Home News L’Italia batte la Francia: è il Paese con più ristoranti all’estero

L’Italia batte la Francia: è il Paese con più ristoranti all’estero

di Giulia Tosoni 14 Luglio 2023 11:00

I numeri diffusi da The European House – Ambrosetti mettono al primo posto la ristorazione italiana all’estero: l’Italia conta il maggior numero di ristoranti all’estero, superando di gran lunga la Francia.

I dati parlano chiaro, l’Italia è il Paese che conta la maggior presenza di ristoranti tipici nelle principali metropoli mondiali, superando di gran lunga Paesi competitori come Francia e Spagna. Ciò che emerge dal forum “La road map del futuro per il Food&Beverage: quali evoluzioni e quali sfide per i prossimi anni” diffuso da The European House – Ambrosetti è che la cucina italiana ha conquistato il mondo, con Tokyo come città che conta il maggior numero di locali italiani.

Tokyo capitale della cucina italiana

Valutando il report sul Made in Italy, dove sono state prese in esame le grandi città di tutto il mondo, da est a ovest e da nord a sud, i numeri parlano chiaro. A dominare la classifica, come città con la maggior concentrazione di ristoranti italiani nel 2023 troviamo Tokyo con cinque mila ristoranti, per il 4,9% della ristorazione della capitale.

Le città che amano mangiare italiano

Non solo in Asia, la cucina del Tricolore sembra appassionare tutto il globo, ecco i dati di altre grandi città:

  • New York: con quasi mille ristoranti italiani (938), per il 10,9%
  • Rio de Janeiro: con 722 ristoranti, per l’8%
  • Los Angeles: con 570 ristoranti per il 5,3%
  • Hong Kong: con 541 ristoranti per il 4%
  • Buenos Aires: con 373 ristoranti per il 7%
  • Melbourne: con 324 ristoranti per il 9%
  • Pechino: con 253 ristoranti per il 2,1%

Minaccia per la cucina italiana?

Nonostante l’elevato riconoscimento e apprezzamento internazionale, la filiera agroalimentare italiana all’estero vive delle difficoltà: “Vi sono alcuni elementi che limitano la presenza internazionale dell’alimentare italiano, su tutti la frammentazione di un settore composto per l’85% da piccole imprese con quindi un’inferiore propensione all’investimento“, queste le parole di Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di The European House – Ambrosetti.De Molli, ha proseguito parlando del fenomeno dell’Italian soundingcolpevole di produrre un grave danno all’export italiano nel mondo.