Pancake strapazzati: cosa sono i kaiserschmarn che si mangiano in Trentino

Avete mai sentito nominare i kaiserschmarn? Si tratta di uno dei più famosi dessert austriaci, sono tipici anche del Trentino e si presentano sotto forma di “pancake strapazzati”. Dolce molto semplice negli ingredienti ma parecchio soddisfacente, affonda le sue radici nella cucina di montagna ed è il protagonista assoluto di colazioni nutrienti e appaganti.

Ma cosa sono esattamente i kaiserschmarn, come si preparano e come si gustano? Continuate a leggere per scoprire tutto quello che c’è da sapere su una preparazione che vale la pena approfondire.

Cosa sono i kaiserschmarn

Basta osservare l’immagine sopra per capire di cosa si tratta. Il kaiserschmarrn è un dolce tradizionale delle regioni alpine, particolarmente diffuso in Austria, Germania meridionale e nel nord Italia, in particolare in Trentino Alto Adige. Il suo nome la dice lunga: può essere tradotto con “frittata dell’imperatore“. “Kaiser” significa infatti “imperatore”, mentre “Schmarrn” vuol dire “strapazzato” o “frittata stracciata”.

A cosa si deve questo nome? Le leggende in merito all’origine del kaiserschmarren raccontano che all’imperatore Francesco Giuseppe I piacesse mangiare delle frittelle come dessert. Ma, se al cuoco venivano fuori troppo spesse, o se si rovinavano o rompevano in fase di cottura, allora diventavano “kaiserschmarrn” e venivano servite al personale in quanto non più abbastanza impeccabili per essere presentate all’imperatore.

Questa delizia si realizza a partire da una pastella simile a quella dei pancake classici, ma a differenza di questa, vanta una consistenza più soffice grazie all’accorgimento relativo all’aggiunta degli albumi montati a neve. La pastella viene trasferita in padella e poi mescolata, fino a spezzettarla, durante la cottura, dando vita a pezzetti irregolari che alla fine vengono caramellati con dello zucchero a velo.

Come si preparano i pancake strapazzati

La preparazione e la ricetta dei kaiserschmarrn, alias pancake strapazzati, richiede pochi ingredienti, un po’ quelli previsti per i pancake tradizionali. Qualcuno aggiunge anche l’uvetta. E’ importante, però, seguire tutti i passaggi per ottenere la giusta consistenza: è proprio in questa che risiede la vera differenza.

Una volta versato nella padella, dovrete assicurarvi che l’impasto non sia troppo spesso. Ciò in  quanto dovrà ben presto essere “rotto”. Bisogna infatti tagliarlo e girarlo in fase di cottura con l’aiuto di un mestolo o di una forchetta.

Procuratevi quindi…

Ingredienti

• 4 uova
• 200 ml di latte
• 150 g di farina
• 2 cucchiai di zucchero
• 1 pizzico di sale
• Burro per la cottura qb
• Zucchero a velo qb

Procedimento

1. Separate i tuorli dagli albumi. In una ciotola, sbattete i primi con il latte, la farina, lo zucchero e un pizzico di sale fino a ottenere una pastella liscia.
2. A parte, montate gli albumi a neve ferma e incorporateli delicatamente alla pastella effettuando dei movimenti circolari, dal basso verso l’alto, per non fare smontare il composto.
3. In una padella ampia, fate sciogliere una noce di burro a fuoco medio. Versate la pastella nella padella e distribuitela uniformemente.
4. Cuocete fino a quando la base risulta dorata e solida, quindi girate il tutto (non importa se si rompe, è parte del processo) e continuate la cottura.
5. Utilizzando due forchette o una spatola, strappate la pastella in pezzi irregolari e continuate a cuocere fino a quando tutti i pezzetti risulteranno dorati su tutti i lati.
6. Cospargete con zucchero a velo e lasciate caramellare leggermente in padella.

Come si mangiano i kaiserschmarrn?

I kaiserschmarrn vengono generalmente serviti come dessert, ma possono essere anche gustati come sostanziosa colazione, soprattutto nelle regioni montane dove le energie necessarie per le attività all’aria aperta richiedono pasti nutrienti e calorici. È comune accompagnare questi pancake strapazzati con composte di frutta come quella di ribes o mirtilli rossi. Questi, con la loro acidità, contrastano e bilanciano piacevolmente la dolcezza del dessert. In alternativa, optate per una cremosa salsa di mele.

Naturalmente, potete servirli anche con marmellate e confetture di ogni tipo, con della crema pasticcera, con la Nutella o creme di cioccolato e nocciole, o anche solo con una colata di miele.

Con cosa accompagnarli

Potete gustarli con una tazza di tè nero o alle erbe; con un bicchiere di vino dolce, come il Moscato o il Vin Santo; con del sidro di mele, sia caldo che freddo. Sono ottimi anche con una tazza di latte caldo o con un cappuccino fumante. Oppure ancora con un caffè. Nulla vieta di mangiarli mentre si sorseggia una tisana.