Tutti, ma davvero tutti, i panettoni di pasticceria da provare quest’anno
• 15 Dicembre 2021 17:53
Amanti del panettone? Questa è la lista che fa per voi: la nostra selezione di panettoni di pasticceria di questo Natale 2021.
Abbiamo parlato dei panettoni degli chef e poi di quelli di pizzaioli e forni, ma ovviamente non potevamo lasciarci scappare l’occasione di consigliarvi anche i panettoni dei pasticceri, da quelli più famosi in Italia alle piccole realtà che stanno facendo un buon lavoro in questo secondo anno in cui il Natale sarà, diciamo così, particolare. E allora ecco qui, in ordine alfabetico, i panettoni di pasticceria da provare quest’anno:
- Pepe Mastro Dolciere. Alfonso Pepe è stato uno dei pasticceri che ha portato il panettone nel mondo e, come ogni anno, il suo laboratorio sforna tantissimi tipi di questo grande lievitato: panettone salato, classico, mandorlato sono affiancati da prodotti limited edition come il Ludovica, alla gianduia, o il Panettone alla panna e latte di bufala con crema al mandarino.
- Andrea Tortora. Triplice la scelta che quest’anno propone. Per i più tradizionalisti non si può non scegliere il Classico Milano, con scorzone d’arancia candita siciliane, cedro Diamante e uvetta dell’Australia. Oppure si può optare per il Panettone Albicocca e Gianduia in cui la frutta gioca con le pepite cremose. ( 45 € e 48 € per 1 kg)
- Armani – Guido Gobbino. Panettone griffato Armani per realizzare il quale, il noto stilista si è avvalso della collaborazione del cioccolatiere torinese Guido Gobino. Per il packaging, Armani ha scelto una scatola di latta rossa con sopra impressa la serigrafia di Palazzo Orsini, sede storica della sua maison. Natale, stile, eleganza e omaggio alla città Meneghina nel dolce festivo che più la rappresenta.
- Bar Mincuccio. A Palagiano, nella Puglia più profonda a interpretare la grande pasticceria ci pensa Marilù Maraglino. I suoi grandi lievitati sono oltremodo golosi, pur rispettando tutti i dettami della tradizione. L’uso sapiente del lievito madre, il susseguirsi di riposi e lavorazioni millimetriche, canditure ampollose e glassature ammiccanti, fanno dei suoi panettoni piccole opere d’arte. E lo sono ancor di più perché a Marilù si deve l’intera gestione dell’attività di famiglia. Senza mai arrendersi. Nonostante tutto.
- Biasetto. Ampia la scelta della Pasticceria Biasetto di questo natale. Il Panettone Orientale ha sette tipi diversi di frutta secca e candita, sette spezie orientali, il Panettone Pralinato è il coronamento di due tradizione di questa pasticceria che si sposano. Non solo Panettone ma anche la Focaccia Veneziana (senza canditi e glassata), la Ciambella al cioccolato. Insomma ce ne è per tutti i gusti.
- Bonfissuto. La pasticceria Bonfissuto ha deciso di realizzare un panettone limited edition per festeggiare il Natale 2021. Se il lievitato festivo dello scorso anno è stato dedicato a Andy Warhol, questa volta l’omaggio è per Salvador Dalì. “Anche vent’anni dopo la sua morte, il nome Dalí è sinonimo di magia“, racconta Vincenzo Bonfissuto. Il panettone 2021 è senza canditi, con caramello salato, sale dell’Isola di Mozia (Egadi) e copertura al cioccolato (32€). Ovviamente, anche il packaging rende onore al grande pittore spagnolo: sulla scatola di latta nera c’è uno dei suoi ritratti più noti.
- Cakao. Pasticceria della provincia di Latina, a Cisterna per la precisione, propone 7 diverse tipologie di Panettone che possono essere acquistate sia in sede che online. Dai più canonici: Classico, Cioccolato e pistacchio fino ad arrivare ai panettoni in cui è racchiuso un pizzico di estro come quello allo strudel di mele, il Cioccocaramel, il Cioccobosco e l’Elité che omaggia le eccellenze made in Italy del nostro Meridione (cedro dalla Calabria, arancia di Sicilia e burro dalla Puglia).
