Organizzare la cucina con il metodo di Marie Kondo
Il metodo Marie Kondo, organizzatrice di spazi domestici da poco approdata su Netflix, si può applicare anche alla cucina in 5 facili step.
Se Marie Kondo fosse un cartone animato, sarebbe un incrocio tra Memole e la Fata Turchina: una piccola donna che ti mette sottosopra la casa senza muovere un dito. Devi fare tutto da solo, lei muove le piccole mani e in qualche modo ti cambia la vita. organizzare al meglio gli spazi domestici è la sua specialità Il motivo per cui tutti riconoscono alla Kondo il ruolo di esperta mondiale in tema di organizzazione di spazi domestici si nasconde in un libro del 2011, Il magico potere del riordino: un best seller mondiale. Il messaggio centrale del metodo che insegna è semplice: “circondati solo di ciò che ti dà gioia”. Tutto il resto, buttalo. E se ci sei legato ma non ti serve, ringrazialo di cuore e poi buttalo. Svuota gli armadi, accumula tutto insieme e comincia a gettare. Facile a dirsi, faticoso a farsi, specie in quelle stanze della casa che raccolgono gran parte del nostro tempo e dei nostri oggetti, come la cucina di casa. Stoviglie, apparecchiature, pentole, scatole, alimenti, documenti: cosa non si trova tra fornelli e tavola? Ecco perché qualche dritta su come applicare il metodo KonMari alla vostra cucina potrebbe essere lo spunto perfetto per impiegare il tempo nel prossimo weekend a casa.
- Svuotate tutto: armadietti, pensili e forni. Nulla deve sopravvivere alla furia della piccola lavandaia, ergo non risparmiate l’armadietto delle bollette o il cassetto delle batterie, il forno e il sotto-frigo, la dispensa e lo sportellino dei dolci nascosti.
- Eliminate tutto il possibile. Le schiscette da asporto in 14 dimensioni, il set completo di palette di legno, gli utensili monouso per spremere gli agli e aprire i barattoli, i barattoli senza coperchio, le formine da cupcake usate come porta-candele, gli stecchi da spiedo di 4 estati fa, le monoconfezioni di ketchup e soia e le padelle rigate ereditate dalla nonna, sono solo alcune delle mille cose che sicuramente si possono salutare senza troppo rammarico. Senza contare tutto il cibo scaduto di cui avete perso traccia.
- Create la cucina per la vostra cucina. Siete una piccola Nonna Papera o un assiduo frequentatore di Just Eat? Un consumatore di scatolette o un appassionato di estratti? In un caso e nell’altro, utensili e macchinari cambiano: un mixer in mano a un mangiatore di pizza d’asporto non è utilissimo, così come una piastra da carne o una pesciera in mano a un novello vegetariano. Tenete quello che vi permette di cucinare il vostro cibo e salutate tutto il resto.
- Semplificate. Investite in scatole e scatoline, barattoli e appendini, porta-spezie e magneti per riporre quanto si è salvato dalla furia ripulitrice del metodo KonMari. Le medicine, le spezie, i coperchi, la corrispondenza, i cereali, i biscotti e le tisane, le troverete molto più facilmente dentro alla loro scatolina. Senza contare il viaggio bonus all’Ikea o al negozietto sotto casa per acquistare etichette colorate e ciotoline.
- Andate per logica e per verticale. Al momento di riporre le cose, usate logica, buon senso e tecnica. Le cose di uso quotidiano come caffettiera e pentola per l’acqua vicine, la macchina per la pasta fresca e la gelatiera in alto. Le spezie lontano da fonti di luce e calore e il pane in uno scomparto a portata da mano, come i prodotti per pulire. Bonus tip direttamente da Marie Kondo: andate in verticale. Le cose si vedono meglio, si trovano subito e occupano meno spazio, specie nelle vostre scatoline nuove. E se proprio qualcosa non entra negli sportelli della cucina, spostatelo.