TerrazzaMare, Jesolo
Terrazzamare offre una cucina marinara elegante, dove la materia prima ittica è fresca e di qualità. Da provare se siete a Jesolo.
Da un lato il fiume Sile e dall’altro il Mar Adriatico, TerrazzaMare è un locale esclusivo incastonato in questa lingua di terra veneziana a Lido di Jesolo. Lo scenario è di quelli mozzafiato: nello sterminato spazio esterno tutto bianco si sta molto comodi su divanetti e poltrone e nella sala interna, dalla quale si può ammirare la vista sull’acqua, ci si può accomodare ai tavoli illuminati, apparecchiati elegantemente, con tanto di preziosi riproduzioni di pesci e molluschi realizzati nella vicina Murano. Se l’apertura risale ormai a tanti anni fa, la nuova gestione, quella del titolare e chef Roberto Bardella, spegne invece sette candeline in questa stagione, che va da marzo a ottobre. Appoggiato il tovagliolo sulle gambe, è il momento di sfogliare il menu. Due sono le scelte: una carta in cui pescare fra una selezione di ostriche italiane, francesi e irlandesi, antipasti crudi e cotti, primi di pasta secca, fresca e risotti e secondi dai sapori più o meno familiari. La materia ittica è la regina in tutti i piatti, dai gamberi rossi, moscardini, seppie, vongole, cozze, gallinella, capasanta, mazzancolle, piovre, tonno, scampi, branzino, ombrina, coda di rospo, baccalà, rombo al gransoporo (granchio caratteristico di questa zona geografica). In abbinamento a prodotti più o meno conosciuti come datterino e burrata o kumquat e le locali castraure di Sant’Erasmo. La seconda scelta è rappresentata dai menu degustazione La Nostra Storia in 5 Portate e La Nostra Ricerca in 6 Portate. In entrambi i percorsi, i passaggi sono gli stessi apprezzabili della carta, ovvero un concentrato di modernità ed essenzialità caratteristico di una cucina che mira a mettere in risalto la materia prima, in abbinamento a non più di 3/4 ingredienti per piatto. Spiccano, per distacco, il Risotto De Tacchi agli agrumi, con carpaccio di capasanta, ricotta, julienne di sedano e polvere di liquirizia, il Rombo scottato con purè di patata affumicata e castraure di Sant’Erasmo, la Coccola dolce, un sorbetto al miso di soia con terra di cacao e grue di cioccolato che ricorda tanto una rivisitazione del gelato alla stracciatella in chiave salata, e il Cremoso al cioccolato fondente, con crema alla vaniglia, spugna di cioccolato al latte, cioccolato soffiato e gelato allo yuzu. Merita una menzione speciale la giovane brigata, in primis la pasticcera classe 1998 Valeria Pierfederici, capace di sorprendere per la cura nell’estetica e gli abbinamenti centrati. Ma anche il momento dell’aperitivo e del dopocena da gustare all’esterno vanno provati. Qui, si può ordinare l’Americano Riserva Speciale Martini, realizzato con soli prodotti riserva di Campari e vermouth. Il servizio scenografico, con un mix tra le due basi alcoliche già miscelato in una boccetta da farmacista da versare nel bicchiere con soda, permette di soddisfare le esigenze dell’ospite e di ridurre sensibilmente i possibili sprechi.