Pollo fritto nel mondo: 17 ricette da assaggiare
• 2 Novembre 2021 11:00
Speziato, piccante, agrodolce, col formaggio, con il riso: scoprite tutti i modi di gustare il pollo fritto nel mondo.
Quando pensiamo al pollo fritto ci vengono in mente i fast food americani ma questo piatto è molto più interessante e affascinante di quanto ci potremmo aspettare. Al punto che lo chef David Chang, nel 2018, nella sua serie su Netflix Ugly Delicious, gli aveva dedicato un’intera puntata, esplorando le tradizioni in diverse parti del mondo. Ed è quello che vi proponiamo anche oggi, un viaggio tra 17 piatti di diversi Paesi e diversi continenti per scoprire come si cucina il pollo fritto nel mondo.
- Pollo del Sud. Nella cultura culinaria americana questa ricetta è importantissima. In particolare nel Sud. Al tempo della schiavitù, infatti, galli e galline era animali poco considerati dai proprietari terrieri, che invece apprezzavano maiali, mucche e cavalli. Decisero quindi di proibire che gli schiavi allevassero questi capi lasciandogli, per esclusione, solo i polli, che spesso venivano cucinati friggendoli nello strutto. Così è nata la famosa specialità statunitense resa famosa in tutto il mondo da Harland Sanders e dalla sua catena Kentucky Fried Chicken (KFC). Se, però, volete assaggiare l’autentico pollo fritto americano dove provare quello del Sud, lasciato marinare per una notte nel latticello, per intenerire la carne, e poi coperto da una panatura aromatica.
- Pollo fritto giamaicano. Molto probabilmente le due ricette hanno un origine comune ovvero le tradizioni degli schiavi africani. In questo caso la carne viene fatta marinare nel brodo di pollo con aglio, zenzero, paprica, timo e pepe per una notte. Poi si aggiunge una tazza di latte e si lascia riposare per un’oretta. A questo punto il pollo viene coperto da un mix di farina, aglio in polvere, paprika e pepe e fritto. Un piatto decisamente aromatico.
- Pollo fritto alla toscana. Nella terra della cotoletta e della arancine non poteva mancare una frittura di pollo. E di questa ricetta toscana ne parlava anche il gastronomo Artusi nell’Ottocento. La carne viene marinata in olio extravergine, aglio ed erbe aromatiche e poi passato in una pastella leggera a base di uovo e farina.
- Karaage giapponese. Questi bocconcini di pollo, non hanno solo la particolarità di una marinatura saporita a base di salsa di soia, sake, aglio e zenzero. La carne non viene poi avvolta dalla pastella ma semplicemente infarinata con amido di patate giapponese, il katakuriko. Il karaage viene infine servito con una fettina di limone e un cucchiaio di maionese nipponica.
- Pollo fritto all’arancia. In Giappone esistono varie interpretazione del karaage ma una cosa è certa ovvero che la ricetta prende ispirazione dalla tradizione di friggere il pollo in Cina. E in questo grande Paese sono tante le proposte e le varianti, a partire dal famoso pollo fritto all’arancia. Il piatto è originario della provincia dello Hunan, ma è molto apprezzato anche negli Stati Uniti. Gli agrumi non sono solo presenti nella marinatura, ma anche nella salsa agrodolce che accompagna la carne.
- Nashville Hot Chicken. Secondo la leggenda, questa ricetta è nata per gelosia. Di una cosa siamo sicuri: è difficile rimanere indifferenti a questa specialità. Perché? Perché è super piccante. La pastella è arricchita da Tabasco o simili salse piccanti. E non è finita qui. La carne fritta viene spennellata con uno speciale condimento a base di pepe di Cayenna, paprica, peperoncino, aglio e zucchero di canna. A questo punto, il pollo fritto viene servito con pane da toast e cetriolini sottaceto e gustato con una bella birra ghiacciata che possa spegnere le note infuocate della salsa.
- Buffalo Chicken Wings. È il cibo dei bar, da gustare con un boccale di birra mentre ci si gode il Super Bowl. Il nome Buffalo, si riferisce alla città, nello stato di New York dove tutto è iniziato. L’ingrediente principale sono le ali di pollo e la loro particolarità è che la carne viene fritta e poi laccata con salsa piccante e burro. Altro aspetto caratteristico è l’impiattamento. Le ali sono infatti sempre accompagnate da un dressing al formaggio o dalla salsa ranch e da bastoncini di sedano fresco.
- Ayam Goreng. In Indonesia i pezzi di pollo, soprattutto coscia e sovracoscia, vengono marinati con le spezie, fritti e serviti con riso bollito. Un piatto molto semplice che ha delle variazioni a seconda della regione in cui ci troviamo. Possono, per esempio, cambiare le spezie della marinatura, la carne può essere semplicemente infarinata o coperta dalla pastella oppure servita dopo essere stata laccata con una salsa piccante come nel caso del cosidetto ayam goreng balado. Non possiamo dimenticare di citare un’altra golosa interpretazione che vuole il pollo ricoperto da fiocchi di cocco disidratato, l’Ayam Goreng Serundeng.
