Punch, Roma

In posizione leggermente defilata rispetto all’area più movimentata del Pigneto, questo locale omaggia, a partire dall’insegna, il mito della British East India Company. Il termine Punch indica infatti bevande alcoliche miscelate, molto diffuse tra i marinai dell’epoca per via delle loro proprietà curative. drink miscelati e piatti creativi dall'aperitivo al dopocena L’etimologia della parola è incerta, sanscrita o persiana, ma in ogni caso legata al numero cinque, tanti quanti gli ingredienti utilizzati per questi drink: una parte aspra dovuta agli agrumi, una dolce, l’alcool diluito con l’acqua e infine le spezie. Sempre in ossequio alla numerologia: sono cinque anche le proposte per ognuna delle sezioni del menu, così come le spine di birre artigianali disponibili. Si comincia con l’entrée dello chef: cracker fatti in casa accompagnati da baccalà mantecato; si prosegue poi con i fritti, che negli ingredienti di base richiamano alla dieta tipica dei marinai: dai Felafel di piselli alle polpette di bollito di maiale. Altra specialità, largamente consumata dalle ciurme britanniche, erano le Pie: involucri di pasta, farcite nei modi più disparati. Per incontrare il gusto di tutti, qui sono previste opzioni vegetariane, di pesce o di carne, con riusciti innesti nella tradizione nostrana, come nel caso della variante ripiena di Coda alla Vaccinara. Tra i piatti principali, la versione italianizzata del Grilled Cheese Sandwich, col Taleggio che si unisce al classico Cheddar e al burro nocciola; la Guancia di manzo stufata, o la Vellutata di legumi. Infine tra i dessert, cui vale la pena segnalare il Sea Beasquit: un babà bagnato col Punch della casa. La carta dei cocktail è curata da Giacomo Di Matteo (che affianca Adriano Terenzi, ideatore della proposta gastronomica), vi è poi una selezione dei vini ristretta, oltre alla già citata offerta birraria. Aperto dall’aperitivo al dopocena.