Modena, dove mangiare dopo la Fiera del gioco ?
Dal 3 al 5 settembre Modena ospita Play, il festival del gioco. Scoprite le informazioni utili dell’evento ma, soprattutto, dove mangiare
Dal 3 al 5 settembre ModenaFiere ospita Play, il festival del gioco, un evento imperdibile per gli appassionati e i professionisti del settore con una novantina di espositori, ospiti di fama internazionale e un ricco programma di eventi. Non vedete l’ora di partire alla volta di Modena? Benissimo. La fiera è raggiungibile in auto, in treno, in pullman (grazie alla collaborazione con BusForFun), in autobus (linea n. 9), ma anche in bicicletta con un percorso di 7,5 km (circa 30 minuti) dal centro. Il festival sarà aperto al pubblico dalle 9 alle 20 di venerdì e sabato e dalle 19 alle 19 di domenica. A questo punto avete quasi tutte le informazioni necessarie per partecipare a Play. Quasi perché manca un dettaglio importantissimo per noi e per voi che ci seguite: dove si mangia? Giocare mette fame, si sa, e allora abbiamo preparato una guida per sapere dove e che cosa mangiare a Modena dopo la Fiera del gioco, al di là dell’Osteria Francescana di Massimo Bottura.
- Bottega del gelato (via Emilia Ovest, 1481/A). Appena usciti dalla fiera, a meno di 2 km trovate questa gelateria di quartiere. I gusti sono artigianali, fatti con materie prime di qualità e frutta fresca di stagione.
- L’insolito bar (viale dell’autodromo 35). Un locale semplice e informale, con diversi tavolini all’aperto, attaccati al parco Enzo Ferrari, per godersi con gusto gli ultimi giorni d’estate. Come? Con un buon gnocco fritto o una tigella ai 10 cereali, anche da asporto.
- Antico Forno Messori (via G. A. Scacciera, 139). Un altro posticino vicino al parco Enzo Ferrari per colmare ogni languorino con vari tipi di gnocco fritto, una fetta di erbazzone o un pezzo di pizza. E se preferite qualcosa di dolce provate i tortelli farciti con crema o confettura.
- 212 (via Galileo Galilei, 212). È uno dei locati più amati per l’aperitivo a Modena, soprattutto nella bella stagione. Non trovate solo i classici cocktail, ma anche ricette originali e alcune serate sono accompagnate dal dj set. Dopo l’aperitivo potete fermarvi a cena. Il menu propone anche hamburger, insalate e pizza.
- Mon Cafè (corso Canalchiaro, 128). Un locale ricercato, non solo nell’atmosfera ma anche nelle proposte. La carta prevede mocktail, vari tipi di gin, di rum, di whisky, accompagnati per l’aperitivo da un piccolo tagliere di salumi e stuzzichini. Anche la carta dei vini è ampia con referenze italiane e straniere, perfette per accompagnare pure una cena al Mon Cafè.
- Caffetteria Giusti (via Luigi Carlo Farini, 83). Elegante bottega storica nel centro di Modena, dove brindare alla bella giornata appena trascorsa con un drink, un calice di vino italiano o straniero, ma in particolare bollicine. Il tutto con vista sulla seicentesca chiesa di San Giorgio.
- Osteria La Piola (via Viazza di Ramo, 248). Si trova a poco più di 1 km dalla fiera. Anticamente era una stazione di posta e cambio di cavalli, una storia che risale al 1752 e che continua ancora oggi con un ristorante dall’ambiente caratteristico. La specialità della casa è la pasta alle ortiche. Si può scegliere tra il menu fisso e i piatti alla carta ma la tradizione culinaria modenese è sempre protagonista.
- La Masseria (strada Chiesa Marzaglia, 61, Marzaglia). In provincia di Modena, a soli 6 minuti in auto dalla fiera si trova questo locale citato anche dalla guida Michelin. Il ristorante è ricavato da un mulino del ‘700 con un ampio giardino estivo. La cucina non è quella classica emiliana ma è un assaggio di Puglia tra orecchiette, peperoni ripieni, torte di verdure, ma anche carne, scamorza e caciocavallo cotti alla brace. Il tutto accompagnato da vini pugliesi e qualche etichetta nazionale e internazionale.
- Trattoria Aldina (via Luigi Albinelli, 40). Spostiamoci nel centro di Modena, a pochi passi dal duomo. Un trattoria rustica, come una volta, dove gustare la tradizione tra gramigna con salsiccia e filetto di maialino all’aceto balsamico, tra le lasagne verdi e la crostata di amarena. Da segnalare anche il buon rapporto qualità/prezzo.
