Perché lo zabaione da bere è così popolare in america a Natale?
Lo zabaione da bere, dolce tipico di Natale negli USA, è alquanto più ricco e sostanzioso rispetto alla versione originaria italiana. E pare che gli americani ne vadano matti, tanto che in una nota accademia militare ci fu una vera e propria ribellione da parte dei cadetti, con tanto di espulsioni. E tutto per il diritto a bersi lo zabaione alcolico
Se vi trovate negli Stati Uniti durante le feste di Natale, è possibile che li vediate impazzire per lo zabaione. Questo perché lo zabaione di Natale ha un posto speciale nel cuore degli americani, vanno matti per questa crema dolce che, di solito, è preparata con tuorli d’uovo, zucchero e vino o liquore. Ovviamente ne esistono diverse ricette, anche perché non è ben chiaro dove e quando sia nato questo dolce.
Storia e origini dello zabaione
Partiamo dalla storia e dalle origini dello zabaione in Italia. Nessuno sa dove sia nato e, come spesso accade in questi casi, diverse città sostengono di averlo inventato loro. Queste alcune delle teorie in cui potreste imbattervi:
- origine piemontese: il nome zabaione deriverebbe dalla parola piemontese zabaja che indica una bevanda dolce a base di uova e vino usata soprattutto a Torino nel XVI secolo
- Giovan Paolo Baglioni: questo soldato del 1500, nonché signore di Perugia, un giorno si trovò a dover fronteggiare una scarsità di viveri durante una campagna militare in cui era impegnato dalle parti di Reggio Emilia. Così gli abitanti della zona gli fornirono uova, zucchero e vino. Mescolò dunque questi ingredienti creando una bevanda energizzante che diede alle truppe. Alle quali la bevanda piacque parecchio, tanto da chiamarla za-baione per rendere omaggio al loro capitano
- Venezia: pare che nel Medioevo a Venezia esistesse una bevanda dolce e alcolica chiamata samajon, arrivata in Italia con i mercanti spagnoli. E proprio in Spagna all’epoca impazzava una crema dolce chiamata samayon
Nel corso dei secoli, poi, la ricetta è stata perfezionata, tanto che divenne un dolce adatto alle tavole nobiliari. La prima ricetta ufficiale di cui si ha traccia è quella del 1662 di Bartolomeo Stefani, cuoco alla corte dei Gonzaga. In questa prima ricetta erano presenti uova, zucchero, vino bianco, cannella e burro. Per l’aggiunta del Marsala dobbiamo invece aspettare l’Ottocento.
Si arriva così al XIX secolo quando si iniziò a incorporare lo zabaione in altri dolci. Spesso è abbinato con i savoiardi, ma ricordiamoci anche che esiste il panettone con zabaione e la torta allo zabaione.
Col passare del tempo, soprattutto in Piemonte e Lombardia (esattamente come avverrà poi negli USA) lo zabaione caldo è una ricetta tipica delle feste natalizie. Ne sono poi state inventate anche altre varianti, come quello freddo, con ghiaccio, con panna montata o con frutta. Inoltre è usato anche nei gelati.
Va anche differenziato dall’eggnog, una bevanda simile allo zabaione, ma senza uova crude. Anzi: spesso con il termine di eggnog si indica proprio lo zabaione natalizio americano.
Perché gli americani amano lo zabaione a Natale?
Lo zabaione natalizio americano, anche noto come eggnog, ha una storia alquanto peculiare. In America arrivò grazie agli immigrati inglesi. Da tempo, infatti, lo zabaione trovava ampio spazio sulle tavole della classe ricca britannica.
In effetti lo zabaione non era difficile preparare nelle colonie del Nord America. Le uova c’erano, lo zucchero pure, si trovava facilmente il rum ed era anche facile aggiungervi latte e panna viste le mandrie di mucche presenti.
Pare che fosse particolarmente amato all’Accademia Militare di West Point, soprattutto se aromatizzato con rum, whisky o sherry. Tecnicamente parlando, i festini di Natale in Accademia a base di zabaione erano vietati, ma spesso si permetteva ai cadetti di indulgere in tali celebrazioni a base di zabaione.
Questo almeno fino a quando non arrivò il colonnello Sylvanus Thayer, il quale non vedeva di buon occhio questa tipologia di festeggiamenti. Tanto che arrivò a proibire il consumo di alcol nell’Accademia e vietò ai cadetti di cucinare nei dormitori.
