Piante commestibili: 8 frutti che non pensavi di poter mangiare
Se siete stufi di mangiare sempre la solita frutta vi spieghiamo come arricchire la dieta quotidiana. Ecco 8 piante da tenere d’occhio.
Nell’ultimo periodo sono tante le persone che hanno deciso di cambiare casa, cercandola con uno spazio esterno. E molto spesso chi ha acquistato da poco è indeciso su quali alberi, arbusti e rampicanti piantare. A questa categoria bisogna aggiungere anche le persone che si domandano se piante particolari siano commestibili. Avete ragione a porvi questi quesiti, perché esistono tanti alberi o cespugli all’apparenza comuni, che invece regalano delle vere e proprie prelibatezze per il palato.
Di queste piante ci parla con cognizione di causa Maria Gabriella Buccioli, che nel suo Giardino del Casoncello, sui colli bolognesi, insegna a riconoscere le piante dai frutti golosi e a trasformarli in cucina in confetture, tisane, e molto altro ancora, perché ogni albero o cespuglio ha un segreto. Ecco una piccola guida delle piante golose da innestare adesso nel vostro terreno, che si riveleranno belle, utili e gustose la prossima primavera.
- Corniolo. Il Cornus Mas appartiene alla famiglia delle cornacee, e è originario dell’Europa e dell’Asia. Un albero a foglia caduca che può raggiungere un altezza di due metri e mezzo. Molto rustico, in primavera si copre di piccoli fiori gialli, ai quali seguono frutti rossi commestibili, che si prestano in cucina per un’ottima confettura da spalmare su pane tostato insieme a un velo di formaggio fresco.
- Mirabolano. Il Prunus Cerasifera gli inglesi lo chiamano Cherry Plum Tree, perché la seconda parte del nome scientifico, cerasifera, significa frutti simili a ciliegie. Da noi è conosciuto anche come Amolo oppure Rusticano, e in molti lo definiscono metà susino e metà ciliegio. È una delle prime specie di Prunus a fiorire in primavera, e dopo l’impollinazione, i fiori si sviluppano in frutti gialli o rossi che si possono mangiare sia crudi che cotti. Vengono usati per farne un liquore, ma anche confetture, o per farcire crumble e muffin.
- Prunus Pissardii. Il Prunus cerasifera Atropurpurea è un bellissimo albero dalle foglie color rosso porpora scuro che vediamo spesso nei parchi e nei giardini. In primavera, le foglie sono precedute da un trionfo di piccoli fiori rosa. Come molti altri alberi del genere Prunus, sembra sia stato importato in Europa da Greci e Romani, perché ne apprezzavano i frutti commestibili. Mentre la varietà Pissardii Nigra si caratterizza per le sue foglie lucenti di un rosso più intenso e per il colore più vivace dei fiori rosa. Questi frutti si possono usare come ripieno di una Clafoutis, sciroppati con acqua, zucchero e cannella, e sono l’ingrediente principale per il liquore chiamato Prugnolino.
- Feijoa Sellowiana. Chiamata anche Acca oppure Guayabo del Brasile, appartiene alla famiglia delle Myrtaceae. È un arbusto sempreverde che tra maggio e giugno presenta bellissimi fiori degradanti dal bianco al rosa, caratterizzati da un esplosione di stami rossi. I frutti, dalla buccia verde e grandi come un uovo, raggiungono la completa maturazione in autunno. Recentemente sono state selezionate delle cultivar che producono frutti molto più grandi come l’Apollo o la Gemini. Il frutto della Feijoa si consuma crudo dividendolo a metà e svuotando la polpa con un cucchiaino, togliendo i semi, oppure si può aggiungere la polpa a una macedonia, per conferire un sapore un po’ esotico.
- Cornus Kousa. O anche albero delle fragole, appartiene alla famiglia dei Cornioli. È un piccolo albero fiorito a foglia caduca della famiglia delle Cornaceae o un arbusto multistelo a crescita lenta dal portamento eretto e dalla chioma arrotondata; è un trasformista del colore, in primavera sfoggia fiori bianchi, in estate è un trionfo di foglie verdissime e di frutti rosa, mentre in autunno vanta tonalità delle foglie sgargianti che virano dal rosso vinaccia all’arancio. I frutti sono commestibili, si toglie la buccia e con la polpa, dal sapore leggermente acidulo, si fanno delle confetture.
- Gelso. Il Morus è una pianta molto antica, a foglie caduche di medie dimensioni, che in primavera sono verdi e diventano gialle in autunno, dando così una palette di colori in giardino molto attraente. Si caratterizza per i frutti commestibili che si mangiano freschi al naturale oppure si impiegano per ottenere gelatine, confetture e per farne una granita molto comune in Sicilia. Le varietà più conosciute sono il Morus alba detto anche Gelso bianco, che produce more bianche, il Morus nigra ovvero il Gelso Nero dai frutti rosso vivo, e il Gelso Platanifolia, caratterizzato da foglie grandi e palmate.
- Corbezzolo. L’Arbutus unedo è un arbusto sempreverde caratteristico della macchia mediterranea; può raggiungere dimensioni abbastanza imponenti, se non viene adeguatamente potato. Predilige luoghi soleggiati, la sua corteccia è squamata e i sui fiori bianchi. I frutti rossi come fragole, sono presenti in autunno e in inverno e sono molto ricchi di zuccheri e vitamine. Si usano per farcire torte e per realizzare golose confetture. Il miele di corbezzolo, infine, ha proprietà diuretiche, balsamiche e disinfettanti.
- Olivello spinoso. L’Hipphophae rhamnoides è un arbusto molto rustico a foglia caduca, che per la particolarità e la robustezza delle sue spine, viene spesso impiegato per formare delle siepi anti-intruso. A fine estate si copre di piccoli frutti di color arancione intenso, che vengono usati per fare marmellate o un buon gelato.