- Pollo fritto al cocco. Non solo in Indonesia, ma anche in Thailandia questo piatto è associato al sapore dolce del frutto tropicale. Per preparare il pollo fritto al cocco, i pezzetti di carne vengono passati nell’uovo e poi nell’amido di mais e fritti. Tutto qui? Assolutamente no perché a questo punto il pollo viene passato in padella con il latte di cocco e un pizzico di sale e lasciato cuocere finché la crema bianca non si addensa.
- Sichuan La Zi Ji. Detto anche pollo Chongqing è una specialità della provincia dello Sichuan, in Cina. Come gran parte dei piatti di questa zona, è decisamente infuocato. La carne viene tagliata a bocconcini e lasciata a marinare in salsa di soia, riso di vino e pepe. Viene poi fritta e infine saltata in padella con tanti pezzettini di peperoncino essiccato, cipollotto, aglio, zenzero e semi di sesamo. Di solito si mangia selezionando il pollo e scartando il peperoncino per non rischiare di andare a fuoco.
- Pohani V. In Croazia si mangia qualcosa di molto particolare. Non tanto per la preparazione ovvero un semplice petto di pollo fritto in pastella, ma per due elementi che caratterizzano la ricetta. Il primo è il fatto che la carne viene tagliata a forma di V come omaggio alla città in cui è nata questa idea culinaria, Virovitica, vicino al confine con l’Ungheria. Il secondo è che il piatto viene accompagnato da sour cream arricchita da rafano grattugiato, dal sapore pungente.
- Pollo del Generale Tso. Seppur considerata una ricetta cinese, è stata creata negli anni ’70 da uno chef taiwanese a New York prendendo spunto, però, da una preparazione dello Hunan, in Cina. La particolarità è che i bocconcini del pollo del Generale Tso vengono lasciati marinare con salsa di soia, aceto di vino e albumi. La carne viene poi passata nell’amido di mais e fritta. Ma non è finita qui perché poi viene tutto saltato in padella con una salsa a base di salsa di soia, brodo di pollo, aceto di vino, zucchero e aromi come aglio, cipolla, zenzero e peperoncino. Il risultato è un piatto agrodolce, speziato, difficile da dimenticare.
- Pollo Yangnyeom. Secondo alcuni, questa ricetta è la quintessenza della cucina coreana seppur piuttosto recente. È stata creata infatti negli anni ’80 versando una salsa aromatica sul fritto. Sembra che l’intenzione fosse rendere la superficie meno croccante, caratteristica che non piaceva molto agli avventori. Questa preparazione miracolosa, oltre alle spezie e all’aceto contiene il gochujang, la famosa pasta al peperoncino coreana. Si ottiene così un piatto che è allo stesso tempo acido, dolce e piccante, che subito fa ricordare il kimchi, il piatto nazionale in Corea.
- Parmo. Anche la storia, o quantomeno la notorietà, del pollo fritto in Inghilterra è abbastanza recente. Si dice che la ricetta sia stata inventata negli anni ’50 in un ristorante di Middlesbrough, nel nord dello Yorkshire, ma è diventata famosa nel 2018 grazie a un concorrente di Masterchef Uk. Di che cosa si tratta? Di pollo impanato, fritto e coperto da formaggio cheddar. Si possono poi aggiungere bacon, cipolle, salame, salsa all’aglio, funghi e addio dieta.
- Chicken Kiev. Non si sa chi si sia l’artefice di questa goduria. Sappiamo solo che è diventata famosa in Ucraina tra gli anni ’70 e gli anni ’80. Può ricordare un cordon bleu ma la differenza è il morbido cuore a base di burro aromatizzato con erbe aromatiche. E poi si prepara esclusivamente con il petto di pollo.
- Har cheong gai. A Singapore si chiama così il pollo fritto. Per la precisione, letteralmente si traduce in pollo alla pasta di gamberi. E questa non è l’unica differenza con altre ricette. La caratteristica della preparazione è che, trascorse otto ore, la marinatura, a base di pasta di gamberi, e la panatura si mescolano diventando di fatto una pastella. Il pollo fritto viene poi servito da solo o in un sandwich.
- Frango à passarinho. Le ali di pollo alla brasiliana (alcuni però usano tutto l’animale tagliato a bocconcini) sono un ottimo stuzzichino (petisco), ma anche un delizioso piatto unico, accompagnato da riso e fagioli (farofa). La carne viene marinata con succo di limone, pepe, sale e aglio e poi fritta. Non ci sono tanti aromi ma il tocco in più viene al momento di servire quando il pollo è mescolato a pezzetti di aglio e lime fritti. Da sgranocchiare davanti a una partita di calcio.