Le guide di Agrodolce: mangiare a Chiaia e Mergellina a Napoli
La bella zona di Chiaia e Mergellina a Napoli è ricca di indirizzi dove mangiare bene: ecco la nostra guida ai locali migliori.
La zona di Chiaia – non definiamola quartiere, ma una vasta area che si estende a ridosso del lungomare, da Mergellina a via Partenope – viene considerata il salotto della città di Napoli. Questo perché ci vive buona parte della Napoli bene, c’è uno dei licei classici più prestigiosi e i negozi delle grandi firme. la zona che da piazza dei martiri attraversa la riviera di chiaia e arriva a mergellina Per chi ama fare shopping, viene subito in mente di fare un passaggio in via Chiaia, o via dei Mille o via Calabritto; chi vuole un aperitivo cosiddetto trendy va ai Baretti di Chiaia. Insomma è un punto di riferimento per molti napoletani, anche e soprattutto per quanto riguarda il cibo. Sono molte le strutture che meritano di essere visitate almeno una volta o anche di più se sono di vostro gradimento. In questo caso vi indicheremo gli indirizzi da non perdere, escludendo momentaneamente la zona del lungomare e del Borgo Marinari, perché per quelli serve un discorso a parte. Considereremo la zona che da piazza dei Martiri attraversa la Riviera di Chiaia, fino ad arrivare a Mergellina.
- Ristorante Pizzeria Mattozzi (via Gaetano Filangieri 16): anche in questo caso ci troviamo in un locale storico della città e anche qui troviamo la doppia proposta ristorante e pizzeria. La famiglia Mattozzi ha contribuito a scrivere la storia della pizza napoletana, ma non perdetevi i piatti tradizionali come la pasta e fagioli e la parmigiana.
- Umberto (via Alabardieri 30): si tratta di un locale storico della città, fa infatti parte delle pizzerie centenarie napoletane. Ma oltre la pizza, la famiglia Di Porzio propone anche un buon ristorante costituito da una cucina tradizionale partenopea: non mancano infatti piatti storici come la genovese e il risotto alla pescatora.
- Sancta Sanctorum (via Gaetano Filangieri 16/c): in un palazzo stile liberty di via Filangieri c’è Sancta Sanctorum, una struttura suddivisa su 3 livelli dove è possibile fare un buon aperitivo, sia al piano inferiore che sulla terrazza, oppure soffermarsi per un’ottima cena. Il menu è stato curato dallo chef stellato Francesco Sposito che ha affidato la guida della cucina a Raffaele Dell’Aria.
- Gourmeet (via Alabardieri 8): Gourmeet Italia è un polo enogastronomico di grande spessore e ha sede proprio nel cuore del salotto di Napoli. Da alcuni mesi la cucina è stata affidata alle mani della celebre chef Antonella Rossi, che propone una cucina fatta di passione, piatti tradizionali ma rivisitati a modo suo.
- Rosati (via Chiaia 260): ci troviamo a pochi passi da piazza del Plebiscito e da piazza Trieste e Trento, pochi metri separano la pizzeria dalla centralissima via Toledo, ma è proprio da qui che comincia la zona Chiaia. La pizzeria è gestita dalla famiglia Rosati, storici proprietari del Caffè Gambrinus, ed è molto frequentata soprattutto dai turisti.
- Terrazza Calabritto (piazza Vittoria 1): negli anni questo ristorante si è affermato subito tra i migliori della città. La terrazza affaccia sul lungomare di Napoli. Lo chef propone una cucina che parla del territorio, utilizzando prodotti di ottima scelta, ottimi in particolar modo quelli a base di pesce, soprattutto i crudi. Buona anche la selezione di vini.
- Cru…do Rè (piazza Vittoria 11/12): il nome del ristorante dice già tutto, è meta prescelta di chi ama il crudo di pesce. Qui si cerca di evidenziare la componente mediterranea della città. Naturalmente la provenienza dei prodotti è certificata. Se non ci si ferma a cenare, ci si può sempre intrattenere per un buon aperitivo.
- Muu Muuzzarella Lounge (vico Alabardieri II, 7): un modo di reinterpretare la mozzarella lo hanno trovato i due soci Salvatore e Dario, provenienti entrambi da esperienze diverse rispetto al mondo del food. Ovviamente la mozzarella è al centro dell’attenzione di ogni piatto, è un elemento fondamentale ad esempio nella tartare di tonno. Il menu è sempre in evoluzione, quindi conviene esplorarlo.
- Jap One (vico S. Maria a Cappella Vecchia 30 i/l): al momento è annoverato tra i migliori ristoranti giapponesi di Napoli, gli amanti del sushi partenopei sicuramente ci sono stati almeno una volta o anche di più. È definito un giapponese di lusso per una questione di prezzi, ma il vero lusso è tutto nei piatti sapientemente preparati dal maestro Ignacio Ito.