- Casa Manfredi. La pasticceria di viale Aventino, a Roma, anche quest’anno ha sfornato panettoni (e pandori) di alto livello. Apprezzabile pure il packaging in latta, brandizzato dai disegni del piccolo Manfredi, padrone di casa, figlio di Giorgia Proia e Daniele Antonelli. Particolarmente goloso è il panettone ai Marron Glacé, che donano gradevoli spunti di dolcezza a un impasto leggero e armonico.
- Clivati 1969. La storica pasticceria milanese propone tre versioni del dolce di punta natalizio. Oltre al panettone Classico e al Tradizionale in vasocottura, Clivati presenta al suo pubblico il Panettone con gli amaretti al caffè (80% arabica e al 20% robusta).Potente quasi irriverente ma ideale per chi consuma questo dolce per tutto il periodo delle feste e vuole trovare nuove declinazioni nel grande lievitato per eccellenza.
- Contro bistrot. Dal suo cilindro Andrea Fiori, maestro pasticcere e lievitista, per questo Natale ha tirato fuori dei lievitati degni di nota. Si parte con il Classico mandorlato, o il Tradizionale in vasocottura. Quello al Cioccolato, è arricchito sia nell’impasto sia con golose gocce. Vi alletterà quello con Albicocche Pellecchielle del Vesuvio, noci pecan e cioccolato bianco (già assaggiato in versione colomba qualche mese orsono) o il Pistacchio e amarena, rotondissimo e affilato al morso.
- Cremeria Capolinea. La filosofia dei panettoni Capolinea è che la fretta non può varcare la soglia del loro laboratorio. Questo concetto si esprime in concreto con lievitazione superiore a 24h e materie prime selezionate e a filiera corta, sia per il classico dolce natalizio con canditi e uvetta che per le versioni Pera con Cannella, Cioccolato, e Limone e Cioccolato. Con FOOD ENSAMBLE Simone De Feo ha studiato un Panettone Nero con impasto al gianduia profumato al caffè, con gocce di caramello salato all’interno. Da accompagnare con un suono dedicato.
- D&G Patisserie. D&G Patisserie ha un obiettivo: far vivere al cliente un’esperienza offrendo un prodotto di altissima qualità. Tra i panettoni, Amarena, Pistacchio e Limone, Caramello salato, Fichi e Noci Pecan. E ancora, Cioccolato Bianco, Fava di Tonka, Arancia e Albicocca sembra che l’esperienza diversa dal classico dolce di Natale la possano garantire.
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Daniele Lorenzetti. In questa pasticceria familiare della provincia di Verona, il panettone è classico, come vuole la tradizione, ma è anche Caffettone con caffè monorigine e caramello salato e Ginettone, un lievitato ottenuto con un Gin artigianale amalgamato all’impasto. - De Santis Santa Croce. De Santis Santa Croce, pasticceria storica di San Giovanni, anche quest’anno regala gioie ai suoi clienti, creando tanti nuovi gusti di panettone: classico e classico senza canditi, cioccolato, pistacchio, arancia e cioccolato e albicocca. Tutti preparati con la cura che questa pasticceria mette in tutti i suoi prodotti.
- De Vivo. La pasticceria De Vivo di Pompei vanta una vasta scelta di panettoni: ben 12 tipologie, tra le quali non mancano gli influssi della cucina campana, come il PanSfogliatella Santa Rosa con ripieno di sfogliatella napoletana. Per coloro che non sono amanti dei dolci niente paura: tra le 12 proposte di De Vivo ci sono il Pancaponata, il PanMonacoPorcino e il Panedirinforzo, tutti lievitati natalizi, ma rigorosamente salati.
