India: governo del Gujarat impone la dittatura vegetariana
Come reagireste se il governo vi vietasse di mangiare la carne? In India le autorità bandiscono il non vegetariano.
L’India dichiara guerra alla carne. A proposito di scelte estreme dell’ultima ora, questa volta è lo stato federato del Gujarat a far parlare di sé: a partire dal 16 novembre 2021, infatti, le autorità della città di Ahmedabad hanno deciso di mettere al bando la vendita a cielo aperto di street food non vegetariani. Da oggi, infatti nella città indiana, i venditori ambulanti avranno il permesso di esporre sui propri banchi e di vendere solamente pietanze meat free. Dall’altro lato, l’imposizione alimentare si riversa, in maniera indiretta, sui consumatori che hanno perso la libertà di decidere cosa mangiare.
La scelta governativa del Gujarat sembrerebbe spinta da un ideale di cura e difesa dell’ambiente, per incentivare, anche se in modo alquanto brusco, la popolazione a seguire uno stile di vita più attento e responsabile, ma aimè le reali ragioni del bando sarebbero altre. Si svelano motivi di tipo politico e religioso: infatti, gli esponenti della maggioranza, favorevoli a bandire la carne, fanno parte della comunità indù, mentre, gli ambulanti, che la vendono per le strade cittadine, sono quasi esclusivamente musulmani. Il partito di opposizione Indian National Congress si è schierato contro la nuova dittatura vegetariana affermando che quello della maggioranza non è altro che un trucco per distogliere l’opinione pubblica dai reali problemi della gente, in vista delle imminenti elezioni. Insomma, bisogna ammettere, al di là delle battaglie politiche, che il nostro ecosistema sta vivendo sicuramente un periodo di dura crisi e che, certo, scelte alimentari più accorte gioverebbero a ciascuno di noi, ma non a costo di violare la libertà individuale di decidere come nutrirsi.