- Antica Osteria Da Tonino (via Santa Teresa a Chiaia 47): in attività dal 1880, è una delle osteria più antiche della città, sulle pareti infatti troverete tante foto e ritagli di giornali che possono testimoniare la fama di questo locale. Il menu è scritto ancora a mano e i piatti proposti rispecchiano la tradizionale cucina partenopea, dai rigatoni al ragù alla pasta e fagioli.
- Pescheria Mattiucci (vico Belledonne a Chiaia 27): avete presente quelle pescherie dove il pesce è cotto e mangiato? Questa è una di quelle ed è anche tra le più conosciute della città, soprattutto per il garbo e la gentilezza con cui la famiglia accoglie i propri clienti, facendoli sentire a casa propria.
- 50 Kalò (piazza Sannazaro 201): da quando Ciro Salvo ha aperto finalmente la sua pizzeria a Napoli, la sua strada è stata in continua crescita. Tutti i napoletani che lo conoscevano dai tempo in cui lavorava nella pizzeria di famiglia a San Giorgio a Cremano, speravano che prima o poi si avvicinasse di più alla città e così è stato. Un vero partenopeo non può non aver mangiato almeno una volta nella sua vita la pizza di Ciro Salvo.
- 50 Panino (viale Antonio Gramsci 15/c): dopo il grande successo ottenuto con la pizzeria, Ciro Salvo, insieme al suo socio Alessandro Guglielmini, ha dato libero sfogo a un’altra sua passione: il panino d’autore. 50 Panino ha riscontrato subito un notevole successo, grazie soprattutto agli ingredienti di ottima qualità che vanno a comporre i panini, la cui ricetta è stata messa a punto dallo stesso Ciro grazie anche al contributo del maestro panificatore Massimiliano Malafronte.
- 12 Morsi (via Alabardieri 34/35/36): una hamburgeria che ha subito conquistato la fascia giovanile e non solo. Ci troviamo anche in questo caso in una zona particolarmente frequentata dai ragazzi, soprattutto per la vicinanza dei baretti che ogni sera sono presi d’assalto. Prima di bere di solito si va a mangiare e quale occasione migliore di passare da 12 morsi per un buon panino?
- Cap’Alice (via Giovanni Bausan 28/m): un ristorante/enoteca che si trova nel vicoletto più conosciuto della Riviera di Chiaia, proprio per la numerosa presenza di locali ristorativi, soprattutto di origine etnica. Ma Cap’Alice non ha nulla di etnico, anzi. Si tratta di un ristorante tipico napoletano dove la gastronomia partenopea è ben rappresentata. Il tutto è abbinato a un’ottima selezione di vini.
- La Cantina di Triunfo (Riviera di Chiaia 64): anche in questo caso si è scelto di rendere omaggio alla cucina tradizionale napoletana. Le ricette sono realizzate seguendo rigorosamente i canoni storici, difficile trovare un piatto fuori posto, per cui godetevi un’ottima pasta e patate, la pasta e fagioli o il ragù così come erano preparati una volta nelle case partenopee. Date un occhio anche alla cantina, merita sicuramente la vostra attenzione.
- Pizza e Panelle (Riviera di Chiaia 215): Napoli vive di pizza, questo lo sappiamo da sempre, ma preferisce la pizza tonda molto più di quella in teglia. Ovviamente non la si disdegna, però ci sono ben pochi indirizzi di riferimento validi in questo settore. Uno di questi è di recente apertura e si trova alla Riviera di Chiaia, si chiama Pizza e Panelle, che propone non solo focacce in teglia ma anche pane.
- La Locanda del Profeta (vico Satriano 8/c): in questo locale dà libero sfogo all’estro lo chef Simone Profeta che, insieme al suo socio, ha aperto questo ristorante nel cuore di Chiaia. Simone è un giovane davvero promettente, nei piatti è evidente la sua creatività e la cura nel trattare qualsiasi tipo di prodotti, dai tartufi al pesce.
- Ristorante Dora (via Ferdinando Palasciano 30): la storia di questo ristorante non ha radici lontanissime, è infatti nato nel 1973 quando i due coniugi Giovanni Ramaglia e Dora Basile decisero di aprire questo locale nei vicoletti della Riviera. Poi la gestione è passata al figlio Renato. Il menu è a base di pesce, visto che i due fondatori erano entrambi figli di pescatori.
- Cibi cotti Nonna Anna (via Ferdinando Galiani 24): purtroppo proprio di recente si è diffusa la notizia della scomparsa di Nonna Anna, una donna che fino all’ultimo istante ha deliziato i palati dei suoi clienti a suon di piatti della tradizione napoletana nel suo piccolo ristorantino all’interno del mercatino della Torretta. Ne ha visti di clienti di ogni genere Anna, dagli studenti agli impiegati del quartiere. Oggi l’attività è portata avanti con serietà e passione, così come lei voleva, dai suoi eredi.
