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Per Natale: come essiccare la frutta in casa

di Francesca Panozzo • Pubblicato 12 Dicembre 2016 Aggiornato 17 Dicembre 2019 11:32

Non avete un essiccatore ma vorreste preparare la frutta essiccata per Natale? Ecco 4 metodi alternativi e tutti gli accorgimenti da seguire.

Essiccare la frutta è uno dei procedimenti più salutari e naturali per conservarla. Salutare perché, a differenza di altri metodi di conservazione, l’essiccazione non prevede l’aggiunta di ulteriori ingredienti che ne alterano il contenuto calorico, come avviene, per esempio, nelle marmellate con lo zucchero o con l’alcol per la frutta sotto spirito. privando la frutta della sua parte umida si hanno molteplici vantaggi: si conserva più a lunga, si esaltano i sapori Naturale perché gli alimenti essiccati mantengono un alto valore nutrizionale e la dispersione delle vitamine è ridotto al minimo. Il processo di essiccazione, in realtà, è molto semplice e consiste nell’eliminare la maggior quantità di acqua possibile dagli alimenti. Privando la frutta della sua parte umida si hanno molteplici vantaggi: per prima cosa si annulla l’habitat ideale dei microbi che necessitano di acqua per poter sopravvivere, garantendo così la conservazione della frutta per lunghi periodi senza rischi di far proliferare batteri nocivi per la salute. Concentrando gli zuccheri, poi, si esaltano i sapori propri della frutta, ottenendo così un alimento molto buono, a volte con un gusto persino più accentuato rispetto alla materia prima, anche se non sempre bellissimo a vedersi. Infine l’essiccazione porta a una riduzione consistente degli ingombri, circa l’80/90%, e permette quindi di conservare molta frutta in poco spazio, senza bisogno di occupare il frigorifero o il freezer. Ma come ottenere questi risultati? L’ideale sarebbe fare un piccolo investimento e comprarsi un essiccatore elettrico, ma se siete solo curiosi di provare o se la vostra esperienza si ferma all’essiccazione degli agrumi per decorare l’albero di Natale, ecco a voi 4 valide alternative all’essiccatore.

  1. microondeEssiccare al microonde. Il forno a microonde è sicuramente l’alternativa più veloce, ma è anche quella più difficile da gestire e che vi richiederà qualche prova in più prima di trovare la formula giusta. In linea di massima cominciate il processo di disidratazione avviando il forno alla massima potenza per un minuto, procedete poi a sezioni di 30 secondi l’una fino a ottenere il risultato desiderato. Come per il forno normale, ricordate di porre sul piatto girevole sottostante la griglia un foglio di carta da forno.
  2. Essiccare all’aria. Per ottenere un’essiccazione omogenea è importante che la frutta sia esposta a una corrente di aria calda e asciutta, possibilmente costante. Se si tratta di un luogo all’aperto, la frutta andrebbe coperta con un panno leggero o una garza per proteggerla dagli animali e dalla polvere senza impedirne l’essiccazione.
  3. Essiccare al sole. Il sole è sicuramente la più antica ed economica tecnica di essiccazione. Poiché l’essiccazione al sole richiede diversi giorni di esposizione è importante che le temperature si mantengano elevate – ma che non vi sia troppa umidità – per più giorni consecutivi e che, una volta calato il sole, si abbia l’accortezza di riparare le griglie con la frutta in un luogo areato, ma non freddo.
  4. forno a gasEssiccare in forno. Rispetto all’azione dell’aria o a quella del sole, il forno permette di accorciare i tempi di disidratazione della frutta, ma i costi sono decisamente differenti. Per ottenere un prodotto omogeneo dovete infornarlo a basse temperature – tra i 40 °C e i 70 °C – per diverse ore, ripetendo l’operazione in più giorni se necessario. Se non avete un forno ventilato, ricordatevi di tenere lo sportello leggermente aperto per permettere la fuoriuscita dell’umidità e, se non volete passare la giornata a ripulire il forno, non dimenticate di porre della carta da forno sulla leccarda sotto la griglia.

Consigli e accorgimenti

frutta disidratata

Qualunque metodo scegliate tenete conto di alcuni semplici accorgimenti. Ricordatevi di utilizzare solo frutta al giusto grado di maturazione, ma dalla polpa soda e integra, altrimenti sarà difficile da tagliare e rischierà di ammuffire prima della conclusione del processo. Tagliate la frutta in fette sottili, tra i 3 e i 6 millimetri di spessore, ma soprattutto il più uguali tra loro possibile per rendere l’essiccazione omogenea: aiutatevi con una mandolina. Disponete la frutta, in modo che non si tocchi, in un unico strato su griglie o setacci che lascino girare l’aria. La frutta che al proprio interno contiene un nocciolo – come le albicocche, le pesche o le prugne – va denocciolata – altrimenti poi sarà più difficile farlo: tagliate a metà e, inizialmente, appoggiate sulla parte esterna per evitare l’effetto ventosa; i frutti rossi o l’uva vanno essiccati interi. Una volta pronta potete conservare la frutta in barattolo – o sacchetti da freezer – fuori dal frigorifero, ma ricordate di chiudere il tappo solo quando la frutta sarà a temperatura ambiente per evitare che il calore sprigionato produca condensa e l’alimento inizi ad ammuffire.