- Dolcemascolo.“Il Panettone è un prodotto vivo”. Una frase ad effetto, stampata sul rinnovato packaging dei suoi prodotti con cui Matteo Dolcemascolo pone l’accento sul concetto di curva evolutiva dei lievitati artigianali. Conscio del fatto che il picco aromatico gustativo lo si raggiunge dopo due o tre settimane dalla data di produzione, fissa la scadenza a soli 40 giorni. Il pluripremiato pasticciere frusinate quest’anno ha lavorato molto sull’equilibrio, aggiustando i quantitativi di grassi e zuccheri, ma lasciando inalterato il gusto. Le versioni più golose non mancano (tra cui il nuovo Cioccolato e Lamponi), ma il risultato più apprezzabile resta quello raggiunto con il Classico, dove l’ottimo impasto è arricchito da vaniglia naturale del Madagascar, cedro e arancia canditi e uvetta.
- Gelateria mille. Ci spostiamo nella Bassa Bresciana per questa gelateria con pasticceria annessa. Partendo da un lievito madre in forza si producono panettoni artigianali. Oltre al Panettone con uvetta e canditi, c’è quello Al pistacchio e lamponi semicanditi, divertente perché il cremino di pistacchio si trova in un comodo sac à poche. Il Panettone alle fragoline magnoberta e cioccolato bianco fa sperare che la primavera sia presot alle porte, Il Panettone con albicocche semicandite, ha un profumo ricco e un morso golosissimo. Per ultimo il Panettone al gianduiotto con gocce di cioccolato e nocciole per i più golosi.
- Gelsomina. Pasticceria super cool di Milano, Gelsomina quest’anno sforna quattro gusti di panettone, tutti da assaggiare: il classico con uvetta australiana 6 corone e scorze di arancia siciliana e limone di Sorrento; il panettone al pistacchio con glassa, crema e granella di pistacchi di Bronte; quello Gianduia e mandarino con Gianduia di Valrhona e scorza di mandarino di Ciaculli candita e il panettone Frutta Secca, con fichi secchi, albicocche secche, noci e noci pecan in sospensione.
- Gerri Pasticceria. Il Molise esiste e, in fatto di panettone, dice la sua. Gerri Pasticceria di Agnone è uno dei migliori esempi di eccellenza di questo territorio e, quest’anno, ci ha deliziato con un panettone ben alveolato, profumato e filante: quello alla Mela Zitella, qui candita artigianalmente e in sospensione. Per le altre versioni si va dal classico al gusto Tintilia e Cioccolato, con riduzione di questo vino rosso molisano, pere e scaglie di cioccolato fondente.
- Gino Fabbri. Il pasticcere Gino Fabbri per il Natale 2021 propone due tipologie di panettone: il classico Glassato e il Divino con gocce di cioccolato al latte e fondente, pasta di arancia e glassa al cacao con mandorle. Due versioni che non si discostano dalla tradizione festiva e che vi faranno amare la pasticceria di questo Maestro.
- Giuffrè. Nella gelateria e pasticceria trasteverina Giuffrè, il Natale è condivisione e il panettone è da dividere con chi ami. Questa è l’idea pensata per le feste natalizie dal titolare Alessandro. Per quanto riguarda i lievitati, oltre al Tradizionale con uvetta, cedro e arancia candita e quello al Marron glacè e mandarino, la novità dell’anno è la versione Gianduia e lampone. La linea tradizionale mantiene il costo di 38 euro al kg mentre i due speciali sono proposti a 40 euro.
- GliAironi. GliAironi è un’azienda vercellese che produce riso; è proprio dall’incontro con uno dei loro prodotti di eccellenza, Penelope, riso nero locale e la tradizione del bere giapponese che nasce il loro panettone. Gran Galup realizzato con farina di riso e con l’aggiunta di gocce di sakè gelificato nell’impasto. Per GliAironi il riso è al centro, ma il panettone non può essere lasciato in disparte.
- Gruè. Si riconferma ancora una volta un Panettone impeccabile quello realizzato da Gruè. Per i tradizionalisti c’è sempre il Classico, che presenta una canditura a base di uva sultanina 7 Corone e l’arancia candita sotto sciroppo,. Voluttuoso è quello alla gianduia: il Gianduioso che presenta un impasto dark con ganache al cioccolato fondente monorigine 62%, pasta di nocciole IGP e gocce di cioccolato al latte e fondente. Non mancano quello Pecan e Caramello, Pere e Cioccolato. Per questo Natale la novità è rappresentato dal PanettoneallaMela Annurca IGP con gocce di cioccolatoal latte. Questa pasticceria romana si conferma uno degli indirizzi migliori della Capitale.
