23 piatti da non perdere in Spagna
• 2 Febbraio 2015 16:30
Vediamo, regione per regione, quali sono i piatti da non perdere se siete in vacanza in Spagna. Scoprirete tante curiosità e tante ricette nuove.
Spagna, terra di sole, mare, arte, cultura… e tante ottime ricette. Da Nord a Sud, dal Mediterraneo al Pacifico, in qualsiasi regione andrete, troverete specialità da leccarsi i baffi, alcune note, altre meno note, ma sempre frutto di una storia e di una tradizione affascinante. Scopriamo allora insieme i piatti da non perdere in Spagna, quelli da assaggiare almeno una volta nella vita.
- Tortilla sacromonte. Una delle ricette più tipiche della città di Granada, in Andalusia, insieme alle fave alla granatina. Si tratta di una ricca frittata preparata con cervello e i testicoli dell’agnello o del vitello, patate, peperoni rossi, piselli, chorizo e jamón serrano. Un piatto decisamente completo.
- Tocino de cielo. Probabilmente è il più amato e diffuso dolce andaluso. Ricorda un po’ il crème caramel come aspetto ma le prime testimonianze di questa ricetta risalgono al 1324. Sembra che sia stato inventato proprio in quell’anno dalle suore del convento di Jerez de la Frontera. L’albume a quei tempi era usato per chiarificare il vino e i tuorli erano stati donati alle religiose che poi ebbero la golosa idea.
- Marmitako. Non potete lasciare invece i Paesi Baschi senza aver assaggiato questo pasto tipico dei pescatori locali; lo preparavano sulle barche durante le lunghe battute di pesca e, diversamente da quanto si potrebbe pensare, in origine era una ricetta estiva, seppur fosse e sia ancora oggi servita calda. Per prepararla bastano tonno bianco, peperoni cotti al forno (pimientos choriceros), cipolle e olio d’oliva.
- Pintxos. Non nominate le tapas nei Paesi Basch: in questa regione gli assaggi monoporzione si chiamano pintxos, sono più piccoli e possono essere versioni mini di piatti tipici come la tortilla de patatas (le patate basche di Álava sono famose in tutta la Spagna) oppure ricette creative da accompagnare con un calice di vino giovane (txakoli) o di birra (zurito).
- Tortilla de bacalao. Secondo alcuni furono proprio i pescatori baschi a inventare il baccalà come metodo di conservazione del merluzzo. Ecco allora che nei Paesi Baschi non si può rinunciare a un piatto come la tortilla di baccalà. Dove mangiare le migliori? Nelle sagardotegis, i locali di sidro (altra specialità basca) vicino a San Sebastian.
- Fabada asturiana. Un piatto realizzato con un prodotto tipico delle Asturie, i fagioli bianchi (fabes), le cui testimonianze risalgono al XVI secolo. Questa ricetta invece molto probabilmente ha una datazione più recente e prevede, oltre ai fagioli, la carne di maiale e spezie. In alcune varianti potreste trovare anche vongole o carne di lepre.
- Carne gobernada. Altro piatto delle Asturie molto popolare, si tratta di uno stufato di manzo, cotto con le cipolle e il vino bianco. Consiglio: assaggiate questa ricetta insieme al famoso sidro asturiano.
- Pulpo alla gallega o polbo á feira, come si dice in gallego, è il cibo di giorni di festa. Anche se ormai questa specialità è diffusa in tutta la Spagna, la ricetta originale nasce in Galizia con ingredienti semplicissimi: polipo, patate, paprika e peperoncino.
- Arnadi. Quando si parla di cucina valenciana, si parla quasi esclusivamente della paella ma la regione spagnola offre molto di più. Per esempio questo dessert a base di zucca, mandorle e patate. Provatelo con un bicchiere di moscato locale.
- Huevos al salmorejo. Nella città di Saragozza, nella regione dell’Aragona, non potete perdervi queste uova accompagnate da un gazpacho preparato con pomodori, aglio, pane raffermo e insaporito con carne di maiale rosolata in padella.
