15 mete gourmet per un week-end di primavera in Italia
Dove andare per un week end gourmet in Italia? Abbiamo selezionato 15 mete da visitare se volete passare un week end all’insegna del buon cibo e del relax. Da nord a sud, ecco dove andare in questa primavera.
La primavera è ufficialmente cominciata: ecco tantissimi spunti e suggerimenti per un weekend gourmet negli angoli più belli del Bel Paese: dal Piemonte alla Sicilia, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Senza dimenticare chi, invece, preferisce rimanere in città.
- Taormina – Sicilia
- Selinunte – Sicilia
- Noto – Sicilia
- Positano – Costiera Amalfitana
- Conca dei Marini – Costiera Amalfitana
- Massa Lubrense – Penisola Sorrentina
- Torre Canne – Puglia
- Tropea – Calabria
- Cagliari – Sardegna
- Castelfalfi – Toscana
- Maremma – Toscana
- Lago di Como – Lombardia
- Brescia – Lombardia
- Alta Langa – Piemonte
- Ferrara – Emilia Romagna
- Per chi resta in città – Milano e Roma
Taormina – Sicilia
È Taormina la regina della stagione 2023, complice il successo della seconda stagione di The White Lotus, fortunata serie tv americana ambientata al San Domenico Palace, antico monastero domenicano del XIV secolo, oggi punta di diamante della collezione di hotel storici del gruppo Four Season.
La bellezza del Teatro Antico, dell’Isola Bella, dell’Etna fumante sullo sfondo e di questo iconico albergo hanno stregato americani e inglesi, ed è già boom di prenotazioni (la stampa estera lo ha definito effetto White Lotus). Occorre dunque affrettarsi per trovare una sistemazione a Taormina: il consiglio è quello di approfittare della primavera, prima del tutto esaurito dell’alta stagione.
Punto di forza del San Domenico è sicuramente l’offerta gastronomica: 3 ristoranti tutti aperti anche agli esterni, su prenotazione. Rosso dove gustare i piatti della cucina siciliana e internazionale, Anciovi a bordo piscina con proposte leggere a base di pesce fresco e il Principe di Cerami, il fine dining dell’hotel (solo 30 coperti) che da quest’anno brilla della luce della stella Michelin ottenuta – o per meglio dire riconquistata – grazie al talento dell’executive chef Massimo Mantarro.
Selinunte – Sicilia
Cambiamo versante e spostiamoci in un angolo meno conosciuto della Sicilia, fuori dalle solite rotte del turismo convenzionale, per scoprire un affascinante itinerario lungo la Via Selinuntina, l’arteria costruita dagli antichi Greci per unire Siracusa alla costa occidentale dell’isola. Sulla piattaforma Hidden Mediterranean tanti utili consigli per un viaggio all’insegna del turismo consapevole e sostenibile.
Si parte da Gibellina, un contenitore di arte contemporanea voluto da Ludovico Corrao, protagonista della rinascita della Valle del Belice dopo il devastante terremoto del 1968. Fu lui infatti a chiamare a raccolta artisti di fama internazionale: il risultato di quest’operazione di rinascita attraverso la bellezza dell’arte è oggi visibile alla Fondazione Orestiadi (dove è possibile degustare i vini di Tenute Orestiadi) e nelle opere di land art come il Cretto di Burri.
Ci si sposta poi a Sambuca di Sicilia, inserito nei Borghi più Belli d’Italia, per una passeggiata tra i vicoli del quartiere saraceno riqualificato. La specialità del posto sono le minni di virgini (seni di vergine), dolci al forno ripieni di biancomangiare, gocce di cioccolato e zuccata. Imperdibile la tappa del Parco di Selinunte, une delle aree archeologiche più grandi del Mediterraneo, mentre per dormire si opta per la formula di agriturismo rurale di Case di Latomie, tenuta della famiglia Centonze dove si produce un eccellente olio extra vergine d’oliva.
Noto – Sicilia
Rimaniamo ancora in Sicilia per una fuga a Noto, la bella cittadina barocca definita il giardino di pietra dallo storico dell’arte Cesare Brandi. Prima dell’arrivo del solleone una passeggiata tra palazzi, chiese, monasteri, piazze e fontane si apprezza maggiormente. Un’ottima scusa per andare adesso è anche l’apertura – prevista per il 6 aprile – di Viva Bistrot, il nuovo progetto della chef Viviana Varese realizzato insieme a Ida Brenna e Matteo Carnaghi. Il locale si trova all’interno di Palazzo Nicolaci, la più sontuosa dimora storica di Noto.
