A qualcuno piace basso: 15 pani bassi dal mondo
Piadina, pita, carasau, matzo, paratha: i pani bassi dal mondo sono davvero numerosissimi, tutti con una funzione ben precisa, conosciamoli insieme.
Il pane è un prodotto deperibile derivante dalla cottura di un impasto a base di acqua, farina, lievito e sale fermentato grazie a caratteristici microorganismi che ne garantiscono la lievitazione. Privo di grassi, ma ricco di fibre e carboidrati è alimento base per una sana ed equilibrata alimentazione. Dall’alto valore tradizionale è una pietanza tradizionalmente povera e per questo molto economica, reperibile ovunque: fatti salvi gli ingredienti base, il pane nel mondo si distingue differentemente in base al tipo di farina impiegata, in base agli ingredienti in aggiunta e in base alla forma. Vediamo nel dettaglio alcuni tra i pani bassi, quelli leggeri e sottili, più famosi in Italia e nel mondo.
- Roti. Consumato in India, Pakistan, Sri Lanka, Nepal e Bangladesh, il roti è un tipo di pane prodotto con farina macinata a pietra, la farina atta. Per prepararlo possono essere seguiti tre metodi distinti: cotto su una tava (una piastra piana), cotto nel forno tandoor oppure fritto in un tegame che prende il nome di karahi. Solitamente è servito in accompagnamento ai curry, arricchito con ghee, arrotolato e farcito oppure, nella variante cingalese detta kottu roti, tagliato e mescolato con altri ingredienti.
- Piadina romagnola: difficilmente vi sarà capitato di andare in Romagna e non aver assaggiato la famosa piadina. Una ruota piatta dal diametro di circa 15 cm, a base di farina, acqua, strutto (oppure olio) e sale. Incredibilmente leggera è stuzzicante, servita calda, è ideale da farcire con ingredienti sia salati che dolci.
- Crescia: dalle Marche una pizza che in base alla zona di provenienza prende diversi nomignoli come Cacciannanzi, Spianata, Brusca.Un impasto piatto, alto circa 2-3 cm, condito con rosmarino, olio, cipolla e sale, ma a volte anche con ciccioli di maiale, che prende il nome di pizza coi grasselli.
- Carasau: il pane tipico della Sardegna. Sfoglie di pasta sottili e croccanti di pasta di pane, ideale da gustare a tavola accanto a piatti della tradizione sarda. Frutto di un processo di lavorazione assai meticoloso, è rappresentato da dischi cotti e gonfi che sono incisi lungo la crosta con movimenti rapidi e veloci in modo da tagliare due fette per poi essere reintrodotti in forno per la biscottatura.
- Arepa: tipico del Centro America, originario del Venezuela e della Colombia. Farina di mais bianca, acqua e sale gli ingredienti utilizzati per questo delizioso alimento, utilizzato per accompagnare o essere farcito con piatti a base di carne e pesce. Anche riempito merita un assaggio: l'arepa più tradizionale prevede una farcitura di manzo sfilacciato, fagioli neri, platano fritto e, a volte, formaggio cotjia.
- Naan: dall'India un pane a base di grano consumato tipicamente con i piatti tradizionali. La sua cottura avviene nel forno tandoori (in argilla) e la sua essenza è esaltata da uno strato di ghee spalmato sulla superficie. Dalla consistenza morbida, si distingue dagli altri pani indiani per l'impiego di yogurt nella ricetta. Accompagna pietanze o lo diventa, farcito di patate, spezie, carne e salse.
- Chapati: il tradizionale pane indiano non lievitato, cotto su una particolare padella in ferro, detta tawa, è a base di sola farina integrale, acqua e sale. La non lievitazione dà vita a un pane appiattito, dalla forma circolare, gustoso e leggero. Ideale per accompagnare piatti di carne, verdure o legumi.
- Puri: caratteristici piccoli chapati fritti nel ghee, dalla forma caratteristica a palloncino. Si presentano come sfogliatine gonfie e croccanti grazie all'olio bollente versato sulla parte superiore del pane in fase di cottura.
- Dosa: un altro tipo di pane indiano, si presenta come una sottile crepes croccante e profumata a base di riso e lenticchie, cotta su di una piastra in ferro speciale, insaporita da spezie locali.
- Paratha: è un pane non lievitato originario dell'India e del Pakistan. Dalla forma triangolare, sono soffici e sottili focaccine di pasta cotta sulla tawa con il ghee, a base di farina integrale profumate spesso con semi di sedano e cipolla.
- Tortilla: è una specialità di origine messicana. Ne esistono due varianti, una a base di farina di mais e l'altro a base di farina bianca. La tortilla solitamente è arrotolata intorno a un ripieno (burrito) oppure, in dimensioni ridotte, è il veicolo ideale per le farciture dei tacos, di carne e di pesce.
- Pita: dalla Grecia un pane che spesso racchiude al suo interno un ripieno composto da carne, spezie, verdure, crema di yogurt (tzatziki) e, perché no, una manciata di patatine fritte. Servita come accompagnamento può essere il modo perfetto per raccogliere salse come hummus, tzatziki, babaganoush e taramosalata.
- Tunnbrod : un pane basso che posa le sue radici in Svezia. Dell'aspetto sottile e circolare, dalla consistenza croccante è prodotto in molte versioni in base alle combinazioni di farina utilizzata: orzo, segale e grano. Famosissimo il Tunnbrodsrullo, un morbido panino arrotolato che racchiude al suo interno purè di patate e hot dog.
- Injera: un pane originario dell'Etiopia ed Eritrea. La sua consistenza morbida e spugnosa (dovuta a una lentissima lievitazione) regala un gusto acidulo, prestandosi ad accompagnare pietanze forti e speziate tipiche delle zone africane.
- Matzo: tipico della Pasqua ebraica, è un pane senza lievitazione, paragonabile al nostro pane azzimo (letteralmente senza lievito), a base di farina e acqua. Cotto in forno e senza sale può essere fatto con farine quali frumento, orzo, segale e spelta. La pietanza più nota, che utilizza questo pane come base, è la matzo ball soup.
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