- Iginio Massari. Massari è il re del panettone e anche quest’anno molti dei suoi lievitati sono andati sold out con mesi di anticipo. Oltre al Panettone Classico, quello cacao e cioccolato e quello al cioccolato semplice, per Natale 2021 il maestro Massari ha creato una limited edition dedicata ai 50 anni della sua pasticceria: impasto tradizionale arricchito da caramello, pepite di cioccolato al caramello e cubetti di mandarino candito. Il tutto racchiuso in una scatola edizione limitata in latta. Purtroppo potete solo sperare che qualcuno abbia pensato a voi come regalo sotto l’albero, perché al momento, anche questo panettone è sold out sul sito.
- Nazareno Fontana. Se vi trovate a pochi passi dal litorale laziale non potete non conoscere questa storica insegna del litorale. Lo Chef de Il Caminetto quest’anno propone 4 tipologie di Panettone: quello al Cioccolato, Panettone al cioccolato con fichi secchi e kumquat, Panettone al Pistacchio e il Panettone all’uvetta moscato di Terracina. Ottima rappresentazione della pasticceria tradizionale, convincono tanto il naso con un profumo deciso di burro e zucchero caramellato, sia il palato con un sapore netto di vaniglia e canditi.
- Nuovo Mondo. Straordinario. Descrivere con una parola questo panettone è così semplice la Pasticceria Nuovo Mondo quest’anno ci presenta Il Giulebbe. Un panettone che parla toscano. Si completa con i fichi secchi di Carmignano, Presidio Slow Food, la glassa ai pinoli di San Rossore e le noci della Val Bisenzi. La forma è quella di un classico panfrutto il sapore è indimenticabile.
- Oliveri 1882. Una realtà dell’operosa provincia veneta che riesce a guardare al mondo senza tradire la missione originale: realizzare prodotti artigianali di eccellenza. Olivieri 1882 è riuscita ad assurgere alle cronache gastronomiche internazionali, anche grazie ai grandi lievitati. Il panettone è proposto in ben dieci gusti diversi, tra le novità del Natale 2021 quello con Mela, uvetta e cannella, ingredienti che richiamano inevitabilmente allo strudel. Aromi e sapori ben bilanciati, che lasciano comunque spazio ai sentori più tipici dell’impasto.
- Pasticceria D’antoni. Cosa hanno tirato fuori quest’anno i pasticceri di questa insegna storica tra Collatina e Prenestina? Una folta lista di prodotti: al Panettone classico, la variante Al cioccolato, Al pistacchio e marron glacé, si abbinano alcune edizioni speciali. Il Panettone Pop e realizzato aggiungendo noci pecan e albicocche del Vesuvio. Il Panettone Nel Senso ha un doppio impasto e glassa al cioccolato Valrhona Inspiration al passion fruit e pepite di lamponi. Ricchissimo al morso, inebria il palato con un rincorrersi di gusti diversi ma in qualche modo armonici. Una gradita novità.
- Pasticceria La Primula. Mattia Premoli quest’anno l’ha fatto strano. Il suo Panettone è salato. Il Pancettone è candito con cubetti di pancetta di alta qualità e mais dalla filiera corta di Treviglio. Un tocco di pepe nel finale dell’assaggio lo rendono perfetto per l’aperitivo. Per chi però non sa rinunciare al dolce, il pasticcere ha pensato a molte golose varianti del lievitato più amato. Tradizionale, con Basilico e Limone Costa D’Amalfi IGP, al Cioccolato e Olive Taggiasche Candite, al Cioccolato Ruby Amarene e Bacche di Goji.
- Pasticceria Marchesi 1824. Uno dei prodotti più buoni tra quelli assaggiati dalla redazione è sicuramente il Panettone Classico di Marchesi 1824. Ha il profumo inebriante delle materie prime e al morso non delude. Compratene almeno due esemplari, perché il primo una volta affettato sparirà dalla tavola, anche se non avete ospiti a cena. Oppure fatevi furbi e sceglietelo nei formati più grandi da 1,5 kg, 2 kg, 3 kg, 5 kg e 10 kg. Altrimenti optate per Pandoro e Veneziana o per il Panettone al Cioccolato.
