La PASTA ci rende felici: lo conferma la scienza
La cosa che ci rende più felici? Mangiare un piatto di pasta, a quanto pare. Lo conferma uno studio commissionato dall’Unione Italia Food per celebrare la giornata mondiale della felicità del 20 marzo.
La pasta ci rende felici. A confermarlo è uno studio del Behavior & Brain Lab della Libera Università IULM, condotto per conto dell’Unione Italia Food. Secondo il report la pasta suscita emozioni e genera ricordi lieti, che superano persino quelli prodotti dall’ascolto della nostra musica del cuore o dalla pratica del nostro sport preferito. Quindi un buon piatto di pasta è la scelta ideale da mettere in menu per il 20 marzo, Giornata Internazionale della Felicità.
Pasta: metodologia dello studio
Un buon piatto di pasta non è solo re della tavola e una gratificazione per il palato, ma anche un alimento che stimola le endorfine e fa bene all’umore. Lo studio ha confermato questa sensazione comune a tutti noi, usando le metodologie neuroscientifiche e del brain tracking (simili a quelli che servono per la macchina della verità, per intenderci). Sono state analizzate le espressioni del volto, le attivazioni cerebrali legate alle emozioni, la variazione del battito cardiaco e della microsudorazione.
Il campione era composto da 40 soggetti (20 donne e 20 uomini) di età compresa tra i 25 e i 55 anni, senza allergie o intolleranze alimentari. Lo studio ha così individuato il tipo di reazione emotiva e il relativo grado di coinvolgimento dell’assaggio di un piatto di pasta, in comparazione ad alcune attività preferite come ascoltare musica, o guardare le olimpiadi, una partita di calcio o di tennis.
È emerso che esiste un vero e proprio meccanismo emozionale e neurofisiologico alla base del benessere psicofisico che si prova mangiando un piatto di pasta. Quello che percepiamo addentando una forchettata di spaghetti è una vera e propria esplosione di felicità, pari o addirittura superiore all’emozione suscitata dalla nostra canzone preferita o da un gol della propria squadra del cuore, evidenza che per la prima volta è stata indagata e misurata scientificamente.
Perché la pasta ci rende felici
L’assaggio della pasta, secondo questo studio, doppia per gradimento l’ascolto di musica e la pratica sportiva nell’attivare processi cognitivi di memoria. Quindi la pasta si lega più facilmente a ricordi felici. Inoltre, lo stimolo che arriva da questo primo piatto è più coinvolgente della stessa musica e dello sport, provoca emozioni positive, che ci si leggono anche in faccia. Infatti, le espressioni provocate dal mangiare pasta sono più intense sia di quelle prodotte dall’ascolto della propria canzone preferita, sia rispetto alla pratica del proprio sport preferito.
Pasta uguale felicità: lo dice anche il nutrizionista
Secondo il professor Luca Piretta, nutrizionista gastroenterologo e docente dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, la pasta apporta al nostro corpo i carboidrati, che altro non sono che molecole fatte di zucchero. Quando questo elemento arriva al nostro cervello, scatta immediatamente una sensazione di benessere. “Nel tratto intestinale ci sono dei recettori del gusto che agiscono anche sul sistema nervoso centrale attraverso dei meccanismi ormonali e neuro-ormonali che ci danno una memoria dell’assunzione dello zucchero. Quando si mangiano carboidrati quindi si stimolano le endorfine che trasmettono una sensazione di benessere. Infine, i carboidrati complessi come la pasta, assicurano un apporto sufficiente di triptofano, l’aminoacido precursore della serotonina, che regola l’umore. E le vitamine del gruppo B, presenti in quantità maggiore nella pasta integrale, implicano il rilassamento muscolare; soprattutto la B1, fondamentale per il sistema nervoso centrale, stimola la produzione di serotonina”.
Quando mangiamo la pasta, siamo felici
Indagando le abitudini di consumo dei partecipanti al test, alla domanda “quando mangi la pasta?”, la risposta che ha generato un punteggio più alto è “quando mi sento felice” con 4,54 su una scala Lickert da 1 a 6. Il suo consumo, in particolare, è legato a momenti di condivisione familiare (5,10) e amicizia (5,07). Inoltre, la maggioranza del campione (40%) identifica come comfort food proprio la pasta. Interrogati sulle tre parole da associare alla pasta, subito dopo i riferimenti specifici al gusto e all’identità (Italia, buona) l’unica emozione immediatamente associata è la felicità. E alla domanda “quanto ti rende felice mangiare la pasta?”, il 76% degli utenti ha risposto “molto“.
Quanta pasta consumiamo in Italia
Questa ondata di felicità in formato di pasta è confermata dai dati di Unione Italiana Food. Il 99% degli italiani consuma la pasta circa 5 volte a settimana, per un totale di 23 kg pro capite. Ciò ci rende i più grandi consumatori mondiali di questo alimento noto in tutto il mondo.
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