La proposta del menu prevede moltissima verdura, tanto pesce e pochissima carne: i piatti attingono alla tradizione siciliana, con contaminazioni mediorientali e nordafricane, e sono improntati sul concetto di sostenibilità: le materie prime utilizzate provengono da W Villadorata (struttura partner nella campagna netina), da piccoli produttori locali e dalla cooperativa sociale Si può fare di Noto, nata per sostenere e promuovere l’integrazione sociale e l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Viva Bistrot sarà anche un contenitore di arte e design grazie agli arredi selezionati da Cristina Summa, proprietaria del locale, e alle opere di artisti nazionali e internazionali della galleria Spazionoto di Paolo Perrelli.
Positano – Costiera Amalfitana
Visitare la Costiera Amalfitana in primavera è pura meraviglia. Se poi ci si regala un soggiorno in quella che un tempo era la residenza di Franco Zeffirelli, la sensazione allora sarà quella di vivere un sogno a occhi aperti: Villa Treville è infatti uno degli indirizzi di charme più esclusivi dell’accoglienza italiana. Le camere sono immerse in lussureggianti giardini, con affaccio privilegiato sulla Baia di Positano, e anche la proposta gastronomica non è da meno: in cucina vige la regola della semplicità e autenticità degli ingredienti a metro zero, coltivati negli orti botanici biologici della Villa, voluti dal Maestro del cinema italiano, mentre le uova arrivano direttamente dalla farm all’aria aperta della tenuta.
L’executive chef è Vincenzo Castaldo, il quale può contare sulla consulenza d’eccezione di Antonio Melino, patron del celebre ristorante stellato I Quattro Passi di Nerano. Grande attenzione anche alla miscelazione, con un’originale drink list di cocktail a base vegetale realizzati da Dario Cilento presso il nuovo Botanical Bar.
Conca dei Marini – Costiera Amalfitana
Un altro angolo idilliaco della Costiera è la Conca dei Marini, pittoresco borgo di pescatori tra Amalfi e Positano. La destinazione imperdibile è il Monastero Santa Rosa Hotel & Spa (riapre il 18 aprile), un ex monastero seicentesco sospeso su un promontorio, oggi convertito in boutique hotel di 20 camere tutte vista mare. Per volere della famiglia proprietaria, la struttura conserva ancora le tracce del suo passato: i pilastri della proposta culinaria del ristorante Il Refettorio (1 stella Michelin), guidato dallo chef salernitano Alfonso Crescenzo, sono territorialità e stagionalità, gli stessi valori cardine della cucina delle suore domenicane che qui avevano trovato casa.
A loro si deve la ricetta della celebre Sfogliatella Santa Rosa, un classico della pasticceria napoletana, che idearono per lenire i dolori di stomaco della madre superiora. Tantissimi i prodotti coltivati nell’orto terrazzato della proprietà, ma anche dalla azienda agricola biologica Terre Lavorate nell’Agro-Nocerino-Sarnese, utilizzate dallo chef e dalla sua brigata: pomodori San Marzano di varietà Kiros, pomodorino indigeno Crovarese coltivato ai piedi del monte Saro e Migliarino, una varietà autoctona di peperoncino dolce di fiume.
Massa Lubrense – Penisola Sorrentina
Ci spostiamo di pochi chilometri, a Massa Lubrense per scoprire un angolo più defilato della Costiera amalfitana, lontano dalla pazza folla: Villa Fiorella è stata inaugurata nel 2016, dall’intuizione della famiglia Colonna di trasformare una locanda in disuso, affacciata sull’isola di Capri e circondata da un rigoglioso uliveto, in un art hotel a 5 stelle. Le 26 camere e gli spazi comuni sono arredati con le opere d’arte contemporanea di Mario Sironi, Davide Rivalta e Maria Lai, solo per fare qualche nome.