- StudioBurger (via Giordano Bruno 86): per un panino di qualità, StudioBurger è l’indirizzo giusto, soprattutto per la carne. Se volete Chianina, vi sarà data quella vera, certificata. Se desiderate dei fuori menu, vi saranno serviti dei piatti speciali con prodotti realizzati esclusivamente per questo locale. Non resta che lasciarvi tentare dalla curiosità.
- L’Altro Coco Loco (vicolo Santa Maria Cappella Vecchia 5): o L’Altro Loco, che dir si voglia, è considerato tra i migliori ristoranti napoletani e per questo motivo è molto frequentato anche dai Vip. Un ambiente ben curato, un menu caratterizzato da piatti senza pretese ma realizzati con devozione, una carta dei vini che merita notevole rispetto, cosa volere di più?
- Fresco Caracciolo (via Francesco Caracciolo 14): si tratta del settimo locale del gruppo Fresco, uno di questi tra l’altro si trova nelle estreme vicinanze, in via Partenope. Ma cos’ha di particolare questo nuovo locale aperto di recente? Il pizzaiolo, Antonio Troncone, cresciuto nella pizzeria di Enzo Coccia, La Notizia di via Caravaggio. E ora ha deciso di intraprendere un nuovo percorso, da seguire con attenzione.
- Il Miracolo dei Pesci (largo Sermoneta 17): in realtà questo ristorante si trova al confine tra Mergellina e Posillipo, quindi andrebbe inserito in entrambe le guide. Fatto sta che è un valido punto di riferimento per la cucina a base di pesce, costituita non solo da piatti della tradizione. Da non perdere la parmigiana di pesce bandiera, gli spaghetti al nero di seppia, le polpette di alici. Ovviamente il menu è deciso in base a quello che i pescatori riescono a recuperare in mare.
- Gran Caffè La Caffettiera (piazza dei Martiri 26): l'abbiamo conosciuta per il caffè, realizzato a regola d’arte e con miscele d’eccezione. L’abbiamo annoverata anche per gli aperitivi, i cocktail di Gianluca Campajola e i gelati di Giuseppe Mellone. Adesso non vi resta che conoscerla nella parte ristorativa, magari nella pausa pranzo, tra uno shopping e l’altro.
- Tortora Panino Macelleria (via Carducci 17): al Vomero la macelleria Tortora è stata la prima a trasformarsi in paninoteca da asporto, ottenendo nel giro di pochi anni un notevole successo, che ha spinto Mario Tortora, il titolare, ad aprire nuovi punti vendita nella città, uno in via Toledo e un altro in zona Chiaia. La chiave del successo è l’ottima selezione della carne, la stessa venduta ai clienti di giorno, e tanti sfizi da provare, tra cui le polpette della nonna.
- Zi Tore (piazza della Repubblica 2): ci troviamo al confine tra la zona di Chiaia e Mergellina. Di recente i proprietari hanno deciso di dare una rispolverata a questo ristorante che è sempre stato un punto di riferimento sia per il quartiere che per il resto della città. Il pezzo forte del locale è indubbiamente la cucina marinara, il pesce è acquistato tutti i giorni per garantirne la freschezza.
- La Focaccia (vico Belledonne a Chiaia 31): si torna allo street food partenopeo. Come già accennato in precedenza, sono pochi gli indirizzi di riferimento per quanto riguarda la pizza in teglia, e tra questi c’è anche La Focaccia. Tutti conoscono questo posto, frequentato soprattutto dai giovani nelle ore serali e dagli impiegati nelle ore d’ufficio.
- Anhelo Bistrot (via Bisignano 3): il nome Anhelo a Napoli è conosciuto per la miscela di caffè, infatti è uno dei migliori caffè della città ed è nato con questo scopo. Ma nel tempo si è trasformato anche in bistrot, quindi è possibile fermarsi anche a pranzo o a cena per lasciarsi trasportare da percorsi gustativi che stimolano i sensi. Ricercata anche la selezione di vini, birre e cocktail.
- L’Ebbrezza di Noè (vico Vetriera 8b/9): ci troviamo in un’enoteca, curata da Luca, dove ci sono pochissimi posti a sedere. Una volta dentro, sarete guidati dal proprietario in percorsi di degustazione basati su pochi piatti semplici abbinati a etichette di notevole spessore. La passione di Luca per i vini è tangibile, si nota bene la sua voglia di viaggiare e scoprire e tutto vi sarà raccontato nei minimi dettagli. Nel frattempo non perdetevi la pizza di scarole o il pacchero fritto.