- Pasticceria Martesana. Impasto filante e soffice per il panettone di Pasticceria Martesana, caposaldo milanese dei grandi lievitati. Del resto 55 anni di esperienza e gli innumerevoli premi vinti si sentono. Il gusto dell’anno è Gianduia con Nocciole del Piemonte IGP e Mandarino: i mandarini canditi, le gocce di gianduia nell’impasto e la cupola di cioccolato al latte e nocciole rendono questa versione profumata e golosa.
- Pasticceria Patrizi. Eccellenza del litorale laziale, pasticceria Patrizi propone per il Natale 2021 il suo panettone in sei versioni: Mandorlato, Mandorlato senza canditi, Cioccolato e Pere, Albicocca, zenzero e Fava Tonka e Cioccolato e Arancia. Con il suo panettone al cioccolato ha anche vinto l’edizione di quest’anno di Panettone Maximo.
- Pasticceria Tabiano. Il panettone di Claudio Gatti è stato chiamato Focaccia dei Templari. Un lievitato che si ispira alle tradizioni medioevali con farcitura a base di caffè dei poveri, la cicoria, bevanda prediletta dai templari nelle serate conviviali e il Centerbe, digestivo dei monaci dell’Abbazia di Chiaravalle della Colomba di Alseno (Piacenza). Si tratta di un dolce antico, che riproduce sapori genuini e parla di un legame stretto del Maestro pasticcere Gatti con il suo territorio.
- Pasticceria Tiramisù. Pandoro tradizionale e non solo per questa pasticceria nel cuore di Roma. Alle offerte tradizionali si aggiunge anche il Pandoro al gusto di caffè, caramello e cioccolato, il Panettone pera e cioccolato al latte, quello con limone e cioccolato bianco (nel quale l’agrume viene candito per osmosi del miele), quello al Pistacchio e un panettone salato adatto a chi ai grandi lievitati non sa rinunciare neanche durante l’aperitivo.
- Pavè. La pasticceria milanese Pavè propone un panettone tutto cioccolato: il suo nome è Extra Dark con cioccolato fondente 61%, pasta di arancia e lievito madre. Il costo è di 40 euro per un kg di lievitato. Oltre al panettone con il cioccolato, ovviamente non poteva mancare il Tradizionale preparato secondo ricetta originale (38 euro 1 kg), la versione con caffè e cioccolato biondo, poi limone e gianduia (entrambi 38 euro) e, infine, il Panettone ai quattro cioccolati con fondente, al latte, biondo e bianco al prezzo di 40 euro.
- Pistì. Tradizione siciliana esportata ovunque: questa è la logica dietro Pistì, pasticceria di Bronte, nella terra del pistacchio di Sicilia. Come ogni anno i panettoni sfornati non si limitano ai gusti al pistacchio, come il Brontese, nelle due versioni cioccolato fondente e cioccolato bianco, ma anche Fior di pesco, Tradizionale e ai frutti di bosco.
- Rinaldini. Notevole la scelta per la pasticceria Rinaldini. Il Numero 1 (al profumo di vaniglia Bourbon e agrumi con uvetta selezionata e scorze di arance candite di Sicilia) è perfetto per gli amanti del panettone nella sua versione più classica e golosa. Il Numero 2 è un trionfo di cioccolato, ha un’emulsione di tre cioccolati fondenti pura origine: Papua Nuova Guinea 73%, Caraibi 66%, Uganda 80%. Il 3 ha una canditura di Marron glacè e albicocche. il Numero 5 con uvetta selezionata, perle di albicocche e amarene semicandite, ricoperte di cioccolato al latte e caramello. Non manca il Pandoro, anche se il nostro preferito rimane l’edizione speciale Dante. Fragoline di bosco e ciliegie semi candite sono una piacevole sorpresa all’interno dell’impasto, alla frutta si alternano gocce di Cremosa vegana al pistacchio Rinaldini. La copertura ha una glassa di cremino al pistacchio e pistacchio caramellato. Un morso di Paradiso.