L’offerta gastronomica e quella vinicola sono un altro fiore all’occhiello: alla guida della brigata c’è il giovane chef campano Carmine Mazza mentre la cantina del ristorante, con oltre 700 etichette, rispecchia la profonda passione enoica del proprietario Alberto Colonna. Tra le attività proposte dall’hotel consigliamo la visita alla fattoria didattica La Masseria: una tenuta adagiata su una vallata di terra vulcanica, caratterizzata dai terrazzamenti che degradano dolcemente sino al mare, per conoscere tutti i segreti della coltivazione eroica del Limone di Sorrento Igp.
Torre Canne – Puglia
A metà strada tra Bari e Brindisi si trova l’unico hotel 5 stelle della Puglia con accesso diretto al mare. In posizione privilegiata, direttamente sul Mar Adriatico, Canne Bianche è una moderna costruzione su tre livelli, armoniosamente inserita nel contesto naturale della spiaggia di Torre Canne. Meta ideale per una vacanza di primavera all’insegna del relax e dei piaceri della buona tavola. La proposta enogastronomica offre infatti una panoramica del giacimento enogastronomico pugliese: ci sono i piatti iconici della tradizione popolare, alcuni interpretati anche in chiave gourmet, e le pizze – gettonatissime anche dai clienti esterni – preparate con i prodotti pugliesi (il Capocollo di Martina Franca del Salumificio Santoro, tra i simboli della Valle d’Itria, e le buonissime mozzarelle dei caseifici di Montalbano), servite presso la bella trattoria sulla spiaggia.
Ricco il programma delle attività outdoor organizzate dallo staff: uscite in catamarano per un bagno nel mare di Polignano, passeggiate in bici e a cavallo tra muretti a secco e gli uliveti centenari del Parco Dune Costiere. Rimanendo in hotel, invece, si possono frequentare corsi di cucina con le signore del posto e lezioni di yoga al tramonto.
Tropea – Calabria
L’hotel Villa Paola di Tropea si conferma una delle strutture più esclusive della Calabria. Un luogo che rapisce per la sua bellezza estatica, un tempo era un convento abitato dai frati Minimi dell’ordine fondato da San Francesco da Paola. Arroccato su una scogliera, dalle sue terrazze e dalla sua infinity pool è possibile ammirare l’azzurro mare della Costa degli Dei e le mura antiche di Tropea, uno dei Borghi più Belli d’Italia. A Villa Paola si pratica il dolce far niente, coccolati da uno staff sempre attento.
Questo senso profondo di armonia lo si respira anche al ristorante de’ Minimi dove la quasi totalità degli ingredienti utilizzati è di produzione regionale. Anche la carta dei vini è espressione dell’eccellenza del territorio calabrese. Il food&beverage manager Luca Cuconati è partito da quattro principi di base: filiera corta, rivalutazione del territorio, aziende con basso impatto inquinante e materia prima unica. Per la stagione 2023 sono in programma incontri di approfondimento e degustazioni per conoscere meglio le Doc locali come Cirò e Greco di Bianco.
Cagliari – Sardegna
Il capoluogo della Sardegna è la destinazione perfetta per un break di primavera originale e all’insegna di storia, arte, mare, natura e gastronomia. In una delle vie più vivaci della città, un importante progetto di design ha regalato nuova vita all’antico Palazzo Frau in viale Regina Margherita.
Casa Clàtospita 9 suite, tutte arredate diversamente con opere grafiche e arazzi realizzati a mano da artisti e artigiani dell’isola, il ristorante con piatti della cucina mediterranea preparati dallo chef Filippo Monaco e un cocktail bar diventato subito un punto di riferimento in città per l’aperitivo (i posti più richiesti sono quelli al bancone). A chi soggiorna almeno due notti Casa Clà omaggia 2 biglietti per lo spettacolo del sabato sera al Teatro Lirico di Cagliari.
Castelfalfi – Toscana
Staccare la spina dalla routine quotidiana con una immersione nella bellezza senza tempo della campagna toscana: l’offerta dell’hotel Castelfalfi – nell’antico insediamento di origine etrusca da cui prende il nome, la tenuta si sviluppa su oltre mille ettari tra Firenze, San Gimignano, Volterra e la costa livornese – si arricchisce da quest’anno del ristorante Olivina, firmato dal designer di fama internazionale Henry Chebaane: ogni elemento di questo nuovo spazio rende omaggio alla leggendaria terra etrusca, di viti e ulivi, che gli antichi abitanti chiamavano la “gemma del sole”.
