Mercati di Roma: Trionfale
Il Mercato Trionfale di Roma è un luogo dove fare acquisti di qualità, trovare prodotti esotici e comprare cibi di tutti i tipi, dalla carne alle spezie.
I mercati rionali di Roma sono luoghi di scambio, luoghi dove fare la spesa è ancora un’esperienza e non una corsa a chi arriva prima alla cassa con il carrello pieno zeppo dei soliti prodotti plastificati. il mercato trionfale, con i suoi 273 banchi, è uno dei più estesi in Europa Se l’intento è quello di imparare le basi della vera cucina italiana, quella nata dal bisogno, quella che riesce a far le nozze coi fichi secchi per intenderci, non spendete migliaia di euro in corsi super-chic: visitate i mercati, perdetevi fra i colori dei banchi, osservate, cercate la merce migliore e soprattutto chiedete, perché ci sono volti, storie, tradizioni che meritano di essere scoperti. Gente che tutte le mattine si alza alle 4.30 per preparare il proprio banco e magari farvi assaggiare un formaggio, un frutto o una spezia di cui, fino a quel momento non sospettavate l’esistenza. Non sapete come cucinare qualcosa? Andate al mercato e chiedete a chi la vende, in un attimo avrete arricchito il vostro ricettario. Il Mercato Trionfale, in via Andrea Doria, esiste dalla fine dell’Ottocento e, con i suoi 273 banchi, è uno dei più estesi in Europa.
Certo bisogna saper scegliere i banchi migliori e una volta instaurato il rapporto con il pizzicarolo di fiducia, il gioco è fatto: “‘Mazza che braciole e che sarsicce!“ urla un macellaio; “Questa frutta e bella fuori e bella dentro!” gridano due fruttivendoli; “Questa è ‘na crema no ‘na ricotta!” sentenzia la signora del banco dei formaggi. Varcato l’ingresso principale, dopo aver superato lo sconcerto provocato dalla fredda struttura a sei piani che ricopre il mercato dal 2009, sarete subito accolti dal profumo di porchetta che un simpatico signore affetta con calma e precisione. Si chiama Angelo e i suoi panini hanno un effetto rassicurante: scambiate due parole con lui e sarete subito dell’umore giusto per iniziare il vostro tour.
Esattamente di fronte ad Angelo si trova il banco di Danilo, 41 anni, pizzicarolo. Fa questo lavoro da quando ne aveva 12, gliel’ha insegnato il padre. Sul suo banco ci sono formaggi che arrivano da tutta la Penisola, dalla Fontina al Ragusano, dal Salva Cremasco al Castelmagno, dal Caciocchiato irpino al Caciofiore della campagna romana cagliato coi fiori del cardo. Se avete degli ospiti a cena e volete fare bella figura con un tagliere di formaggi spendendo il giusto, Danilo è il vostro uomo. Proseguendo dritti verso il cuore del mercato fermatevi al box 238: Nelia (una signora filippina) e Geremia vendono ogni sorta di prodotto esotico, dal tamarindo alla curcuma freschi, dalle piccole patate viola delle Ande alla succosa canna da zucchero da spremere. Poi ci sono le bacche di goji, i cetrioli amari, diversi tipi di peperoncino, le foglie di mostarda e perfino i grossi fiori di banano che si cucinano come carciofi, marinati o stufati: è come andare allo zoo dell’ortofrutta.
Per la carne fate un salto al box 131 da Giancarlo e Stefano: padre e figlio gestiscono il banco macelleria da quattro generazioni. Se non sapete come cucinare qualcosa chiedete alla madre, Bianca; è stata lei a consigliarmi di non gettare zampe e interiora del pollo del Valdarno che ho acquistato, bensì di farne un risotto: funziona! Al box 102, Ivo e Arsenio vendono pizza bianca e rossa e uno spettacolare pane fatto ad Ariccia in un forno d’epoca napoleonica. Lo ritirano tutte le mattine alle 4.30 dal loro amico Alberto. I cartelli esposti sono un must e il croccare della crosta dei loro filoncini è il rumore che vorrei sentire tutte le mattine al posto della sveglia.
Se vi piace il miele fate una visita al banco 69: qui Damiano vende quello biologico della propria azienda, situata sui Castelli Romani. Trovate anche propoli, caramelle, mieli con tanto di favo e polline fresco. nei banchi si può trovare di tutto, dal miele dei castelli romani alle uova bianche di gallina livornese Quest’ultimo essendo ricchissimo di vitamine è una vera bomba di vita. Il cuore del Mercato Trionfale è il banco di Irene, box 163. Suo nonno nel 1927 aveva il banco numero 1 dello stesso mercato e oggi Irene vende, assieme alla figlia Roberta, spezie ed erbe aromatiche di ogni genere, oltre a tanti tipi di legumi, cereali e farine ricercate. Per frutta e verdura vi consiglio di recarvi verso il fondo del mercato, ai box dei contadini. I prodotti sono di loro produzione e se chiedete vi venderanno anche le uova delle loro galline. Un altro banco che vende ottime uova fresche è il 192, non distante dall’ingresso, ci sono anche quelle bianche di gallina livornese a 0,23€ l’una: un affare, considerato che nelle migliori gastronomie romane vengono vendute a più del quadruplo. Sempre lo stesso banco ha una vasta gamma di mieli fra cui arancio, girasole, corbezzolo e fico d’india.
Per il pesce c’è un’istituzione, la Pescheria Duca, da cui pare si riforniscano numerosi vip. In effetti il banco è sempre affollato e il pesce è decisamente il più bello del mercato. Sui cartellini la provenienza delle specie però non è indicata con le denominazioni geografiche comuni, come richiesto dalla normativa, ma con la sigla numerica della zona Fao, incomprensibile a molte persone.
Al Mercato Trionfale c’è una sorprendente presenza di banchi dedicati ai prodotti tipici sardi. Se amate i cibi di questa terra, rifatevi gli occhi e la bocca con le seadas e i culurgiones del banco numero 19. Un ultimo consiglio: se deciderete di vivere l’esperienza del mercato, fatelo la mattina presto: si sa, la merce migliore è la prima ad andarsene.
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- Roma Che Spera
- Andrea Amadei