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World’s 50 Best Restaurants 2023: il miglior ristorante è sud americano

di Asia Torreggianti 21 Giugno 2023 12:00

Nel 2023 il miglior ristorante al mondo è il Central di Lima, lo svelano il 20 giugno i risultati dei The World’s 50 Best Restaurants 2023. A Valencia, nella Ciudad de las Artes y las Ciencias, costruzione affascinante e suggestiva, sono stati premiati i vincitori, nella top 10 Lido 84 di Riccardo Camanini, moltissime invece le new entry. Ecco la classifica completa.

Il Central di Lima di Virgilio Martinez e Pìa Lèon, è il miglior ristorante del mondo. La classifica dei 50 Best quest’anno ha premiato a Valencia, nella Città delle Arti e delle Scienze, i migliori ristoranti del mondo. Presenti in classifica 24 Paesi in 5 continenti differenti, 12 sono state le new entry. Alcune delle migliori insegne gastronomiche italiane hanno perso posizione in classifica, arriva però al settimo posto Riccardo Camanini e il suo Lido 84, mentre il Reale scende al sedicesimo posto, Mauro Uliassi al trentaquattresimo, le Calandre al quarantunesimo e Piazza Duomo al quarantaduesimo. Le parole chiave della serata sono state sostenibilità, ricerca e tradizione, concetti che ogni chef dovrebbe sempre tenere a mente guardando al futuro.

La classifica 1-50

  1. Central – Lima, Perù
  2. Disfrutar – Barcellona, Spagna
  3. Diverxo – Madrid, Spagna
  4. Asador Extebarri – Axpe, Spagna
  5. Alchemist- Copenhagen, Danimarca
  6. Maido- Lima, Perù
  7. Lido 84- Gardone Riviera, Italia
  8. Atomix- New York City, USA
  9. Quintonil – Città del Messico, Messico
  10. Table by Bruno Verjus – Parigi, Francia
  11. Trèsind Studio – Dubai, Emirati Arabi Uniti
  12. A casa do porco – San Paolo, Brasile
  13. Pujol – Città del Messico, Messico
  14. Odette – Singapore
  15. Le Du – Bangkok, Thailandia
  16. Reale – Castel di Sangro, Italia 
  17. Gaggan Anaand – Bangkok, Thailandia
  18. Steirereck – Vienna, Austria
  19. Don Julio – Buenos Aires, Argentina
  20. Quique Dacosta – Denia, Spagna
  21. Den – Tokyo, Giappone
  22. Elkano – Getaria, Spagna
  23. Kol – Londra, UK
  24. Septime – Parigi, Francia
  25. Belcanto – Lisbona, Portogallo
  26. Schloss Schauenstein – Fürstenau, Svizzera
  27. Florilège – Tokyo, Giappone
  28. Kjolle – Lima, Perù
  29. Boragò – Santiago del Cile, Cile
  30. Frantzén – Stoccolma, Svezia
  31. Mugaritz – San Sebastian, Spagna
  32. Hisa Franko – Kobarid, Slovenia
  33. El Chato – Bogotà, Colombia
  34. Mauro Uliassi – Senigallia, Italia
  35. Ikoyi – Londra, UK
  36. Plénitude – Parigi, Francia
  37. Cezanne – Tokyo, Giappone
  38. The Clove Club – Londra, UK
  39. The Jane – Antwerpen, Belgio
  40. Restaurant Tim Raue – Berlino, Germania
  41. Le Calandre – Rubano, Italia
  42. Piazza Duomo – Alba, Italia
  43. Leo – Bogotà, Colombia
  44. Le Bernardin – New York City, USA
  45. Nobelhart & Schmutzig – Berlin, Germania
  46. Orfali Bros Bistro – Dubai, Emirati Arabi Uniti
  47. Mayta – Lima, Perù
  48. La Grenoilleure – La Madelaine-sous-Montreuil, Francia
  49. Roseta – Città del Messico, Messico
  50. The Chairman – Hong Kong

I premi speciali

Pía Salazar del ristorante Nuema a Quito ha ricevuto il premio The World’s Best Pastry Chef, sponsorizzato da Sosa. Il Beronia World’s Best Sommelier Award invece, è stato assegnato a Miguel Ángel Millán, del ristorante Diverxo di Madrid. Il Fyn di Cape Town ha vinto il Flor de Caña Sustainable Restaurant Award, premio consegnato da Mauro Colagreco. Il ristorante Table di Bruno Verjus di Parigi si è aggiudicato il premio Highest New Entry, sponsorizzato da Aspire Lifestyles. Il Villa Massa Highest Climber Award è stato assegnato al ristorante newyorkese Atomix , che ha scalato 25 posizioni rispetto alla classifica del 2022. Il ristorante Alchemist di Copenhagen si è pienamente meritato il Gin Mare Art of Hospitality Award, mentre Julien Royer, del ristorante Odette di Singapore, ha vinto l’Estrella Damm Chefs’ Choice Award.

Le new entry

Con grande sorpresa, il ristorante Mudec, a Milano, di Enrico Bartolini arriva 85esimo, già premiato numerose volte dalla Michelin, inizia la sua corsa ai 50 Best. Lo chef commenta così questo primo traguardo di una lunga serie:

Un riconoscimento straordinario per me e tutto il team, per il lavoro che in cucina Davide Boglioli ha fatto al Mudec insieme al direttore di sala Sebastien Ferrara. Sono orgoglioso di condurre questa insegna a Milano dentro al Museo delle Culture che ha reso internazionale la nostra proposta di cucina, molto italiana, molto contemporanea, che negli ultimi tempi si è alleggerita nelle calorie e concentrata nel gusto.

La Hall of Fame

La Hall of Fame è una classifica creata nel 2019 nella quale rientrano tutti i vincitori, i numeri uno, delle edizioni passate. I migliori chef al mondo non potranno più rientrare nella classifica generale dei The World’s 50 Best, decisione di Hélène Pietrini e William Drew, director e group editor, pensata per evitare che gli stessi identici nomi riecheggiassero in vetta ogni anno. La gara infatti continua a movimentarsi sempre più, e le new entry, promettenti, sono intente a scalare di posizione. Fuori competizione, ma onnipresenti nella Hall of Fame sono: El Bulli (2002, 2006-2009), The French Laundry (2003-2004), The Fat Duck (2005), Noma- location originale (2010-2012, 2014), El Celler de Can Roca (2013, 2015), Osteria Francescana (2016, 2018), Eleven Madison Park (2017), Mirazur (2019), Noma – location attuale (2021), Geranium (2022).

Conclusione

Quest’edizione dei World’s 50 Best Restaurant ha visto trionfare magnificamente il Sud America, mentre l’Italia ha perso qualche posizione. Ciò non toglie che siamo comunque riusciti ad aggiudicarci ottimi posti in classifica. Per recuperare ci sarà modo, ora è tempo di mettersi all’opera.