10 percorsi di trekking e 10 panini da gustare in cammino
Un modo goloso per scoprire la Valtellina e i suoi sapori tra escursioni semplici e altre più impegnative. Scoprite i trekking e gli abbinamenti migliori.
Sempre più persone negli ultimi anni si stanno appassionando al trekking, alle passeggiate di bassa o alta intensità, specie se immersi nella natura. L’emergenza da coronavirus ha amplificato questo interesse perché molti, dopo lunghi mesi in casa, hanno più voglia di stare all’aria aperta e fare attività fisica in sicurezza. 10 itinerari di varia difficoltà e 10 ricette in abbinamento ai percorsi Certo che, a camminare, viene un certo languorino: lo sa bene il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina che ha creato la campagna Destinazione Bresaola, mettendo insieme l’attività fisica e il gusto. Per realizzarla sono stati chiamati a collaborare Luca Bonetti, esperto di territorio e guida turistica, membro dell’Associazione Guide di Valtellina, e il foodblogger Alex Li Calzi. Il primo ha selezionato 10 itinerari di diversa difficoltà in Valtellina, regione alpina a nord della Lombardia, mentre il secondo ha contribuito alla creazione di altrettante ricette in abbinamento ai percorsi con protagonista l’ingrediente principe di questo territorio, la bresaola della Valtellina Igp. Scopriamo tutti gli abbinamenti e i trekking.
- Anello nella Riserva Naturale delle Marmitte dei Giganti: iniziamo dai sentieri più semplici, quelli di tipo turistico. Partiamo da Chiavenna, in Valchiavenna, per percorrere un sentiero di circa 3,8 km tra boschi, cave di pietra ollare, incisioni preistoriche e crotti (cantine naturali). Un museo naturale a cielo aperto a cui è stato abbinato il panino marmitta: una ciabatta di pane bianco farcita con bresaola, formaggio d’alpeggio, peperoni grigliati e salsa di avocado. Il consiglio: gustatelo al Sasso Dragone.
- Sulla cresta tra Alpe Granda e San Cères: un trekking un po’ più impegnativo per lunghezza e dislivello, praticabile da maggio a ottobre, che offre panorami unici ed emozionanti. La meta finale è rappresentata dagli pascoli di Scermendone e dall’antica chiesa di San Quirico (conosciuta come San Cères), a oltre 2000 m d’altezza, dove un tempo i pastori festeggiavano le varie fasi dell’alpeggio. Questo è il luogo ideale per assaggiare il panino Alpe Granda a base di pane rustico, bitto giovane, bresaola e pomodoro ramato.
- Lago Palù: è uno tra laghi più grandi della Valtellina. Si trova in Valmalenco, a 1921 m d’altezza, circondato da boschi di conifere e dalle pendici del Sasso Nero. Una volta raggiunte le sponde dello specchio azzurro potete concedervi un bagno o prendere il sole prima di addentare Palù, il panino abbinato a questa piacevole escursione. È una biova arricchita da bresaola, taleggio, pomodori secchi e insalata soncino. Questo percorso è praticabile anche in inverno e, se non volete camminare molto, potete sfruttare la seggiovia da Chiesa Valmalenco o dal paese di San Giuseppe.
- Alpe Prabello e laghetti di Campagneda: vediamo un altro semplice itinerario in Valmalenco, accessibile anche in inverno con la neve e persino in mountain bike. La camminata porta all’alpe Prabello, un gruppo di baite da cui godere di un magnifico panorama dominato dal pizzo Scalino, detto il Cervino della Valmalenco. A questa vetta delle Alpi del Bernina è dedicato il panino abbinato al trekking. Stiamo parlando dello Scalino, una baguette con bresaola, scaglie di grana, rucola e funghi champignon sott’olio.
- Grosio e Grosotto: una passeggiata piacevole, con poco dislivello, tra i vigneti della Valtellina e i ruderi di castelli medioevali, fino alla Rupe Magna con le sue suggestive incisioni preistoriche. Giunti a Grosotto, fermatevi al laghetto con pesca sportiva, il luogo migliore per rifocillarsi e addentare il Rupe Magna. Quali sono gli ingredienti? Un pane multicereali farcito con bresaola, ricotta e spinaci crudi, semplicemente conditi con una citronette. Prima di riprendere l’auto, merita una visita il piccolo santuario della Beata Vergine di Grosotto, un capolavoro barocco in mezzo alle montagne.