Olivina farà vivere agli ospiti – aperto anche a chi non soggiorna in struttura –un’esperienza culinaria toscana unica e coinvolgente: una combinazione dinamica di bistrot moderno e atelier artigianali con sala degustazioni, salumeria, bar, forno e cucina a vista, il tutto sotto la direzione del kitchen manager Davide De Simone: “piatti semplici ed eleganti, privi di inutili elaborazioni, che esaltano gli ingredienti locali e di stagione, sapientemente elaborati in chiave moderna”, come i tagliolini all’uovo con tartufo fresco secondo tradizione, salsa al burro e Parmigiano e ristretto ai funghi e il cacciucco alla livornese.
Maremma – Toscana
Sempre in Toscana ha da poco riaperto Castello di Vicarello, affascinante proprietà nel cuore della Maremma, non lontano dalle città costiere di Castiglione della Pescaia e Monte Argentario, e dai borghi medievali di Montalcino e Pienza. Tutto inizia negli anni ’80 quando i coniugi Baccheschi Berti riportano in auge la tenuta, trasformandola in una struttura di charme: 9 suite, 2 piscine, splendidi giardini e un vigneto di 7 ettari.
Novità di quest’anno l’arrivo di Massimiliano Volonterio alla guida del ristorante, il cui motto è dalla fattoria alla tavola, che si traduce in un largo uso di ingredienti coltivati nell’orto biologico, che vanta oltre 50 varietà di verdure e ben 30 erbe aromatiche differenti, e materie prime stagionali da filiera corta. Tantissime le esperienze pensate per i food&wine lover: si può cenare o pranzare negli angoli più intimi della tenuta o nei giardini con vista sulla campagna maremmana, partecipare a lezioni di cucina in compagnia dello chef (prevista anche la visita all’orto per imparare i segreti dell’antica tradizione contadina locale) o a una degustazione dei vini di Castello di Vicarello condotta direttamente dal padrone di casa, Brando Baccheschi Berti.
Lago di Como – Lombardia
In primavera il Lago di Como è un tripudio di colori e profumi tra azalee, rododendri e camelie in fiore. Lo scorso 10 marzo ha riaperto le porte, per la nuova stagione, la spettacolare Villa Passalacqua. Tante nuove entusiasmanti esperienze per gli ospiti a cominciare dall’offerta gastronomica ispirata alle millenarie tradizioni culinarie italiane: il resident chef crea menu personalizzati utilizzando gli ingredienti di stagione dell’orto e svela tecniche e segreti del mestiere durante divertenti lezioni di cucina. C’è anche la possibilità di organizzare un elegante picnic preparato al momento, da gustare nei giardini della villa o a bordo di una delle barche d’epoca di Passalacqua. Insomma gli ingredienti per un week-end gourmet indimenticabile ci sono tutti.
Brescia – Lombardia
Impossibile non includere Brescia, Capitale Italiana della Cultura in carica (titolo condiviso con Bergamo), in questa lista di mete consigliate per la primavera. Ecco dunque un piano perfetto per organizzare la trasferta: si noleggia per un giorno o per un weekend una fiammante spider vintage sul sito Slow Drive (riceverete un cofanetto con il voucher per l’auto desiderata, guantini in pelle, un cappellino, la scheda descrittiva del veicolo, mappe e itinerari) e si parte alla volta del Castello di Padernello, autentico maniero quattrocentesco ricco di opere d’arte. Tra le mostre da segnare in agenda Miseria & Nobiltà. Giacomo Ceruti nell’Europa del Settecento fino al 28 maggio e Milizie territoriali, armaioli e bravi, una full immersion nel mondo delle armature. Impostando il navigatore sulle coordinate dell’ospitalità si arriva infine al Romantik Hotel Relais Mirabella Iseo, strategico per esplorare Brescia e Bergamo, ma anche per una vacanza fra gusto e sensi, alla scoperta del lago, dei vini della Franciacorta e del delicato olio extravergine Dop Laghi Lombardi.
