Metis a Roma: ristorante gourmet in zona Mezzocammino
Il nome Metis, un omaggio alla dea che nell’antica Grecia impersonava l’intelligenza, la ragione e la saggezza, è il nuovo ristorante gourmet del quartiere Mezzocammino di Roma. Lì, chef Dodero esprime tecnica e creatività.
Metis – Ristorante contemporaneo è il nuovo indirizzo gourmet del quartiere Mezzocammino di Roma ma – la riflessione sorge spontanea – che cosa spinge uno chef, giovane e ambizioso, a scegliere un quartiere periferico per aprire il proprio ristorante? A quanto pare, palazzi di recente costruzione con ampi locali commerciali, facilità di parcheggio e affitti più accessibili rispetto alle zone centrali sono le ragioni principali. Tuttavia, possono sussistere anche altre motivazioni, meno razionali e più intime.
Fabio Dodero, lo chef di Metis, ha 31 anni e nel curriculum vanta un corso all’Alma e diverse esperienze tra gli stellati di Veneto e Friuli. Ma non solo. Prima di tornare in patria, da Materiaprima Osteria Contemporanea a Pontinia in qualità di Sous Chef, Fabio ha lavorato anche a Lione, sotto la guida dello Chef Bocuse, e a Londra all’Atelier di Joel Robuchon. E adesso? Un romantico e coraggioso ritorno in quell’area della Capitale, poco fuori dal GRA, in cui è cresciuto e dove le insegne capaci di attrarre clienti da altre zone della città sono ancora pochissime.
Il locale e lo staff
Nel suo locale, Fabio Dodero si è contornato di persone con cui ha un rapporto consolidato: se in sala c’è Francesco Dodero, socio e cugino, il sous chef è invece l’amico di sempre Alessandro Cavina.
Dal punto di vista estetico, il ristorante si presenta ampio e arredato in maniera sobria, ma senza scadere nel minimalismo: a dare maggior calore all’ambiente, alle pareti sono appesi quadri astratti dai toni terrosi. Ai trenta coperti più canonici si aggiungono i quattro della chef’s table, dove è possibile gustare i piatti a stretto contatto con chi li ha preparati. La cucina infatti, non solo è a vista, ma totalmente aperta e priva di elementi di separazione con la sala.
La cucina
Chef Dodero propone una cucina che è inevitabilmente il frutto delle sue esperienze. L’approccio contemporaneo negli accostamenti degli ingredienti è accompagnato dal rigore tecnico e formale di stampo francese. Piatti rassicuranti, come i Ravioli di genovese di agnello e tartufo nero (la cui sfoglia sottile è un omaggio alla nonna emiliana), si alternano a portate più originali, sorprendenti certo, ma mai azzardate. È il caso dell’Animella croccante panata alla nocciola, con estratto di prezzemolo, kefir al cacao e arancia fermentata. A questo ricercato equilibrio tra sapori confortanti e spinta creativa, si aggiunge il frequente turnover dei piatti, per venire incontro alle esigenze di una clientela composta, per ora, prevalentemente da abitanti della zona che tendono a tornare spesso.
È possibile ordinare alla carta ma sono altresì disponibili due percorsi degustazione, da 3 e 5 portate, rispettivamente a 38 e 55 euro. Offerta di vini caratterizzata da una prevalenza di etichette naturali.