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Olio della frittura: 6 modi per riutilizzarlo

di Raffaella Galamini 27 Dicembre 2024 16:00

Va bene non riutilizzare all’infinito l’olio di frittura, ma a volte possiamo permetterci di riciclarlo, con le dovute accortezze. Quindi ecco qualche consiglio su come riusare l’olio esausto

La frittura è tra le cotture degli alimenti più amate, ma lo smaltimento dell’olio della frittura esausto, che non è biodegradabile, presenta non pochi problemi. Per non inquinare, pensate che un chilo di olio esausto può inquinare una superficie d’acqua di 1000 mq, o, peggio, intasare la rete fognaria, non va assolutamente buttato nel lavandino o nel wc (tra l’altro i costi per la depurazione sono molto elevati).

Ma nemmeno versarlo in giardino o nell’orto è una soluzione da percorrere: rischiereste solo di inaridire il terreno. L’unico modo per smaltire l’olio usato in modo corretto è quello di portarlo nelle isole ecologiche, ai distributori di benzina e nei supermercati attrezzati.

Infatti, tra i vari riutilizzi può essere riciclato per i lubrificanti delle macchine agricole, per la glicerina destinata alla saponificazione e per il biodiesel che alimenta le automobili. Se, invece, volete sfruttarlo in casa, con poche e semplici accortezze potete riciclare l’olio che avete usato per friggere in modi diversi. Così, eviterete sprechi e non inquinerete.

Per friggere di nuovo

L’olio di frittura esausto può essere utilizzato per friggere più di una volta, almeno 2 o 3, a patto che la temperatura sia stata mantenuta costante senza superare mai i 180° C. Dopo l’uso, dovete farlo raffreddare in padella e poi filtrarlo usando una garza a maglie strette per eliminare le impurità.

Poi dovete travasarlo in un contenitore di vetro per poterlo congelare e riusare quando preferite. Occhio, però, al tipo di cibo che si frigge: l’ideale sarebbe quello di riutilizzare sempre lo stesso olio per lo stesso tipo di alimento, onde evitare che l’olio si porti dietro un sapore diverso, sgradevole al palato o eventuali residui se non ben filtrato.

Olio di frittura come combustibile

L’olio esausto è anche un ottimo combustibile: può essere usato per le lanterne o per le candele realizzate, anch’esse, con materiale riciclato (tipo con contenitori di vetro o di metallo).

Come idratante

L’olio esausto può essere usato anche per idratare la pelle prima di radersi. In questo modo, la lama scivolerà meglio sull’epidermide e sarà più facile evitare il rischio di tagliarsi. Ma non è tutto. È perfetto anche per rimuovere la cera che si usa per la depilazione. Ah, ovviamente dovrete usarlo freddo a tale scopo, ma non c’era bisogno di sottolinearlo, vero?

Come mangime

Per chi ha animali da cortile, l’olio esausto può essere utilizzato per condire il mangime: riso o pane raffermo ad esempio. Se avete un contadino di fiducia, una buona idea può essere quella di regalargli il vostro olio. In questo modo, risolverete il problema dello smaltimento e al tempo stesso farete un dono utile.

Olio di frittura come protezione

Inoltre, può essere usato come alleato in caso di neve. Ad esempio, si può passare sull’attrezzo utilizzato per spalare la neve che così scivolerà senza riuscire ad attecchire.  

Come sapone

Infine, con l’olio esausto si può preparare del sapone fatto in casa. Basta aggiungere l’essenza profumata preferita. Per la preparazione servono 300 gr di sapone di Marsiglia neutro, 250 ml di acqua distillata, 15 ml di olio di frittura esausto filtrato e 10 gocce di olio essenziale a scelta.

Dopo aver grattugiato e ridotto in scaglie il sapone di Marsiglia, dovete versarlo in una pentola dai bordi alti per far sciogliere il contenuto a bagnomaria e mescolare fino a quando si sarà addensato.

Poi, dovete aggiungere acqua, olio di frittura e olio essenziale, mescolare ancora e amalgamare il tutto. A quel punto, vi basterà versare il composto in stampi coperti da pellicola trasparente. Dopo 12 ore a riposo in un luogo fresco e asciutto il sapore sarà pronto.

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