Hanno inventato la mozzarella di bufala che non bagna la pizza
Si chiama Bella, la sua formula è stata messa a punto da Sorì in collaborazione con il maestro pizzaiolo Ciro Salvo. E potrebbe essere una piccola, grande rivoluzione.
Quale mozzarella usare per la pizza? Se siete esperti in materia, o comunque dei veri appassionati, conoscete già la risposta: l’ideale è il Fiordilatte, che infatti figura tra gli ingredienti del Disciplinare internazionale. Perché fila anche dopo la cottura, ma soprattutto perché durante la cottura non bagna l’impasto. Rischio che si corre, invece, usando la mozzarella di bufala. Certo, è possibile evitarlo con qualche accorgimento fondamentale; tagliandola e lasciandola scolare, cioè, diverse ore prima di utilizzarla (in modo che perda buona parte del siero) e strizzandola un po’. Oppure mettendola soltanto all’uscita. Sono in tanti, però, a storcere il naso. A concordare sul fatto che la bufala non va sulla pizza, punto. Che si tratta di un errore, che nonostante i suddetti accorgimenti il risultato resta – inevitabilmente – un impasto umido e di conseguenza molliccio. Comunque la diatriba persiste, gli animi rimangono divisi. Non sappiamo a quale fazione voi apparteniate. Ma se vi dicessimo che hanno inventato la mozzarella di bufala che non bagna la pizza?
La mozzarella di bufala by Sorì e Ciro Salvo
La pizza napoletana e la mozzarella di bufala Dop: due simboli e orgogli del made in Italy. L’idea che il loro matrimonio non si potesse “celebrare”, o comunque non restituisse un risultato impeccabile, non andava proprio giù a Sorì. Una storica azienda campana – è nata nella seconda metà dell’Ottocento – che figura tra i top brand per export in ben 70 Paesi, oggi è guidata dai fratelli Antonello e Gaetano Sorrentino e fa parte del Consorzio della Bufala Dop.
Gli esperti di Sorì hanno condotto studi e sperimentazioni per anni. Una mission in piena regola, insomma. E alla fine, grazie alla collaborazione con il maestro pizzaiolo Ciro Salvo, sono riusciti a produrre la mozzarella di bufala che permette di evitare il temibile effetto pizza bagnata. Si chiama Bella ed è stata presentata qualche giorno fa presso la sede romana della pizzeria 50 Kalò.
Com’è fatta la mozzarella di bufala Bella
Scrive orgoglioso Ciro Salvo su Instagram: “Bella non è una mozzarella di bufala come le altre. Insieme a Sorì abbiamo studiato ogni aspetto per creare un prodotto che valorizzi al massimo ogni pizza”. Sì, ma cos’ha di speciale Bella? Grazie anche alle innovazioni tecnologiche, i produttori hanno notevolmente ridotto il rilascio di liquidi, quindi anche il contenuto di umidità. La consistenza, come la filatura, hanno perciò raggiunto un livello idoneo per la pizza.
A spiegare la scelta del nome è Antonello Sorrentino: “Un termine che si ispira al linguaggio quotidiano napoletano, per descrivere un prodotto che appaga tutti i sensi”. Questo prodotto si preannuncia come una piccola, grande rivoluzione nel mondo della pizza. Ma l’ultima parola, si sa, spetta sempre ai consumatori.
