Stop alla produzione Parmalat nella Centrale del Latte di Roma: quali sono i rischi per i lavoratori?
Parmalat ha deciso di sospendere la produzione presso la Centrale del Latte a Roma. Ecco che cosa sta succedendo.
La vicenda giudiziaria che ha come protagonista il celebre marchio del latte romano, Centrale del Latte, inizia 27 anni fa quando Sergio Cragnotti, ex patron della Lazio ma anche della Parmalat, acquisì la Centrale con una clausola di non rivendibilità entro i 5 anni dall’acquisto. Alcuni guai finanziari non gli consentirono però di rispettare il patto e l’azienda venne così venduta ai francesi di Lactalis. Contrario all’accordo, l’ex sindaco di Roma Alemanno diede inizio a una vera e propria battaglia legale che arrivò a una conclusione quando il Comune ottenne la titolarità di tutte le quote vendute ai francesi divenendo, di fatto, l’azionista di maggioranza. Ma, quella che era sembrata la fine di una storia lunga e faticosa si è invece rivelata un’altra tappa di un percorso infinito. Dopo poco tempo, Lactalis ha infatti deciso di presentare un ultimo ricorso in Cassazione.
Il sindaco Gualtieri, che tutt’ora sta seguendo la vicenda con attenzione, annuncia che la questione è molto complessa dal punto di vista operativo: un’eventuale nuova gara, indetta per assegnare a un altro grande operatore la gestione della Centrale, potrebbe essere annullata dalla sentenza di Cassazione oppure la gara potrebbe andare deserta. In attesa di un’ultima decisione da parte della Giustizia, a rimetterci sono però i lavoratori. In seguito a una serie di segnali informali che hanno destato la preoccupazione dei 162 dipendenti della Centrale e delle oltre 1200 persone coinvolte nell’indotto, è arrivata l’ultima notizia. Quella di un’imminente stretta sulla produzione. Pochi giorni fa, le rappresentanze sindacali hanno chiesto infatti un incontro con il management, il quale ha confermato la sospensione delle produzioni a marchio Parmalat a partire da gennaio 2023. All’inizio del nuovo anno, tutta la produzione a marchio Parmalat che oggi esce dalla Centrale del Latte di Roma, ossia l’equivalente del 48% della produzione complessiva, sarà interrotta e portata altrove. La decisione avrà sicuramente un impatto significativo sia sul fronte industriale sia sulle abitudini di migliaia di romani che comprano il latte della Centrale da anni.