Da bravi studenti, però, fatta la legge, trovata la scappatoia. Fuori dall’Accademia c’erano delle osterie nelle quali barattavano tranquillamente beni della scuola con del liquore. Ma ci fu anche un gruppo di studenti che nel 1826 decise di ammutinarsi. La vigilia di Natale iniziarono a bere alcolici di contrabbando, ubriacandosi velocemente. I dirigenti dell’Accademia interruppero la festa, fra mobili e finestre spaccate.
Molti di loro furono espulsi da West Point proprio per eccesso di consumo di zabaione.
Zabaione, proprietà nutrizionali, benefici e rischi per la salute
Mentre in Italia lo zabaione solitamente è considerato alla stregua di un cibo ricostituente e rinvigorente, ecco che negli Stati Uniti è un tipica bevanda tradizionale natalizia. E come vedremo, decisamente più ricca anche di calorie.
Visti i suoi ingredienti, però, c’è chi si chiede se dal punto di vista nutrizionale lo zabaione faccia bene o faccia male.
Lo zabaione fa bene? I benefici per la salute
Lo zabaione fa bene? Da un certo punto di vista sì, questi i suoi benefici:
- è un alimento altamente energizzante, ottimo come ricostituente in fase di convalescenza dopo un’influenza o quando si è particolarmente stanchi perché stressati o perché lavoriamo troppo
- è un’ottima alternativa alla cioccolata calda nelle fredde giornate invernali
- la versione americana, arricchita con latte e panna, è particolarmente ricca di vitamina A, D, E, K e di calcio. Inoltre contiene grassi, proteine e vitamine del gruppo B e colina
- le spezie contenute nella versione americana sono ricchie di antiossidanti
Lo zabaione fa male? I rischi per la salute
Detto ciò, non bisogna esagerare con il consumo dello zabaione perché potrebbe anche farci male, sia se consumato in eccesso, sia in presenza di determinate patologie. Questo perché è anche ricco di zuccheri e grassi, visto che contiene zucchero, latte e panna.
Quindi se si è a dieta, se si soffre di sovrappeso o obesità, se si soffre di diabete mellito o iperglicemia, se si hanno colesterolo o trigliceridi alti, se si è a rischio di patologie cardiovascolari, meglio non esagerare.
E se proprio non vogliamo privarcene, meglio optare per versioni senza alcol, latte o panna. E con poco zucchero.
La ricetta delle zabaione di Natale americano
Se stavate cercando la ricetta dello zabaione della nonna, quella classica nostrana, la trovate qui. Qua, invece, vi proponiamo una delle versioni della ricetta delle zabaione americano, decisamente più ricco e consistente visto che di solito ci aggiungono anche latte, panna e spezie varie.
Ovviamente esistono diverse ricette dello zabaione americano, ogni cuoco e chef di casa ha la sua variante preferita.
Ingredienti dello zabaione americano
Questi gli ingredienti che vi servono per preparare l’eggnog americano di Natale:
- uova: 6 tuorli
- latte intero: 490 gr
- panna fresca: 240 gr
- zucchero: 100 gr
- rum: 2 cucchiaini
- whiskey: 2 cucchiaini
- noce moscata: mezzo cucchiaino
- estratto di vaniglia: 2 cucchiaini
- cannella in polvere: 1 pizzico
- sale: 1 pizzico
Preparazione
La preparazione è piuttosto facile e veloce, forse anche per questo lo zabaione piace tanto. Si inizia mettendo i tuorli e lo zucchero insieme in una terrina, sbattendoli con la frusta in modo da ottenere un composto spumoso.
Poi si versano il latte e la panna in un altro pentolino, si aggiunge la noce moscata grattugiata e il sale. Si fa cuocere a fiamma bassa il tutto, fino quasi ad arrivare al bollore. A questo punto si aggiungono i tuorli precedentemente montati, unendone un cucchiaio per volta.
Rimettete il tutto sul fornello e mescolate bene fino a che non si addensa. Togliete dal fuoco e unitevi i liquori e l’estratto di vaniglia. Filtrate ora il tutto con un colino, versate nei bicchieri e spolverizzate con la cannella ed è fatta.
Se volete preparare la versione fredda, invece, dovrete mescolare con le fruste la panna, il latte, lo zucchero e le uova. Dovrete mescolare fino a ottenere una crema spumosa. Poi aggiungete il liquore e la noce moscata e filtrate. Conviene però sempre prima pastorizzare almeno i tuorli a bagnomaria, onde evitare problemi di Salmonellosi con le uova crude.
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