Nidi di rondine, un ingrediente controverso
I nidi di rondine sono l’ingrediente principe di una zuppa cinese dalle tante proprietà benefiche: scopriteli su Agrodolce.
In Romagna con nidi di rondine si intende una elegante pasta all’uovo farcita. Ben diversa è la ricetta cinese che prende questo nome. Se, infatti, da una parte abbiamo un primo piatto che ricorda, per la forma, il riparo di questi uccellini che annunciano la primavera, dall’altra i nidi dei volatili si mangiano proprio. i rifugi che le salangane creano per le loro uova, diventano un ingrediente Si scrive 燕窩 e sono dei piccoli cestini creati con la saliva da un particolare uccello asiatico della famiglia delle rondini, la salangana. Sì, avete letto bene. Questi volatili costruiscono dei rifugi dalla forma di una coppa attraverso la secrezione gommosa delle loro ghiandole mandibolari. La saliva si indurisce al contatto con l’aria formando queste piccole opere d’arte che possono essere di colore bianco, giallo o rosso. E questi articolati rifugi sono commestibili, ingredienti principali di una zuppa dalla consistenza gelatinosa amata in tutto il sud-est asiatico. Il suo sapore è delicato, per questo è spesso arricchita di cristalli di zucchero, latte tiepido, ma anche ginseng, funghi, uova, pesce o porridge di riso (congee). Ma se non hanno tanto sapore, perché queste tane sono tante preziose e ricercate?
Alla ricerca dell’eterna giovinezza
Le prime testimonianze di una zuppa preparata con questi nidi risale alla dinastia Ming (1368 – 1644), quando la ricetta divenne protagonista di diverse leggende. Una di queste racconta che la famiglia reale cinese inviò i propri uomini di fiducia in diverse parti del mondo alla ricerca del segreto dell’eterna giovinezza e lo trovarono in Indonesia, nelle tane di questi speciali uccelli. Ancora oggi questo ingrediente è considerato un ottimo anti-age ed è usato, sotto forma di estratti, nelle creme di bellezza. Un’altra storia è legata all’ammiraglio Zheng He, costretto da una tempesta a trovare riparo con la sua flotta tra le coste di un’isola deserta. Il cibo stava scarseggiando ma Zheng recuperò una serie di nidi dagli anfratti tra le scogliere e fece preparare una zuppa che rimise subito in sesto i suoi uomini debilitati dalla fame. Del resto, è tradizione nei Paesi del sud-est asiatico far gustare questo nutriente brodo alle persone anziane, convalescenti o alle donne in dolce attesa.
Un ingrediente ricco di benefici
Zheng He aveva ragione, questo ingrediente sembra avere interessanti proprietà. In Malesia si è scoperto che questi nidi contengono importanti livelli di acido sialico, lo stesso contenuto nel latte materno. Diversi studi hanno, poi, dimostrato che queste particolari materie prime sono ottimi antivirali e inibiscono le infezioni da influenza, stimolano il sistema immunitario e sono di supporto ai convalescenti. Sono ingredienti ricchi di proteine e ostacolano l’invecchiamento della nostra pelle perché favoriscono la formazione di collagene. Per poter godere di questi benefici ringiovanenti dicono sia necessario mangiare 10 grammi di nidi al giorno, oltre all’uso di creme specifiche.
A quale prezzo?
Una zuppa che ci fa guarire più velocemente, ci protegge dalle malattie virali e ci fa rimanere più giovani e belli. Sembra l’elisir di lunga vita! i nidi rossi arrivano a costare anche 6100 euro al kg Se non vi crea problemi l’idea di mangiare la saliva di un uccello, sembra tutto rose e fiori. In realtà, ci sono due ostacoli al nostro sogno di eterna naturale giovinezza. Il primo è il costo di queste materie prime. Si parla di 2600 dollari, circa 2100 euro, per kg. Se i nidi sono di colore rosso il prezzo lievita fino a 7400 dollari (circa 6100 euro) perché si tratta di prodotti estremamente rari. Si crede che la colorazione rossa sia dovuta alla presenza di sangue ma, invece, dipende semplicemente da un maggior contenuto di minerali nell’alimentazione di questi volatili. E quanti grammi sono necessari per preparare la famosa zuppa? Mediamente le ricette parlano di una decina di grammi ma c’è chi arriva a usare 25 g per piatto. Una ciotola di zuppa può quindi facilmente costare 30 euro. Non a caso questi nidi sono conosciuti come il caviale dell’Est.
I nidi di rondine sono sostenibili?
Il secondo aspetto che ci può frenare dal mangiare zuppa di nidi di rondine tutti i giorni è l’aspetto etico. C’è chi dice che queste preziose tane siano raccolte solo quando sono mature e i piccoli hanno iniziato a volare. non si tratta di un alimento etico, né sostenibile, e la raccolta è pericolosa Quando, di giorno, gli uccelli sono in giro in cerca di cibo, i cacciatori prelevano i nidi privi di uova o pulcini. I volatili al ritorno possono spaventarsi ma poi riprendono la loro vita. C’è comunque da dire che ci vogliono circa 35 giorni per ricostruire il nido e questo, generalmente, è raccolto tre volte l’anno. Secondo gli ambientalisti non è sempre così e, spesso, sono cacciati anche rifugi giovani. I piccoli sono abbandonati a terra e lasciati, purtroppo, morire. I dati sembrano dare ragione a questo secondo punto di vista dato che la popolazione di questi uccelli orientali sta diminuendo. Per risolvere il problema, allora in alcuni Paesi come la Thailandia e la Malesia sono nati degli speciali allevamenti sfruttando le case abbandonate.
E non solo gli animali sono in pericolo, ma gli stessi cacciatori. Arrampicarsi nelle grotte per estrarre i nidi, ben ancorati alle rocce, è pericoloso e molte persone hanno perso la vita. Forse, come elisir di bellezza, è meglio puntare allora sulla bava di lumaca, più economica e sostenibile.