‘Mpanatigghie modicane: cosa sono?
Durante il mio ultimo viaggio nella Sicilia orientale, precisamente a Modica, dei dolcetti a forma di mezzaluna hanno attirato la mia attenzione. Si tratta delle ‘mpanatigghie, ripiene e simili a piccoli panzerotti. Al loro interno nascondo un’ingrediente alquanto insolito per essere un prodotto di pasticceria: carne di manzo o bovino. Per quanto fossi inizialmente scettica alla fine la curiosità ha avuto la meglio, assaporandole sono rimasta piacevolmente stupita.
Modica, città barocca e patrimonio dell’Unesco, è famosa in tutto il mondo per il suo cioccolato lavorato a freddo, il quale ha ottenuto nel 2018 il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta. Ma quest’ultimo non è l’unico prodotto gastronomico che la rende unica, infatti vanta numerose chicche interessanti come le ‘mpanatigghie.
Cosa sono le mpanatigghie modicane?
Biscotti tradizionali dalle origini antiche. La loro peculiarità? Il ripieno. Il composto morbidissimo, è realizzato con mandorle, noci, zucchero, cannella, chiodi di garofano e un’ingrediente segreto: la carne di manzo. Proprio così, non avete capito male. Il profumo che ne deriva è dolce e deciso, il gusto perfettamente equilibrato. Il sapore del controfiletto scompare del tutto e si confonde con il resto, impossibile da individuare senza saperlo. Insomma, vi assicuro che una volta assaggiate rimarrete senza parole. Curiosi di saperne di più? Andiamo a scoprire insieme come nascono e come si preparano.
La storia
Tutto parte nel cuore pulsante di una delle città più belle e caratteristiche della Sicilia Orientale, Modica, fra i mille scalini e le piccole vie che s’intrecciano fra chiese ed edifici storici. La ricetta delle ‘mpanatigghi fu introdotta intorno al XVI secolo, durante la dominazione spagnola. Infatti, se ci fate caso, l’etimologia del nome deriva proprio dalla parola empanadas, fagottini di pasta ripieni di carne e verdure. Leggenda narra che alcune suore di un monastero benedettino decisero di mimetizzare della carne trita di manzo o della selvaggina nei dolcetti al cioccolato (alimento di magro consentito), destinati ai frati. Questo perché i confratelli giravano spesso per il paese per predicare e raccogliere offerte a digiuno, rispettando i precetti religiosi. In questo modo potevano sfamarsi e recuperare le forze mangiando qualche biscotto ipernutriente, senza destare alcun tipo di sospetto.
Curiosità
Leonardo Sciascia, grandissimo scrittore siciliano, autore di svariati capolavori come Il giorno della civetta, amava le ‘mpanatigghie, e le chiamava biscotti da viaggio a lunga conservazione, questo perché anticamente zucchero e cacao venivano utilizzati come conservanti naturali per mantenere più a lungo la carne in eccesso.
Come si preparano
- In una ciotola versate farina, zucchero e strutto, per poi lavorarli con le mani. Successivamente aggiungete anche le uova e la cannella;
- una volta liscia, la frolla dovrà riposare in frigorifero;
- ora pensiamo al ripieno: fate cuocere la carne in padella con un pizzico di sale. Una volta raffreddata disponetela in una ciotola con del cioccolato tritato (rigorosamente modicano), farina di mandorle, zucchero, cannella, cacao, chiodi di garofano e scorzetta di limone a piacere;
- unite all’impasto albumi montati a neve;
- stendete sottilmente, su due fogli di carta forno, la frolla, e ritagliate dei dischi;
- posizionatevi un cucchiaio di farcia su ogni cerchio, e chiudete per dare la forma di mezzaluna, sigillando bene i bordi;
- pizzicate la parte superiore dei biscotti;
- infornateli a 200 gradi per 20 minuti;
- una volta cotti, completate con una spolverata di zucchero a velo.
Le varianti
Esiste inoltre, una variante ancor più singolare di quella vista fin ora (almeno secondo me) con le melanzane al posto della carne. È comunque attestato che fra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, in Sicilia fossero presenti, e noti, parecchi dolci preparati con la carne, come i pasticciotti di carni câ cicculatti, del convento di Mazzarino in provincia di Caltanissetta.
Conclusione
Non siate scettici e alla prima occasione, quando vi troverete in Sicilia, che sia per svago o per lavoro, passate per Modica ad assaggiare le ‘mpanatigghie, da Di Lorenzo, da Bonajuto, oppure presso la Bottega di Casa Don Puglisi.