- Alle pendici della Réit: si parte dal ponte di Combo a Bormio, le cui origini risalgono almeno al 1300, per arrivare a una piacevole passeggiata tra i boschi che sovrastano la cittadina di Bormio, famosa per i suoi sport invernali e per le sue terme. Il posto migliore per godersi il panorama è il Planon dei Laresc, una radura attrezzata ad area picnic sovrastata dalla vetta della Réit (3075 m), a cui è dedicato questo abbinamento. Il panino Réit a base di bresaola, caprino di latte vaccino, zucchine grigliate e nocciole tostate vi farà compagnia prima di riprendere la strada verso Bormio.
- La Cólmen di Dazio: passiamo ora a trekking più impegnativi per i buongustai più esperti e allenati. Nel territorio di Morbegno, in ogni periodo dell’anno, si può arrivare sulla cima del Cólmen di Dazio (letteralmente culmine). Da qui si gode un panorama incredibile che spazia su tutta la media Valtellina. In particolare, raggiungete il rifugio La Casermetta, proprio sulla vetta, il posto ideale per assaggiare l’omonimo panino in abbinamento a questo panoramico percorso. Si tratta di una ciabattina di grano duro con bresaola, scamorza affumicata e cipolle rosse caramellate.
- Anello che dalle cascate dell’Acquafraggia: un percorso panoramico di quasi 4 km tra i più belli della Val Bregaglia, tra la Svizzera e la provincia di Sondrio. Pensate, è stato il luogo di nascita dello scultore Alberto Giacometti e le cascate, tra le più suggestive della zona, sono state citate persino da Leonardo da Vinci nel Codice Atlantico. La passeggiata dura circa 2 ore e mezza e le è stata dedicata il panino Acqua Fraggia con pan focaccia, bresaola, mozzarella di bufala e melanzane grigliate. Potete gustarlo alla fine dell’anello oppure una volta raggiunto il borgo fantasma di Savogno (932 m) da cui si gode un’emozionante vista.
- Sui colli di Teglio: un itinerario di poco più di 9 km che parte da uno dei borghi più belli d’Italia, cuore della gastronomia valtellinese. Teglio è infatti la patria dei pizzoccheri ed è circondata da campi di grano saraceno, segale e filari di vite. Raggiungete la torre del castello di Teglio da cui ammirare un’emozionante vista sul territorio. Proseguite verso palazzo Besta, una delle più importanti dimore rinascimentali lombarde e arrivate in località La Sella, zona di produzione del vino Valgella. Questa è la posizione migliore per provare l’abbinamento con il panino Teglio, un pane tartaruga farcito con bresaola, pomodorini datterini, gorgonzola dolce, olio extravergine e aceto balsamico. Una volta rifocillati, potete continuare verso la chiesa di San Giovanni e la panoramica dorsale del Dos de la Forca fino a tornare nel borgo di Teglio tra prati e campi coltivati.
- Anello dei passi di Trela: l’ultimo trekking che fa parte del progetto Destinazione Bresaola è il più lungo e impegnativo ma, con un po’ di allenamento, merita davvero la fatica. Si tratta di un percorso ad anello di 13,8 km e 700 m di dislivello che attraversa l’incontaminata Val Trela a poca distanza dal centro di Livigno. E alle bocche di Trela (2348 m), dopo aver attraversato i pascoli che danno vita ai famosi formaggi della zona, nel punto più panoramico, fermatevi a provare il panino abbinato a questo itinerario. Si chiama Trela e, tra due profumate fette di pane di segale, racchiude bresaola, il famoso formaggio valtellinese Casera, nella versione giovane, insalata e strisce sottili di mela Golden. L’anello è percorribile in circa 4 ore e mezzo di cammino ma, se siete troppo stanchi, da qui potete riprendere la strada dell’andata, senza proseguire per la bocchetta di valle Lunga. Vi sarete comunque ampiamente meritato il panino, anche due!