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Sedicesimo Secolo, Pudiano

Sedicesimo Secolo è il ristorante di Simone Breda, una cucina contemporanea che soddisfa con piatti sempre equilibrati

  • Tel: 030 5636125
  • Lunedì
  • oltre i 50€
di Stefania Pianigiani • Pubblicato 29 Gennaio 2020 Aggiornato 30 Gennaio 2020

Simone Breda, lo chef stellato del ristorante Sedicesimo Secolo, in quel di Orzinuovi, ha portato una versatilità talentuosa in cucina. Nelle scuderie dell’antico feudo dei Conti Caprioli a cui appartiene il piccolo borgo di Pudiano, Breda ha saputo coronare il suo sogno, riuscendo nell’impresa di tornare nella terra natia e allacciare un legame forte tra un ristorante di classe e piatti di buona fattura.Simone Breda unisce lo studio delle tecniche di cucina a una passione per gli ingredienti della terra Il tutto dopo essersi fatto ossa ed esperienza prima all’Albereta Relais e Châteaux, dove Simone Breda si forma al cospetto del Maestro Gualtiero Marchesi per poi arrivare in seguito a far parte dello staff del Clandestino, il Sushi Bar dello chef Moreno Cedroni. Dopo una parentesi estera nella Svizzera francese, prima presso lo Chalet d’Adrien, luxury hotel 5 stelle della catena Relais Chateaux che ospita il ristorante La Table d’Adrien, 1 Stella Michelin, poi all’Art de Vivre, hotel 4 stelle a Crans-Montana, arriva la decisione di tornare in Patria a portare l’esperienza maturata nelle sale del Sedicesimo Secolo.Lo Scampo, animella, tamarindo e mandorle è memorabile; pregiata la raccolta di ingredienti che si trovano nel Tiepido di storione, Franciacorta, bieta e caviale. Simboli della Bassa Bresciana e pathos, s’incontrano anche nei primi piatti composti da risotti e gnocchi: il Risotto, salvia e fondo di capretto lascia stupiti al primo sguardo e gioca con sapori, gli Gnocchi con formaggio di capra, brodo di bucce di patata, Tartufo nero e Marsala sono un equilibrio tra memorie del sottosuolo e elementi dal fascino audace. I secondi piatti sono pensati per organizzare la mente con stimoli e segnali: provate la Guancia di maiale iberico, mela, tè nero e cannella o l’Anguilla, brodetto acidulo, ravanello e lampone. Finale in dolcezza, dove si sogna con il Cioccolato bianco, finocchio, liquirizia e altre sorprese. La sala è il luogo di Liana Genini,  Maître e Sommelier, e compagna di Breda, dai tempi dell’alberghiero, che insieme a lui ha rincorso un sogno che si è avverato.