Ristoranti coreani a Milano: i migliori 10 da provare
La cucina coreana non è soltanto kimchi: se cercate un ottimo ristorante coreano a Milano, ecco i nostri indirizzi preferiti in città.
È un dato di fatto: Milano ama l’Asia e in particolare adora le sue cucine. In una città in cui finalmente anche il Nepal ha un ristorante di rappresentanza (Achar, ottimo), in cui non si fa in tempo a provare un ristorante nipponico che già un altro conquista le luci della ribalta, una cucina sempre più amata, che poggia su carni, verdure, pesce e l'arte della fermentazione c’è una cucina che silenziosamente continua a far aumentare la sua schiera di appassionati. La cucina coreana, a volte ingiustificatamente considerata una sorella minore di altre gastronomie più diffuse, poggia su solide basi di carne, pesce e verdure, ma soprattutto su un elemento di cui ultimamente il mondo dell’alta cucina sembra non poter fare a meno: la fermentazione. Se non avete sperimentato molto del cibo coreano, è comunque facile che in qualche occasione abbiate assaggiato il kimchi, cavolo piccante fermentato. Per estendere i vostri orizzonti e lasciarvi stupire da tutto ciò che la cucina coreana ha da offrire, ecco quali ristoranti coreani a Milano dovreste provare.
- Ginmi (via Giovanni Paisiello, 7). Al di là dell’estrema cortesia e degli arredi sobri ma accoglienti, Ginmi è da considerarsi il miglior ristorante coreano a Milano per il suo menu. Giunto in città per primo nel 1985, questo ristorante propone tutti i classici della cucina coreana realizzati con esperienza e con ottimi ingredienti. Incominciare il pasto – oltre che con gli squisiti banchan offerti – con un piatto di mandu (ravioli farciti di verdure e maiale) alla piastra vi metterà subito dell’umore giusto. Anche la frittella al kimchi è ottima. Per proseguire potete lasciarvi riscaldare cuore e stomaco dal generoso dolsot bibimbap oppure condividere un ghimci bulgogi, una piastra composta per metà da fettine di manzo marinato e cipolle e per l’altra metà da straccetti di maiale al kimchi. Vi saranno servite anche foglie di lattuga e una salsa con cui comporre involtini squisiti. Non dimenticate il dessert: l’hotteok, sorta di frittella servita calda con gelato e arachidi, è squisito.
- Gam Bistrot Coreano (viale Pasubio, 8). Alle porte di Chinatown, Gam ha un’atmosfera più moderna, con arredi scuri e vetrate luminose. Il piatto forte del locale sono i kimbap, dall’aspetto di roll giapponesi ma con ingredienti quasi del tutto differenti: la croccante alga nori ripiena di riso è di volta in volta farcita con bulgogi (manzo marinato), maiale piccante, tofu fritto, insieme a carote, cetrioli, kimchi, listarelle di frittata ecc. Da provare anche il bibimbap e i gli gnocchi di riso in salsa piccante.
- Lee’s Korean Restaurant Nagrin (via Gustavo Fara, 17). Un ristorante dall’arredo essenziale che comunica la propria forza attraverso gli ottimi piatti del menu. I classici ci sono tutti, a partire da una selezione davvero esaustiva di banchan, piattini di verdure e uova per iniziare il pasto. In menu troverete anche 6 diversi tipi di bibimbap, comprese versioni vegane, vegetariane e a base di pesce. Il granchio crudo marinato in salsa piccante è una rarità che merita l’assaggio.
- Hana (via Giuseppe Mazzini, 12). Difficile trovare un ristorante coreano più centrale, letteralmente a pochi passi dal Duomo. Arredi essenziali, perché la qualità emerge nel menu. Oltre ai diversi tipi di noodles (compresi quelli in brodo freddo, un toccasana d’estate), da provare sono indubbiamente i tok bokki, specialmente per chi ha un debole per le consistenze leggermente tenaci: gli gnocchi di riso coreani sono proposti in 3 varianti.
- Arirang Plus (via Nino Bixio, 21). Anche Porta Venezia ha il suo ristorante coreano, arredato con una discreta eleganza ma senza eccessi. Il menu non è enciclopedico ma propone tanti classici realizzati dalla chef Chiara Boo, il cui punto di forza sono sicuramente le pietanze piccanti. Provate i due tipi di mandu.
- Noodle House (via Nicola Antonio Porpora, 157). Appena nei confini di NoLo, questo ristorante probabilmente non vincerà i cuori degli appassionati di design, ma sicuramente troverà posto negli indirizzi preferiti degli amanti della cucina coreana. Generosi e ben preparati tutti i piatti a base di noodles (ovvio), caldi e freddi. Da provare i ra-bokki, gnocchi di riso e noodles in salsa molto piccante. Buoni anche i kimbap.
- Seoul (corso Cristoforo Colombo, 4). Gli ingredienti sono italiani (la carne di maiale spesso arriva dall’Emilia e non solo) ma le ricette parlano tutte coreano. Se adorate il piccante, questo ristorante a due passi da Porta Genova e dalla Darsena, fa per voi. Non dimenticate di ordinare almeno una porzione di pollo fritto e di accompagnare il tutto con il makgeolli, una sorta di vino di riso frizzante.
- Okja (viale Gorizia, 8). Un locale che farà la gioia di chi adora il rosa e dei fissati di Instagram. Oltre all’estetica, Okja è uno degli ultimi ristoranti coreani nati a Milano, specializzato in Korean Fried Chicken, ma non solo. Il menu comprende gnocchi di riso in salsa piccante, mandu, bibimbap. Unico appunto: le porzioni potrebbero essere più generose.
- Bim Coreano (via Clusone, 1). Ristorante piuttosto classico, con un bel menu ampio che tiene conto anche delle specialità stagionali. Un peccato di gola – specialmente per chi ama il dolce e piccante insieme – sono gli gnocchi di riso fritti e glassati. Sette varianti di bibimbap e ottimi japchae, noodles a base di fecola di patate saltati con verdure.
- Bab (via S. Marco, 34). In Brera c’è un localino minuscolo, un buchetto dove si servono soprattutto fettine di kimbap. Tutte le tipologie sono in bella vista sul bancone e preparate fresche, motivo per cui possono andare sold out. In menu anche qualche piatto espresso, specialmente a base di noodles e ravioli.