Misticanza: cos’è e dove trovarla
La misticanza è un insieme di erbe miste di stagione spesso reperibile nei campi della campagna romana: ecco dove trovarla e come cucinarla.
Secondo un’antica leggenda la misticanza era consumata nel fine settimana, quando i frati la portavano in città: “Tu fatte lègge er libbro che cià er frate che porta er venerdì la mistocanza” scrive Giuseppe Gioacchino Belli. Ma cos’è la misticanza? Un’erba che si scrive al singolare, ma custodisce nei sapori e nella semantica tutte le sfumature della poliedricità, essendo formata da un bouquet variabile di erbe selvatiche, un tempo raccolte da mani esperte nelle zone circostanti dell’Italia centrale e soprattutto a Roma e dintorni.
Rucola, indivia, crescione, pimpinella, cicoria selvatica, finocchio selvatico, erbanoce, caccialepre, piè di gallo, porcellana, pisciacane (tarassaco), cipiccia, erba stella, procaccia, cerfoglio, orecchio d’asino sono solo alcune delle fragranze verdi che possono andare a comporre la misticanza, la quale non si declina in un’unica composizione, ma può variare in base alla disponibilità di Madre Natura, ai gusti personali e alle ricette. Questa composizione custodisce però in sé un assioma basilare: l’equilibrio tra i sapori come il dolce e il piccante, il sapido e l’insipido.
Come cucinare la misticanza
Essendo composta da elementi differenti, la misticanza può essere consumata in diversi modi. Ci sono erbe che non necessitano di cottura e altre invece che non possono essere consumate se non dopo una bollitura di almeno 10-20 minuti. Il condimento migliore nel primo caso è dei più classici, ossia olio extravergine d’oliva e limone, ma anche ripassata in padella con olio, aglio e un pizzico di peperoncino è una vera goduria. Se avete a disposizione le erbe crude – quelle adatte all’insalata, per intenderci – potete condirla con olio, sale e aceto balsamico. Altra idea sperimentata è l’aggiunta di filetti d’acciughe o fave e pecorino che nel periodo primaverile sono l’ideale.
Misticanza: dove trovarla
Detto questo non ci resta che sapere la parte più importante: dove reperirla? Se avete tempo, passione e conoscenza la scelta più genuina consiste nell’armarsi di stivali in gomma e andare a procacciarla nei campi che contornano la Capitale. Al supermercato spesso si trova anonimamente confezionata, come un'insalata in busta E se non appartenete a questo clan? Fortunatamente c’è ancora chi applica quest’arte e, con un’accurata ricerca, non è poi così difficile trovare il proprio fruttivendolo di fiducia, magari meglio aggirarsi nell’area dei mercati rionali di cui Roma è davvero piena. Ultima chance è il supermercato; molti punti vendita mettono a disposizione prodotti a km0, ma nella maggior parte dei casi, ahimè, finireste per comperare la misticanza in buste, tristemente denominata insalata mista: non ha nulla a che vedere con l’originale. Se volete un nostro spassionato consiglio, approfittate delle belle giornate di primavera, ideali per la proliferazione di qualsivoglia erba aromatica e non, mettetevi alla ricerca della misticanza perfetta e fateci sapere chi è il vostro fornitore di fiducia.
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