Milano: perché l’Antica Pizzeria Da Michele ha chiuso?
La notizia della chiusura dell’Antica Pizzeria Da Michele a Milano ha fatto il giro dei social: quali sono i motivi della chiusura e revoca della licenza?
Da quando si è diffusa la notizia, il polverone non si è ancora fermato. Qualche giorno fa l’Antica Pizzeria da Michele di Milano è stata chiusa a seguito di un’interdittiva antimafia adottata dal prefetto Renato Saccone contro la società che controlla il locale, la Fornace Milano srl. E la licenza commerciale del locale di piazza della Repubblica è stata ritirata. la pizzeria da michele è stata chiusa a seguito di un'interdittiva antimafia Come riportato dal Corriere della Sera, alla base dell’interdittiva ci sarebbero le indagini che vedrebbero il coinvolgimento dell’ex titolare della pizzeria in vicende di turbative d’asta, collegate al clan camorristico dei Casalesi.“L’imprenditore – scrive il giornale di via Solferino – attivo anche nel mondo del calcio delle serie minori, è stato condannato dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nell’ambito di una maxi-inchiesta sugli appalti all’Asl di Caserta, ed è stato destinatario di un’interdittiva antimafia connessa alla sua ex carica di amministratore delegato di una società operativa nel settore delle pulizie e della manutenzione di grandi strutture, compreso l’aeroporto di Napoli Capodichino. Al periodo in carcere, l’imprenditore ha alternato l’obbligo di dimora nel paese di Belvedere Marittima, novemila abitanti in provincia di Cosenza, seppur egli sia originario del Casertano”.
Nonostante i fatti – come precisato anche dagli investigatori – riguardino soltanto la Fornace Milano srl, la vicenda avrebbe trascinato con sé anche la storica Antica Pizzeria da Michele di Napoli, estranea alla questione e di cui il locale meneghino sarebbe una filiale concessa in franchising. Con una nota ufficiale, a firma dei suoi legali, l’Antica Pizzeria da Michele in the World srl ha quindi chiarito di aver appreso la notizia dai media, senza aver ricevuto alcuna notifica dagli organi della pubblica amministrazione e “pur senza minimizzare lo scopo e le finalità della misura adottata, si precisa che il punto vendita di Milano è concesso meramente in franchising alla società Fornace Milano S.r.l. Al di fuori del menzionato contratto di franchising, la Fornace Milano S.r.l. non ha nessun legame di alcun tipo, né con L’Antica Pizzeria da Michele in the World S.r.l., né con lo storico punto vendita di Napoli gestitoda L’antica Pizzeria da Michele S.r.l., sia esso societario o amministrativo”.
Stando ancora alle dichiarazioni affidate al documento, la srl e il marchio da Michele rimangono ancora oggi di “esclusiva proprietà delle famiglie discendenti da Michele Condurro, il cui primo e storico punto vendita è ancora sito in Via Cesare Sersale 1/3 nel quartiere Forcella di Napoli, e rappresenta insieme a tante altre attività commerciali un baluardo di legalità e lotta civile alla criminalità”. il marchio da michele sta portando avanti verifiche interne “Non a caso – scrivono ancora i legali – all’interno dei numerosi contratti di franchising in vigore sono contenute stringenti clausole circa l’onorabilità degli affiliati nonché l’estraneità dei franchisees a qualsiasi procedura sia essa amministrativa, penale, o fallimentare”. E proprio in virtù di queste clausole il marchio starebbe a sua volta portando avanti delle verifiche interne, per valutare se la Fornace Milano srl sia ancora in possesso dei “requisiti imposti dal contratto affinché possa farsi parte della Rete “Da Michele””.
Intanto, nonostante il provvedimento adottato dal Comune di Milano, anche la Fornace Milano srl si sarebbe dichiarata estranea ai fatti e colpita senza motivo. In un comunicato, infatti, ha chiarito di essere stata “ingiustamente colpita da tale provvedimento interdittivo, erroneamente confezionato in base a vicende che nulla hanno a che fare con struttura e compagine societaria. La società Fornace Milano srl, infatti, svolge la propria attività in assoluta indipendenza e libera da ogni condizionamento esterno, contribuendo alla diffusione di un rinomato prodotto tipico affidandosi a personale altamente professionale e qualificato. Per tali motivi, la società intende difendere la propria integrità ed onorabilità in tutte le sedi competenti e ponendosi come obiettivo prioritario la prosecuzione dell’attività al fine di tutelare i posti di lavoro dei dipendenti e il marchio di cui è licenziataria”.