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Quando scade la birra industriale? E quella artigianale?

di Nadine Solano • Pubblicato 4 Maggio 2021 Aggiornato 19 Ottobre 2021 14:27

La birra rientra tra i prodotti con una data di scadenza davvero molto lunga, ma c’è differenza tra artigianale e industriale: cosa c’è da sapere.

Ecco una di quelle domande da un milione di dollari: quando scade la birra? Vediamo di arrivare a una risposta definitiva. Come prima cosa, bisogna distinguere fra birra artigianale e birra industriale. La prima è priva di conservanti e si produce in piccole strutture: fattori, microbirrifici, agrobirrifici. Non viene pastorizzata; al limite, di rado, filtrata. Di conseguenza conserva tutti gli aromi originali e ha un gusto molto intenso. La birra industriale viene invece sempre sottoposta a processi di pastorizzazione e filtrazione, che la depurano da eventuali microrganismi, ne mantengono inalterato nel tempo il colore ma allo stesso tempo eliminano anche dei lieviti, influendo sul gusto. Che in parte, per dirla in altre parole, si perde.

Cos’è il TMC

Sulle bottiglie di birra, sia artigianale che industriale, figurano due date: una relativa alla produzione e l’altra coincidente con il TMC, cioè il Termine Minimo di Conservazione, altrimenti detto “periodo di stabilità”. Si tratta del limite temporale entro il quale è consigliabile consumare la bevanda e non va confuso con la scadenza. Perché la birra non scade. Non va a male, nemmeno dopo anni e anni. In primis perché l’alcol è un disinfettante naturale che previene infezioni alimentari e ostacola la proliferazione di colonie batteriche. Possono alterarsi l’aspetto e il sapore, si perdono alcune caratteristiche organolettiche, ma per la salute non c’è alcuna controindicazione. D’altra parte, proprio a proposito di alterazioni, è necessario far presente che il discorso cambia in base al processo produttivo.

La birra artigianale

Essendo priva di conservanti, la birra artigianale dovrebbe essere consumata entro un anno dall’imbottigliamento. Questa, però, è una media. Andando più nel particolare, specifichiamo che per le birre IPA e APA non si dovrebbero superare i 3-4 mesi, in quanto contengono sostanze molto volatili e più facilmente deperibili; per quelle a bassa gradazione si arriva a 5-6 mesi, mentre le birre acide o con alta gradazione possono tranquillamente essere assaporate anche dopo un anno e mezzo. Alcune birre artigianali, inoltre, invecchiando addirittura migliorano.

La birra industriale

Se è vero che la pastorizzazione e la filtrazioneappiattiscono” il sapore della birra industriale, è anche vero che la mantengono intatta – ci riferiamo sia all’aroma che al gusto – per lungo tempo. E del resto, il lungo tempo è alla base delle logiche della Grande distribuzione organizzata. Quattro, cinque, sei anni e anche di più: in sostanza, non ci sono particolari paletti temporali. Ed è quindi possibile fare con serenità anche abbondanti provviste.

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