In Italia consumate 2,7 miliardi di pizze nel 2021 secondo l’ultima ricerca Aibi-Assitol
Uno studio promosso da Aibi e Assitol ha rivelato che le pizze consumate in Italia nel 2021 sono state circa 2,7 miliardi.
Se pensare all’Italia vuol anche dire pensare alla pizza, un motivo c’è e i dati emersi dalla ricerca Cerved sul mercato della panificazione lo dimostrano. Promosso da Aibi, l’Associazione Italiana Bakery Ingredients, aderente ad Assitol, l’Associazione italiana dell’industria olearia, uno studio ha confermato che, con una generale preferenza per l’impasto napoletano, le pizze consumate nel nostro Paese nel corso del 2021 sono state 2,7 miliardi. Un numero che, secondo gli analisti, è destinato a crescere grazie alla tendenza della consegna a domicilio, in forte aumento da quando c’è stata la Pandemia.
A soddisfare i palati dei consumatori italiani non ci sarebbero solo gli impasti classici ma anche quelli più innovativi, ad esempio a base di farine multicereali, integrali, con miglio, farro, kamut o, ancora, senza glutine, con semi di canapa e grani antichi. Nonostante il forte legame con le origini e le tradizioni di questo alimento, sembra che le regioni più propense a queste sperimentazioni siano quelle del Centro-Sud dove la pizza viene consumata anche più volte la settimana. La Campania, con 17mila esercizi, conferma infatti la sua vocazione in questo campo e vede una crescita esponenziale anche dei panettieri che, accanto ai pizzaioli, hanno iniziato a proporre la loro variante – più che apprezzata – alla pala. Insomma, tra pizzerie, ristoranti, panifici, bar, gastronomie e rosticcerie, a preparare la pizza ci sono ogni giorno in Italia circa 36mila artigiani e come ha sottolineato Alberto Molinari, presidente di Aibi, “La pizza piace sempre e a tutte le età, la pizza sa reinventarsi senza pesare troppo sul portafogli”.