Alta Langa – Piemonte
Il resort 5 stelle eco sostenibile Casa di Langa, in Piemonte, ha appena inaugurato la sua terza stagione. Per gli ospiti nuovissimi servizi ed esperienze uniche, legate al territorio e finalizzate alla scoperta di una zona ricchissima di verde, in un hotel circondato da 42 ettari di boschi. Oltre al resort ha riaperto anche il Fàula Ristorante guidato dallo chef Daniel Zeilinga: imperdibile il menu degustazione interamente green, dedicato alle materie prime coltivate nell’orto e nella serra della struttura. Ogni piatto ruota intorno alla valorizzazione dell’elemento vegetale, liberamente interpretato dallo chef.
Anche il Cocktail Bar e la Spa utilizzano, per gli infusi e le acque aromatizzate, erbe e fiori dell’orto e della serra. Dopo pranzo ci si dedica invece a una passeggiata rigenerante nei boschi, tra maestosi aceri, faggi, castagni e gli ormai rari olmi e frassini che caratterizzano le colline dell’Alta Langa.
Ferrara – Emilia Romagna
La città di Ferrara è un capolavoro del Rinascimento: le sue bellezze spaziano dal Castello Estense, ai tre edifici che si affacciano sul quadrivio degli Angeli, dalla Cattedrale di San Giorgio al Monastero di Sant’Antonio in Polesine fino a Piazza delle Erbe. È chiamata anche la città delle biciclette per le infrastrutture che ne facilitano l’accesso sia nel centro storico che fuori. Per chi invece preferisce camminare, imperdibile la visita alla casa di Ludovico Ariosto, al Museo del Risorgimento e della Resistenza e a quello Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah.
In centro storico, il ristorante da non perdere è Makoré, nato su impulso dell’imprenditore Federico Fugaroli con l’intento di portare il mare in città, attraverso un ristorante che faccia della cucina di pesce il punto di partenza e di arrivo di un’esperienza completa. Il blu del mare e il bianco sono i colori dominati di questo spazio elegante che accoglie pochi tavoli, ci sono solo 26 coperti. Adiacente al locale c’è poi la pescheria dove è possibile acquistare prodotti ittici di prima qualità e da cui ovviamente il ristorante attinge per portare in tavola il meglio che il mare regala.
Makoré è guidato da un team coeso di tre giovani: gli chef Denny Lodi Rizzini e Gianluca Grego, con Isacco Giuliani, responsabile della sala e della cantina. Una cucina divertente e appassionata, caratterizzata da uno stile fatto di pochi ingredienti di qualità nel piatto, a favore di una ricchezza gustativa che si ritrova al palato.
Per chi resta in città – Milano e Roma
Non mancano infine le proposte per chi decide di rimanere in città. A Milano, in occasione della Pasqua il Four Seasons Hotel propone un menu con i piatti della tradizione meneghina creati dall’executive chef Fabrizio Borraccino e dal pastry chef Daniele Bonzi, serviti presso il ristorante Zelo. In alternativa c’è il brunch, uno degli appuntamenti più amati in città, con una divertente caccia al tesoro di uova di cioccolato pensata per i bambini. Ispirato ai sapori della cucina mediterranea è invece il menu di Pasqua di Giorgio Bresciani, executive chef di Vesta, nuovo ristorante fine dining nel cuore di Brera che, in pochi mesi dall’apertura, ha saputo conquistare i gourmand milanesi più esigenti. Lo speciale menu, disponibile durante tutta la settimana di Pasqua, potrà essere assaporato nel bel dehors su via Fiori Chiari.
A Roma l’indirizzo più cool del momento è il Chapter, hotel dallo stile eclettico ispirato a un design contemporaneo e ubicato nell’antico quartiere ebraico. L’obiettivo del fondatore Marco Cilia era quello di rivoluzionare l’offerta capitolina con un’idea di lusso accessibile. Al piano terra dell’hotel si trovano il Ristorante Campocori, dall’atmosfera retrò, dove provare i piatti dello chef Alessandro Pietropaoli, e l’elegante cocktail bar Hey Baby sempre ben frequentato. All’ultimo piano infine la sorpresa, ovvero la terrazza Hey Guey arredata con piante tropicali, perfetta per sorseggiare un drink accompagnato da tapas messicane ammirando, da un insolito punto di vista dall’alto, la bellezza eterna dell’’Urbe.