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Pesto basilico e limone: “Difendiamo la ricetta ligure”

di Giulia Tosoni 21 Giugno 2023 11:01

“Il lancio del pesto basilico e limone da parte di una notissima multinazionale potrebbe veicolare un messaggio non chiaro ai consumatori” – queste le parole del vicegovernatore ligure con delega all’Agricoltura e al Marketing Territoriale Alessandro Piana, conferite per difendere il tradizionale pesto alla genovese.

Il pesto basilico e limone, ultima novità approdata sugli scaffali dei supermercati italiani (il marchio è Barilla), non ha tardato a far storcere il naso ai liguri, tanto da far intervenire con un comunicato stampa Alessandro Piana, vicepresidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura e al Marketing Territoriale.

Tutelare il vero pesto alla genovese

“Pesto di melanzane, di pomodori secchi, di menta, di rucola, tra i tanti che affiancano il classico vanto della cucina ligure, il pesto di basilico genovese Dop e adesso anche il pesto col limone. Sono tutte varianti regionali e rielaborazioni che hanno senso di esistere, ma è chiaro ed evidente che quando pensiamo al pesto di basilico genovese  ci riferiamo a un prodotto certificato a denominazione di origine protetta e tutelato dal Consorzio di Tutela e dalle Istituzioni.”, queste le parole di Piana.

Tradizione e territorio

“Garantire l’origine e la produzione tradizionale del pesto significa difendere il legame identitario con il territorio e la sua storia, valorizzare l’autenticità e tutelare il lavoro dei nostri produttori” per questo, il lancio del pesto basilico e limone potrebbe causare nei consumatori una certa confusione per quanto riguarda la tradizione e la provenienza della salsa.

basilico genovese dop

Alessandro Piana esprime di non aver nulla contro la new entry lanciata sul mercato ma, tiene a precisare che la variante al limone non fa parte delle tradizionali ricette liguri assimilabili alla salsa al pesto. Per questo motivo, nel comunicato stampa, viene ricordata ai consumatori l’importanza del pesto tradizionale, anche attraverso le tante iniziative di edutainment e di informazione che la Regione sostiene e promuove. Inoltre occorre sottolineare che l’azienda produttrice non utilizza la dicitura di pesto genovese, nome legato al disciplinare stabilito dal consorzio di tutela.