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Perché dovremmo mangiare più lentamente e 9 trucchi per farlo bene

di Carlotta Mariani 2 Maggio 2019 14:03

Un pasto dovrebbe durare almeno 30 minuti: scopriamo quali sono i rischi di chi divora velocemente il cibo e i trucchi per cambiare le proprie abitudini.

Sicuramente sarà capitato anche a voi di avere un amico, un familiare, un fidanzato o una fidanzata lentissima a tavola. Voi avete già finito da un pezzo e lui o lei sono ancora lì, con la pietanza quasi intonsa, che si dedicano a ogni boccone con molta calma. Può dare fastidio, ma chi è dalla parte del torto, in realtà, siete voi. Nessun pasto della nostra giornata infatti dovrebbe essere più breve di 30 minuti. Mangiare lentamente è un pregio, non un difetto. Perché?

Attenti alla velocità

Prima cosa, come conferma, una ricerca dell’università giapponese di Hiroshima, guidata dal cardiologo Takayuki Yamaji, mangiare velocemente aumenta il rischio di sviluppare la sindrome metabolica, una combinazione pericolosa di fattori che possono portare all’insorgenza di malattie cardiovascolari e diabete. Oltre a un aumento del girovita e del rischio di obesità, infatti lo studio giapponese ha evidenziato che divorare il cibo rapidamente ha un’influenza negativa sulla glicemia e sulla presenza dei trigliceridi nel sangue.

I vantaggi della lentezza

Masticare correttamente e godersi i pasti con calma è importante per percepire maggiormente la sensazione di sazietà, sentirsi soddisfatti prima di aver ingerito più cibo del necessario. per alcuni mangiare lentamente aiuta a dimagrire Questo perché, da quando iniziamo a mangiare, ci vogliono circa 20 minuti affinché il cervello recepisca il messaggio che lo stomaco si sta riempiendo. C’è chi dice addirittura che i pasti lenti facciano dimagrire. Forse non è sufficiente per perdere qualche taglia ma sicuramente non contribuisce all’aumento del peso. Varie ricerche hanno infatti sottolineato che chi mastica attentamente ogni boccone incamera meno calorie a pasto e aiuta la digestione. È più difficile così provare quella fastidiosa sensazione di pesantezza, gonfiore e sonnolenza dopo pranzo o cena. Inoltre i velocisti sono più soggetti a problemi di reflusso gastrico. E poi, che gusto c’è? Il cibo non è uno dei piaceri della vita? Tra l’altro, il momento del pasto può essere una interessante occasione di socializzazione e una scusa per rallentare, riprendere il fiato e ridurre così l’ansia e lo stress.

Trucchi per mangiare più lentamente

Abbiamo capito che mangiare con voracità e rapidità è sbagliato. Come fare allora per cambiare questa cattiva abitudine? Ci vuole tempo, ci vuole allenamento ma si può fare e siamo sicuri che ne sentirete subito gli effetti positivi. Scopriamo 9 esercizi che ci permetteranno di classificarci alle olimpiadi dei più lenti a tavola.

  1. Usare il piatto: sembra un consiglio, stupido ma apparecchiare la tavola e non prendere il cibo direttamente dal sacchetto o dal contenitore ci permette di rallentare e controllarci maggiormente. Inoltre è una scusa per mettersi seduti e godersi il momento. Anche in ufficio, all’ora del pranzo, cercate di trovare il vostro spazio e di provvedere a un minimo di allestimento. Si può fare ovunque, fidatevi!
  2. Creare atmosfera: tovaglietta, piatto, posate… è un ottimo inizio ma un ambiente rilassato farà il resto. Spegnete il computer e magari anche la televisione, allontanate il cellulare e prendetevi 30 minuti per assaporare ciò che state mangiando. Magari potete mettere il vostro disco preferito di sottofondo. Vi aiuterà a rilassarvi e avere un’idea del tempo che scorre. Se, dopo solo una canzone, avete già spazzolato il piatto non va assolutamente bene. Possono fare eccezione brani come la versioni integrali di Shine on you Crazy Diamond dei Pink Floyd (26 minuti) e Thick as a Brick dei Jethro Tull (43 minuti).
  3. Corsa a ostacoli: un ottimo esercizio in questo allenamento verso la lentezza. Rendere le cose più difficili vi obbligherà a rallentare il ritmo e a perdere cattive abitudini. Provate, per esempio, a mangiare per qualche settimana con le bacchette o con la mano non dominante. C’è chi suggerisce anche di provare a mangiare al buio ma forse è un tentativo troppo estremo.
  4. Masticare: come abbiamo detto, la prima digestione inizia in bocca. Come? Semplicemente masticando correttamente ogni boccone e non ingoiarlo ancora intero o quasi. Per farlo vi consigliamo di contare: ogni pezzetto di cibo che mettete in bocca deve essere masticato per 15 fino a 30 volte a seconda della grandezza e della consistenza.
  5. Esperti di gusto: mettersi a contare mentre si mangia può non essere molto divertente. E allora giocate a fare i critici gastronomici: concentratevi su ogni boccone e cercate di capire i sapori, le note dominanti, i profumi, le consistenze, i possibili abbinamenti. Se siete in compagnia potete fare insieme questo gioco e sfidarvi a chi mangia più lentamente ma con più gusto.
  6. Piccoli assaggi: un altro trucco è quello di tagliare il cibo in pezzi più piccoli e mangiarne uno per volta. Potete farlo con qualsiasi cosa, persino i popcorn. Non riempitevi la bocca ma masticate ogni singolo pezzettino, intervallandolo con piccoli sorsi d’acqua che vi aiuteranno a rallentare ancora di più il vostro solito ritmo e a raggiungere prima il senso di sazietà.
  7. Tecnologia: sono tante le persone che nel mondo mangiano decisamente troppo veloce. Ecco che allora sono stati inventati nuovi strumenti di supporto, dalle app a una speciale forchetta elettronica, HAPIfork, che tiene sotto controllo le vostre abitudini. Con indicatori luminosi e vibrazioni vi allerta se il vostro ritmo è troppo sostenuto e misura la durata dei pasti, la quantità di cibo ingerita al minuto e gli intervalli tra un boccone e l’altro.
  8. Spuntini: cercate di non arrivare ai pasti troppo affamati ma fate degli spuntini durante il giorno e una corretta ed equilibrata colazione al mattino. In questo modo non vi siederete a tavola senza vederci più dalla fame e potrete concentrarvi con calma sulla masticazione, i sapori, i colori, godendovi con tutta calma il pranzo o la cena.
  9. Compagnia: chiacchierare con amici e familiari non solo è piacevole, ma anche utile per aiutarci a rallentare. Del resto, non è educazione mangiare con la bocca piena quindi, in compagnia, si assaggia qualcosa, si parla, si beve un goccio di vino e il nostro pasto supererà ben oltre i 30 minuti consigliati senza neanche che ce ne accorgiamo. Certo, magari a volte, così, può capitare di ingerire qualche caloria in più ma ogni tanto ci sta. Fate una bella passeggiata e via!