Pepatelli della Befana: i dolci dell’Epifania che sembrano cantucci, ma non lo sono
Assomigliano ai cantucci, ma non sono cantucci. Stiamo parlando dei pepatelli della Befana o teramani, tipici dolci natalizi dell’Abruzzo. E mentre i cantucci si servono insieme al Vin Santo, i pepatelli vanno accompagnati dal vino cotto
Non pensavate certo che i dolci delle feste natalizie finissero con Natale e Capodanno, vero? Anche l’Epifania ha le sue prelibatezze. Come, per esempio, i pepatelli della Befana. Noti anche pepatelli teramani, non chiamateli cantucci perché potrebbero offendersi. Anche se è innegabile che, guardandoli, ci assomiglino parecchio.
Storia e origini dei pepatelli della Befana
Guardandoli superficialmente potrebbero sembrare dei classici cantucci toscani. Ma una volta assaggiati sentirete quella nota di pepe che li distingue dai cugini. Pepe che, fra l’altro, dona il nome a questi dolcetti.
Questi dolci sono tipici della tradizione natalizia di Teramo e del Molise, ma in realtà trovano la loro massima concentrazione soprattutto durante i giorni della Befana. Essendo secchi e duri erano preparati tipicamente nei giorni prima del Natale, in modo che potessero conservarsi fino all’Epifania, ma evitando che la loro preparazione si andasse a sommare a quella di altre pietanze di Natale.
I pepatelli possiamo anche dire che si rifanno alla tradizione del Pan Pepato tipico dell’Italia centrale. Sono anche ottimi accompagnati dal vin brulè (mentre per i cantucci è meglio optare per il Vin Santo).
La ricetta dei pepatelli della Befana
Essendo un piatto tipico della tradizione, ci sono mille e più ricette dei pepatelli teramani differenti. Ogni chef, cuoco amatoriale e soprattutto ogni famiglia ha la sua ricetta che si tramanda di generazione in generazione.
Ingredienti dei pepatelli teramani
Qui vi proponiamo una ricetta per una decina di persone. Questi gli ingredienti che vi servono:
- farina: 1 kg
- miele: 1 kg
- mandorle: 300 gr
- arancia: scorza grattugiata
- pepe macinato: 1 cucchiaio
- burro
Preparazione dei pepatelli della Befana
La prima cosa da fare è sbollentare le mandorle in acqua bollente e sbucciarle. Se volete, potete usare direttamente le mandorle già sbucciate, saltando questo passaggio. Tritatele finemente e in un pentolino sciogliere il miele, mescolandolo per bene.
Quando inizia a sobbollire, unitevi le mandole, aggiungete la scorza d’arancia, la farina, il pepe e continuate, indovinate un po’, a mescolare.
Dovrete ottenere un impasto liscio e omogeneo che andrete a versare su una spianatoia. Create una sfoglia di spessore di 3 centimetri. Quando si raffredda, tagliatela a rettangoli non grandi e metteteli, abbastanza distanziati, su una placca da forno imburrata o rivestita con carta da forno. Poi fateli cuocere in forno a 180°C fino a che non sono dorati. Solitamente si servono tiepidi o freddi, accompagnati da vino cotto.
Variante
Ne esiste anche un’altra versione che utilizza anche la crusca. In questo caso vi serviranno:
- farina: 1 kg
- crusca: 300 gr
- miele: 1 kg
- mandorle con la buccia: 600 gr
- pepe macinato
Iniziate con il riscaldare il miele. Poi tritate le mandorle e mettetele a fontana sulla spianatoia insieme alla farina e alla crusca. Aggiungetevi anche il miele caldo, mescolate bene e cercate di ottenere un impasto omogeneo. Stendetelo e create un rettangolo alto 3 cm. Poi tagliatene dei pezzetti rettangolari e disponeteli su una teglia da forno ben distanziati, cuocendoli per 40-45 minuti a 180°C. Una volta sfornati, aspettate che si raffreddino e tagliateli a fettine di mezzo centimetro di altezza.
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