Tutto quello che c’è da sapere sul Margarita
Inventato per sedurre una showgirl, il Margarita è il cocktail simbolo del Messico, che reinterpreta la tequila in chiave elegante
Il Margarita è uno dei cocktail più famosi al mondo. Ispirato da una showgirl, si compone di tequila, Triple Sec e succo di lime o limone. Ma anche qui la creatività dei bartender di tutto il mondo ha prodotto numerose varianti sul tema. Sta di fatto che il Margarita resta uno dei cocktail più eleganti da ordinare, grazie al suo accostamento tra acido e salato, creato dalla bordatura salina che ricopre il “sombrero” altrimenti nota come Coppa Margarita. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul Margarita.
Chi ha inventato il Margarita
Il cocktail Margarita è stato inventato nel 1947 da Carlos Danny Herrera per sedurre la showgirl Marjorie King. Allergica a tutti gli alcolici eccezione fatta per la tequila, le preparò un mix liscio e salato che, in suo onore, chiamò Margarita, traduzione spagnola del nome Marjorie. Il cocktail non è altro che la reinterpretazione del famoso trio tequila sale e limone.
Ma sulla nascita del Margarita esistono diverse leggende, anche perché King avrebbe dovuto essere allergica anche alla tequila, essendo un superalcolico. Secondo quanto dice William Grimes, autore di Straight Up or On the Rocks: The Story of the American Cocktail, questo pre dinner era già nelle drinklist degli anni Trenta. Durante un matrimonio celebrato nel 1936, il bartender Daniel Negret, proprietario del bar del Garci Crispo Hotel, offrì il cocktail come regalo di nozze alla cognata.
Un’altra leggenda ambientata in Texas fa risalire l’invenzione del Margarita a Pancho Morales, un bartender del Tommy’s Place di Juàrez. Una bella donna durante la serata gli chiese un Magnolia, ma Morales non conosceva la ricetta. Così, per non fare brutta figura, preparò un cocktail a braccio che ebbe un successo incredibile e che, per rimanere in tema floreale, chiamò Margarita.
La quarta e ultima leggenda, per molti la più veritiera, ha per protagonista Margaret Sames. Questa signora texana era solita organizzare ricevimenti nella sua tenuta ad Acapulco. Durante uno di questi ricevimenti, nel dicembre 1948, avrebbe chiedsto al bartender californiano Johnny Durlesser, di preparare un cocktail a base di tequila, triple sec e succo di lime. Sapendo che molte persone bevono tequila dopo aver leccato del sale, decise di aggiungere anche la crusta con cui tuttora si decora il Margarita in tutto il mondo. Qualche anno più tardi, quando il Margarita cominciò a essere uno dei cocktail più richiesti negli Stati Uniti, Durlesser affermò di essere l’inventore della ricetta, e di aver anche vinto un premio a un concorso nazionale di barman – di cui non si trovò mai riscontro ufficiale. Per tutta risposta, Margaret Sames dichiarò indignata alla stampa di essere lei l’ideatrice, e diede del bugiardo a Durlesser.
Quali sono gli ingredienti per preparare il Margarita
Gli ingredienti per preparare il Margarita perfetto sono tequila, lime, Triple Sec (un liquore ottenuto dall’infusione di bucce d’arancia in alcol e poi distillato), sale marino per bordare la coppa (meglio se ottenuto pestando del sale grosso in un mortaio).
La ricetta per il Maragarita classico
Per preparare un Margarita tradizionale, quello noto sin dagli anni Quaranta, bisogna usare 5 cl di tequila, 3 cl di Triple Sec e 1,5 cl di succo di lime fresco. Basterà shakerare con giaccio e versare in coppetta da cocktail bordata di sale solo per metà.
Margarita: le variazioni più famose
Questo cocktail ha ispirato numerosi barman, che hanno creato la propria variazione sul tema. Tra queste c’è il Tommy’s Margarita. Realizzato con 5 cl di tequila, 1,5 cl di succo di lime fresco e 1 cl di sciroppo di agave, si prepara versando tutti gli ingredienti in uno shaker con ghiaccio. Poi si shakera e filtra in una coppetta da cocktail opportunamente raffreddata. Si può preparare anche nella versione on the rocks. Invece di filtrare in coppetta, si passa direttamente in un rock glass colmo di ghiaccio. Qui non è raccomandato fare la bordatura di sale. Questa versione è stata creata da Julio Bermejo al Tommy’s Restaurant di San Francisco, verso la fine degli anni ‘80.
C’è la versione frozen e infine, c’è il Blue Margarita. Le proporzioni degli ingredienti rimangono le stesse della ricetta classica, ma al posto del Triple Sec, viene usato il Blue Curaçao Senior. Si shakera con ghiaccio e versa in coppetta da cocktail bordata di sale solo per metà.