5 modi per farcire una pizza fritta
Insieme a La Masardona, a Napoli, abbiamo scelto 5 modi per farcire la pizza fritta, specialità partenopea perfetta in ogni momento della giornata.
Napoli è: fare colazione, merenda, pranzo, cena, spuntino, aperitivo, insomma qualsiasi pasto, a qualsiasi ora del giorno, con una pizza fritta. Quando in periodi di guerra non si avevano abbastanza soldi per mangiare una pizza al forno, ci si sfamava con quella fritta, che saziava per lungo tempo e che si poteva pagare anche dopo 8 giorni, la famosa pizza a otto. c'è chi inizia la giornata con una pizza fritta fumante, farcita in diversi modi Ancora oggi alcune pizzerie aprono i battenti alle 6 del mattino per soddisfare le voglie mattutine dei clienti che vanno a lavoro o che invece stanno rientrando a casa. Una di queste è la pizzeria La Masardona (via Giulio Cesare Capaccio, 27) della famiglia Piccirillo. Enzo e Cristiano, eredi de La Masardona che nel 1945 aprì la pizzeria vicino alla stazione centrale, ci propongono 5 modi diversi di farcire la pizza fritta, giusto per variare un po’ il tema, da ripetere anche a casa volendo. In esclusiva, una di queste pizze è stata dedicata proprio a noi di Agrodolce e sarà proposta nel periodo natalizio. È doveroso specificare una cosa: la pizza fritta può essere intera, quindi formata da due dischi di pasta sovrapposti e sigillati ai bordi, al cui interno è messa la farcitura, oppure c’è il battilocchio, che consiste in mezza pizza fritta, a forma di semiluna.
- Tradizionale: la pizza fritta tradizionale è costituita da ricotta, cicoli, provola affumicata, pepe e basilico. C’è chi la preferisce anche con l’aggiunta di pomodoro, ma i puristi di solito optano per la versione senza pomodoro.
- Veganina/Vegetariana: viste le nuove tendenze in fatto di cibo, ci si adegua anche per la farcitura della pizza fritta. Così il classico ripieno con le scarole diventa la pizza fritta per i vegani e i vegetariani. È farcita con scarole saltate in padella con pinoli e uvetta, olive di Gaeta e provola affumicata.
- Primavera: questa versione della pizza fritta è adatta soprattutto nel periodo primaverile e anche in quello estivo, perché è costituita da ingredienti freschi, che non vanno cotti, come bocconcini di mozzarella di bufala, pomodori datterini, rucola, sale e olio extravergine d’oliva, tutti messi a crudo sulla base di pizza fritta. Una caprese in versione pizzaiola.
- Ortolina: per gli amanti delle verdure, ancora una proposta per le loro richieste. Anche in questo caso il ripieno si trova all’interno della pizza fritta ed è costituito da melanzane a funghetto, pomodori datterini, provola affumicata, pepe e basilico.
- Agrodolce: ed ecco la novità che la famiglia Piccirillo ha voluto dedicare in esclusiva ad Agrodolce. Si tratta di una pizza fritta farcita con baccalà, pomodorini gialli e capperi. Il baccalà a Napoli si consuma soprattutto nel periodo natalizio, è un prodotto che costituisce la base di molti piatti della tradizione, ma fino a ora nessuno aveva mai pensato di metterlo anche nella pizza fritta. Detto, fatto, ci ha pensato La Masardona.
Per fare uno strappo alla regola e per chiudere in dolcezza, lasciatevi tentare dalla pizza fritta con crema alle nocciole artigianale, proveniente da Benevento, oppure dalla pizza fritta ricoperta di cioccolato fondente.
- IMMAGINE
- Dora Sorrentino