Fuori porta: mangiare nelle cascine vicino Milano
Le cascine, antiche fattorie destinate a un nuovo uso, spesso diventano locande e ristoranti: ecco 5 indirizzi da provare nei dintorni di Milano.
La Pianura Padana, soprattutto nella zona da Torino a Milano e poi a Verona, è una delle aree più urbanizzate d’Europa. Dove decine di anni fa c’erano campi e risaie, oggi si trovano i capannoni industriali, se non addirittura le estese periferie di qualche comune suburbano. le cascine, antiche fattorie, spesso sono destinate a un nuovo uso, tra cui trattorie e ristoranti Eppure, i segni del passato agricolo non sono scomparsi del tutto: l’esempio più evidente sono le cascine, antiche fattorie spesso destinate a un nuovo uso. In Lombardia sono state trasformate in condomini, residenze, location per cerimonie; ma alcune hanno conservato la loro natura rurale, cavalcando la nuova onda del chilometro zero e del biologico e aprendo trattorie e botteghe per soddisfare i clienti cittadini. In molti casi, la distanza da Milano è quella giusta per una gita domenicale: per chi nel fine settimana abbandona i grandi viali e i palazzi grigi preferendo i campi di mais e riso, ecco 5 consigli per pranzi in cascina.
- Chi vuole tuffarsi nel passato, magari medievale, apprezzerà la Trattoria dei Cacciatori (via Trieste 2, Longhignana), oggi a pochi chilometri dall’aereoporto da Linate e un tempo remota casa di caccia dotata persino di torri e fortificazioni. Dal 1932 ospita il ristorante gestito dalla famiglia Temporali: fra i mattoni nudi e il vetro della veranda esterna, le tovaglie candide e lo scoppiettio del camino, si servono i piatti della tradizione lombarda. Selvaggina, ovviamente; ma anche cotoletta e risotto, cassoeula e bollito misto.
- Dell’abbazia di Chiaravalle è nota soprattutto la torre, grazie allo scioglilingua che la vede protagonista: Sul pont de Ciaravall /gh'è ona ciribiciaccola / con cinqcent ciribiciaccolitt / Val pusè ona ciribiciaccola / o cinqcent ciribiciaccolit? Nell’abbazia, oggi inclusa nel territorio comunale di Milano, è possibile soggiornare e svolgere visite guidate; ma se decideste di non pranzare insieme ai monaci, potreste fare qualche passo verso l’elegante Locanda Chiaravalle (via San Bernardo, 36), per assaggiare i piatti raffinati a base di specialità locali e non solo.
- Stufi della tradizione lombarda? Alla Cascina Ovi, dal 1346 (via Olgia 11, Segrate), potreste scegliere anche pesce spada e alici, o perfino per qualche piatto dalle origini sarde. Le portate, che siano di fregola o di riso, sono ugualmente curate; e un capretto alla sarda può abbinarsi alle antiche mura quanto i taglieri di salumi, taleggio e gorgonzola con le mostarde della casa.
- Per una gita di famiglia, la meta giusta potrebbe invece essere la Cascina Guzzafame, a Vigano di Gaggiano: prima del pranzo, che nel weekend prevede un menu degustazione completo, si possono infatti accompagnare i bambini a visitare la fattoria didattica, con gli allevamenti, l’orto, la lavorazione del formaggio. Ciò che è servito nei piatti proviene quasi interamente dai terreni della casina: qui si produce in casa perfino la mozzarella. Non aspettatevi quindi i pomodori freschi in inverno o la cassoeula in estate, ma lasciatevi guidare in un percorso di terra fra i formaggi, le carni, il riso e qualche dessert.
- Se invece preferite fare da soli, la Cascina Gaggioli (via Selvanesco 25, Milano) è una delle migliori soluzioni. L’edificio dalla pianta antica accoglie i visitatori con il canto del gallo e i campi ricchi o appena seminati che lo circondano completamente; nel cortile interno, la bottega vende i prodotti realizzati qui o in altre cascine della regione. A disposizione dei clienti ci sono tavole e griglie: nel fine settimana, previa prenotazione, è possibile infatti acquistare carne, formaggi, verdure biologiche e provvedere da sé alla preparazione, ciascuno secondo i propri gusti e i tempi.