- Sal de Riso. 16 le referenze del Pasticcere più noto della costiera. Noi abbiamo assaggiato il Milanese, uno dei più tradizionali sicuramente amato dal grande pubblico. Morbido e ben alveolato, al naso e al palato giunge netta la nota dolce dall’arancia. L’uvetta l’impreziosisce l’impasto assieme al cedro candito, divenendo per i cultori del panettone classico un punto di riferimento. Da provare anche il Sottobosco, farcito con frutti di bosco e crema profumata al rosmarino e lo Stregato con crema al liquore Strega Alberti e gocce di fragole candite
- Salvatore Tortora. Il pasticcere campano Salvatore Tortora ha vinto la coppa del mondo 2021 per il suo panettone tradizionale, che è stato giudicato l’eccellenza assoluta nella sua categoria. Classico dei classici il suo panettone, con uvetta, canditi e una glassatura di zucchero e nocciole.
- Alessandro Slama. Vera sorpresa di questo anno (perché colpevolmente non avevamo mai assaggiato un prodotto del pastry chef) Alessandro Slama ha preparato dei Panettoni Artigianali notevoli. Se cercate qualcosa di insolito provate il Panettone Ischia. Conoscevate il cornetto ischitano? Si tratta di una brioche ripiena di crema e amarene locali. Questo Panettone ne è la trasposizione grande lievitato. Vi farà pensare al mare e alla terra rigogliosa dell’isola campana.
- Ferdinando Tammetta. Il panettone del Maestro Tammetta ogni anno si conferma uno dei grandi lievitati più aderenti alla tradizione dolciaria italiana. I sapori sono netti e decisi, nulla di incomprensibile, anzi un profumo avvolgente e tanta ricchezza al morso. Per il Natale 2021, in quel di Fondi, si è voluto puntare sul cioccolato. Nero, ha un impasto al cioccolato e gocce di fondente. L’aggiunta di fave di cacao rende l’esperienza ampollosa ma non stucchevole. Regalarsi questo prodotto è una coccola per tutta la famiglia.
- Tiri 1957. Quanto è buono un panettone da uno a Tiri? Può sembrare una boutade, ma i grandi lievitati del pluripremiato maestro lucano, negli ultimi anni sono diventati un vero e proprio metro di paragone. Nella versione tradizionale, l’impasto fila sfidando le leggi della fisica, mentre la profondità aromatica è data sia dal lavoro svolto dal lievito madre che dalle sospensioni di prima qualità, tra cui le profumate scorze candite di Arancia Staccia di Tursi. Maniacale è poi la ricerca delle migliori qualità di vaniglia. Tra le varianti creative, quella Cioccolato bianco e caffè è ormai diventata un classico, in cui golosità ed equilibrio si rincorrono in una spirale che rasenta la perfezione.
- Tre quarti. Un pack davvero d’effetto per questo Panettone tipo Milano. Una volta scartato rivela tutto l’inebriante profumo di pasticceria, burro, tostato e di zucchero brunito. Al morso il panettone si presenta compatto ma ben umido, l’alveolatura stretta riesce a intrappolare l’abbondante farcitura. Non manca una versione ancor più golosa che si differenzia dal classico per una farcitura a base di cioccolato e noci pecan.
- Vincente Delicacies. La Pasticceria Delicacies dedica gli 8 panettoni della linea 2021 a 8 personaggi che hanno contribuito a rendere grande il nome della Sicilia nel mondo. Quello al cioccolato fondente extra dark e ricoperto di granella di cioccolato di Modica, ad esempio, è un omaggio a Claudia Cardinale: al prezzo di 25 euro nella confezione c’è anche un vasetto di crema al cioccolato, sempre modicano, da 900 gr. con cui farcirlo. “Abbiamo selezionato otto sguardi che rappresentassero il meglio della Sicilia nella pittura, nella musica, nel teatro, nel cinema, nella fede, nella letteratura, nelle tradizioni popolari. Alla profondità degli otto sguardi corrispondono la qualità degli ingredienti, l’accuratezza del procedimento, la bontà del risultato.” Ecco le parole di Nino Marino, titolare della pasticceria.