- Pollo al chilindrón. Come abbiamo visto per l'uovo, nella cucina aragonese è la carne ad avere il ruolo principale, in particolare quella dell’agnellino da latte e del pollo, l’ingrediente dei giorni di festa. In questa ricetta tradizionale il pollo è cucinato con pomodoro, cipolla e peperoni rossi.
- Quesada pasiega. La gastronomia cantabrica coniuga invece bene i prodotti di mare con quelli di montagna, ma il vero re di questa tradizione culinaria è il formaggio, grazie anche all’alta qualità del latte prodotto in queste zone. Nella quesada pasiega il formaggio fresco vaccino diventa la base di un ottimo dolce profumato con cannella e scorza di limone.
- Almejas a la marinera, ossia le vongole alla marinara, uno degli stufati cantabrici più noti insieme ai calamari con cipollata o alla marmita, simile al marmitako basco, preparato con il famoso tonno cantabrico. Le vongole in questa ricetta sono insaporite con prezzemolo, limone, aglio, peperoncino e sfumate con il vino bianco.
- Agnello al chilindrón. Se passate per Pamplona, nella regione del Navarra, è d’obbligo una sosta per assaggiare questo agnello preparato con una salsa a base di peperoni secchi e freschi, cipolla e pomodori. Da accompagnare con un calice di vino della denominazione di origine Navarra.
- Alubias pochas. La cucina della Navarra riprende i sapori contadini e tra le ricette più popolari troviamo quelle a base di alubias pochas ovvero i fagioli bianchi tipici della regione, in particolare della città e delle campagne di Sangüesa, a circa 44 km da Pamplona. Spesso sono proposti come contorno oppure nelle minestre con chorizo e peperoni.
- Caparrones. Non si può lasciare La Rioja senza aver sentito un piatto a base di caparrón, i fagioli tipici. Con caparrones, in particolar modo, si intende uno stufato insaporito con salsiccia e il tradizionale chorizo. Della ricetta esistono delle varianti a seconda dei prodotti di stagione o delle città; per esempio nella località di Anguiano si aggiunge la verza.
- Bacalao a la riojana. Uno dei piatti più tradizionali della regione de La Rioja. Il baccalà è cotto con aglio, cipolla, pomodoro e chorizo, prodotto importante per la cultura culinaria e non della regione in cui per secoli hanno convissuto pacificamente cristiani (da cui deriva la tradizione del maiale) e mussulmani (da cui derivano molti piatti tipici a base di agnello).
- Caldero. Anche nella Murcia sono forti le influenze derivate dalla dominazione araba che proprio in queste zone hanno diffuso la coltivazione del riso, ancora oggi una delle eccellenze della regione. Nel caldero, piatto tipico della costa, il riso viene cotto nel brodo ricavato dalla bollitura del pesce. I due ingredienti sono poi serviti separatamente.
- Paparajotes. Sempre di influenza araba sono questi dolcetti in cui le foglie del limone sono fritte in una pastella aromatizzata con scorza di limone e poi cosparse di zucchero e cannella.
- Gazpacho manchego. A differenza di quello andaluso, il gazpacho che si gusta nella Castilla La Mancha, è servito caldo (in realtà si tratta di uno stufato) con pezzetti di torte di magro. Altra caratteristica è la presenza di cacciagione come la carne di pernice. Da assaporare con uno dei famosi vini de La Mancha.
- Bizcochá. Il dolce più famoso della regione di Castilla La Mancha è il marzapane di Toledo ma non è l’unico prodotto tipico. Provate anche la bizcochá, in particolare quella prodotta ad Alcázar de San Juan. Si tratta di una torta, sembra creata dalle suore dell’ordine di Santa Chiara, imbevuta nel latte profumato con vaniglia e cannella.
- Turròn. Questo dolce è tipico di varie zone della Spagna ma non si può non assaggiarlo nella città che ha dedicato persino un museo a questa specialità. Stiamo parlando della città di Castuera nella regione autonoma di Extremadura, al confine con il Portogallo.
- Tinche fritte alla maniera del Jerte. Se passate in Extremadura è poi d’obbligo l’assaggio del famoso prosciutto iberico, protagonista anche di tante ricette locali come questa, in cui il salume è fritto insieme all’aglio nell’olio di frittura delle tinche.
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