomodoro San Marzano Dop schiacciato a mano e mozzarella di bufala campana. Questa pizza dà conto, sin da subito, della cifra stilistica di Gaetano: il cornicione è importante ma non sovrabbondante; ben si abbina il condimento dolce sapido a un impasto che mescola consistenza e scioglievolezza. Nella Sopraffina il fior di latte di Agerola, incontra i sapori forti e contrastanti di gorgonzola dop, pancetta paesana, granella di noci, miele e conciato. Gli ingredienti si mescolano rimanendo riconoscibili. Decisamente è una scelta da golosi. Siamo tentati anche dalla Amatriciana, che sostituisce, con buona pace degli amatriciani, il guanciale con la pancetta. Numerose le referenze con cornicione ripieno, adatte a chi ama la sovrabbondanza o magari per chi non ha problemi a dividere la pizza con gli altri commensali (non è il nostro caso). I dolci di casa Infante non deludono, il conto leggero nonostante il lauto banchetto.