Sulle Nuvole, Milano
Sulle Nuvole a Milano, nel quartiere Isola, è a metà strada tra il bistrot e il ristorante di alta cucina, dove provare piatti originali e invitanti.
Se anche il nome può dar luogo a interessanti dinamiche attrattive, Sulle Nuvole ha centrato bene il suo scopo. Si definiscono laboratorio, officina, in cui le menti (e i cuori) degli artigiani sfornano idee da condividere con i propri clienti. Quasi all’ombra del nuovo Bosco Verticale, questo locale arredato in modo caldo e raffinato si presenta con stile a chi lo visita. Le tre sale che si aprono in sequenza sono accoglienti, come garbati e ben presenti sono gli addetti alla sala. Il servizio, infatti, è ineccepibile, curato bene anche dalla proprietà che in modo affettuoso e professionale si avvicenda ai dipendenti. a metà tra un bistrot e un ristorante di alta cucina, con piatti invitanti sia di terra che di mare Tra l’altro, ed è importante, Sulle Nuvole si presenta dalla colazione alla cena passando per il pranzo e per l’aperitivo, offrendo così un servizio ampio e ben strutturato per ogni tipo di esigenza. In cucina c’è Luca Leone Zampa, un cuoco con tanta sensibilità verso la qualità e verso il territorio. I suoi piatti sono senza dubbio una risposta adeguata alla clientela che sembra preferire sempre più la zona di Isola. Quello stile un po’ old England, caldo e chic, a metà strada tra il bistrot e il ristorante importante, sta trovando sempre nuovi appassionati estimatori. In questo c’è la firma di Chiara che, premurosa padrona di casa, insieme a Francesco, si fa in quattro nella gestione del ristorante. La sera si può partire con antipasti particolarmente invitanti che spaziano dal Pane e burro con sarda di spagna e alici di Cetara per approdare al Patè di fegatini di pollo al cognac. In mezzo a questi, classicheggiando, una Tartare al pistacchio invece di una Polentina con insalata calda di radici. Per i primi, tutti buoni, due ricette su tutte: Soba di grano saraceno e carbonara di bottarga, un piatto che, seppur appare chiaramente provenire da un’idea in stile giapponese, non lascia alcun dubbio sui profumi tipicamente mediterranei fatti di nuances minerali e salmastre. L’altro, invece, è una sorta d’incontro a Teano dove i Paccheri e la loro napoletanità sposano in modo opulento il saporitissimo stracotto di manzo di emiliana memoria. Ai secondi si arriva già sazi ma non si può non citarne tre: tra quelli di mare va assaggiato il Polpo alla piastra, pak choi e topinambur. Il gioco tra la crema del tubero e il polpo piastrato trova una risposta in equilibrio attraverso le note vegetali del cavolo cinese. Il secondo piatto di mare è la Ricciola nera con erbette al vapore e crema di sedano. La carne della ricciola, morbida e succulenta, porta la propria tendenza dolce a favore delle note leggermente amarognole delle erbette e all’aromaticità del sedano in crema. Dalla terra, invece, arriva il Petto d’anatra con indivia e salsa all’arancia. Versione moderna di quel piatto che da sempre fa parte della più classica espressione della cucina francese. I dessert ricordano di casa, di nonna, di dolce.Potrete assaggiare la Cheesecake o la Panna cotta, buonissime, ma è la Torta di mele a vincere a mani basse. Buona la carta dei vini con etichette interessanti e ben selezionate. Prezzi in linea con la zona.