- Da Danilo (via Coltellini, 31). Nella stessa zona troviamo un altro interessante punto di riferimento culinario modenese. Un’attività iniziata nel 1934 come trattoria Belvedere e portata avanti da Danilo da oltre 50 anni. La sfoglia è ancora tirata al mattarello, i tortellini sono cotti nel brodo di cappone e trovate sia il carrello dell bollito misto che quello degli arrosti. Tra i piatti consigliati ci sono i tortelloni di ricotta e spinaci all’aceto balsamico.
- Trattoria Tagliatella (via Masone, 16). Tra l’università e il parco Sandro Pertini c’è un altro locale consigliato per chi ama la tradizione. I primi piatti sono le specialità della casa, abbondanti e ben conditi. Tagliatelle, tortelli e tortelloni rigorosamente fatti in casa. Non mancano però le tigelle e lo gnocco fritto e neppure il petto di tacchino panato e fritto alla modenese o le puntine brasate al lambrusco. Se avete difficoltà a scegliere, sono disponibili due menu degustazione.
- Trattoria Il Fantino (via Donzi, 7). Ci troviamo ancora nel centro storico di Modena così, se volete, dopo cena, potete fare due passi e ammirare la città sotto un’altra luce. In questa piccola trattoria, che prende il nome dal punto di ristoro che c’era agli inizi del ‘900, gli chef Mauro Calzolari e Marco Bianco propongono qualche rivisitazione alla tradizione, come i tortelloni di stracciatella con ragù o i fagottini di pollo ripieni.
- Oreste (piazza Roma 31). Nato nel 1959 Questo ristorante si caratterizza fin da subito per la cura nei dettagli, dai piatti firmati Richard Ginori alle sedie di Gio’ Ponti, fino agli ingredienti, selezionati a partire dal territorio per offrire il meglio, sia nei piatti della tradizione che nelle ricette rivisitate. E poi potete provare l’esperienza di assaggiare il passatello Oreste in crema di parmiagiano e tartufo o la faraona, arancia, mostarda e uva con vista sul palazzo ducale.
- Antica Moka (via Emilia est, 1496). Una proposta lontana dal centro (ma comunque a 15 minuti dalla fiera), per chi vuole vivere un’esperienza di gusto molto particolare. Tutto è nato nel 1973 quando Anna Maria e il marito Giuseppe rilevano una caffetteria di quartiere. Oggi Anna Maria è affiancata dall’esperienza del figlio Sandro (già San Domenico di Imola e Manhattan) mentre Giuseppe si occupa dell’acetaia di famiglia. È possibile provare sia il menu degustazione che i piatti alla carta, come il riso, peperone, scampi e lambrusco o il filetto di coniglio, purè al whisky, broccoli e mele grigliate. Ampia e curata è la carta dei vini dove il lambrusco non è l’unico protagonista.
- Erbavoglio – fermento vegetariano (via Bernardino Ramazzini, 65). Concludiamo i nostri consigli per la cena dopo una giornata al festival del gioco segnalandovi un ristorante non solo veg, ma attento anche all’impatto ambientale. I piatti sono quindi preparati giornalmente con ingredienti freschi e verdure italiane per ridurre gli effetti del trasporto. Inoltre c’è grande attenzione a evitare gli sprechi. È possibile scegliere alla carta o tra tre menu degustazione.
- Keller ristorante birreria (strada Barchetta, 411/a). A soli 4 minuti dalla fiera, trovate un noto e amato pub di Modena e dintorni. Il menu è adatto anche per la cena, tra tortellini, hamburger, insalate, piadine e dessert. Il luogo informale, le birre alla spina e in bottiglia e l’atmosfera conviviale ben si prestano a una lunga serata in allegria.
- Sir Francis Drake Pub (viale Emilio Po, 86/a). Storico Irish Pub del modenese con più di 20 anni di storia a breve distanza dal parco Enzo Ferrari. Propone ben 11 birre alla spina più altre etichette in bottiglia da accompagnare a stuzzichini, hamburger, piadine e bruschette. E se non siete stanchi di giocare, il pub mette a disposizione il biliardino classico e quello a 6 giocatori.
- ICocktail cafè (piazza Acciaierie Ferriere 129/F). Un American Bar nel centro della città con un ampio spazio all’aperto. Oltre ai classici, il menu propone drink originali ben presentati. Non manca una selezione di birre e di vini e qualche proposta da spizzicare come taglieri e pinse.
- Zona artigianale (via Ottorino Respighi, 145/151). 10 birre alla spina con continue novità tra i birrifici artigianali italiani. Se siete con qualche amico o amica che non ama la birra, in carta trovate una piccola selezione di vini bianchi e rossi insieme a tante proposte di sfiziosi fritti, pizze e hamburger preparati con carne di manzo locale di razza “bianca modenese”.
- Beerbelly (viale Marcello Finzi, 521/a). Un birrificio artigianale con cucina nella zona nord della città. Otto stili di birra, dall’East Coast Ipa alla stout, da accompagnare a primi piatti della tradizione, pizze, hamburger, carne cotta a bassa temperatura e dolci.