I 10 principali sostitutivi del temuto olio di palma
Il grasso vegetale più vituperato del momento, l’olio di palma, può essere rimpiazzato: come? Ecco i 10 principali sostitutivi.
Da quando l’Autorità per la Sicurezza Alimentare Europea ne ha denunciato la presunta nocività, in particolare per la salute dei bambini, l’olio di palma è salito prepotentemente alla ribalta delle cronache. il grasso vegetale più vituperato del momento si trova praticamente in ogni prodotto Con questa pulce nell’orecchio, anche il consumatore più distratto si sarà accorto che il grasso vegetale più vituperato del momento si trova praticamente in ogni biscotto, crema spalmabile, prodotto da forno industriale abbia mai comprato. L’olio di palma, infatti, oltre a essere molto economico ha anche numerose qualità: è estremamente versatile; migliora la consistenza degli alimenti donandogli cremosità e leggerezza; ha un punto di fumo molto alto, cosa che lo rende adatto a diverse tipologie di lavorazioni; ha un sapore e un colore neutro che non vanno ad alterare le proprietà organolettiche – olfatto, vista, gusto – del prodotto in cui è contenuto. Molte grandi marche – non da ultimo il marchio Coop – si sono affrettate ad eliminare l’olio di palma dai loro prodotti; mentre altre – in particolare Ferrero – difendono l’uso di un olio di palma di alta qualità, mettendone nero su bianco la tracciabilità della provenienza e della lavorazione e la sostenibilità della produzione (è fondamentale il fatto che i fornitori non disboschino foreste e proteggano le specie animali in pericolo, rispettino i diritti umani e si impegnino nella lotta alla corruzione). Ma se volessimo realmente fare a meno dell’olio di palma, con cosa potremmo sostituirlo? Ecco a voi 10 alternative che abbiamo trovato nelle etichette dei prodotti palm free, dalle più semplici alle più avveniristiche.
- Olio di oliva. L’olio di oliva è sicuramente la migliore alternativa all’olio di palma, ma il sapore molto caratterizzato lo rende poco adatto, ad esempio, a molte preparazioni dolciarie.
- Burro. Se il burro è una delle alternative più immediate all’olio di palma, soprattutto a livello casalingo, rimane il fatto che è ricco di grassi saturi e che, essendo di origine animale, è inviso a chi segue una dieta vegetariana o vegana.
- Margarina. Per essere un sostituto nutrizionalmente valido, controllate che la margarina sia non idrogenata e soprattutto che non contenga al suo interno olio di palma.
- Olio di semi di girasole. L’olio di semi di girasole è una delle scelte più diffuse per sostituire l’olio di palma. Ha un colore leggermente ambrato e un sapore delicato che lo rendono adatto alla lavorazione di prodotti sia dolci che salati.
- Olio di mais. Una volta raffinato, l’olio di mais perde la sua colorazione rosso scuro e acquista un riflesso molto più chiaro che, unito a un sapore gradevole e non troppo caratterizzato, lo rendono idoneo ad essere usato per biscotti o cracker.
- Olio di riso. L’olio di riso ha un sapore dolce e delicato. Ha una buona tenuta alle temperature per cui può venire utilizzato in sostituzione dell’olio di palma soprattutto nei prodotti da forno.
- Olio di cocco. L’olio di cocco è piuttosto stabile e ha quindi un buon punto di fumo, cosa che gli permette di essere lavorato ad alte temperature, ma ha un sapore particolare che influisce sul prodotto finale.
- Olio di colza. L’olio di colza è un olio vegetale ricavato dai semi dell’omonima pianta. Usato soprattutto in Nord Europa e negli Stati Uniti, ha un alto contenuto di acido erucico che ha fatto nascere dei dubbi sulla sua salubrità. Speriamo di non cadere dalla proverbiale padella alla brace…
- Metschnikowia pulcherrima. La Metschnikowia pulcherrima è un lievito oleoso – usato in Sudafrica per la produzione del vino – che, secondo i ricercatori dell’Università di Bath in Inghilterra, potrebbe avere le caratteristiche giuste – sia a livello alimentare, che a livello di costi di produzione - per sostituire l’olio di palma, vedremo!
- Cremolì. Cremolì è una crema a base di olio d’oliva, burro di cacao, acqua e lecitina di girasole, inventata da una start-up italiana. Ha qualità molto simili all’olio di palma e per certi versi addirittura superiori – in bocca, ad esempio si scioglie prima, lasciando spazio agli altri sapori ed è privo di colesterolo – che fanno ben sperare.
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