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Quello che dovreste sapere sulla farina di Amaranto

di Carlotta Mariani • Pubblicato 11 Settembre 2021 Aggiornato 15 Ottobre 2021 15:46

Conosciuta sin dall’antichità, la farina di amaranto è un prodotto senza glutine e con interessanti benefici per la salute.

Stanchi della solita farina? È il momento buono per sperimentare una delle tante proposte alternative ora disponibili, come la farina di amaranto. Questo pseudo-cereale, che gli Aztechi definivano il grano degli dei e a cui attribuivano poteri magici, veniva usato dalle civiltà precolombiane nei riti religiosi. I colonizzatori ne vietarono allora la coltivazione e questi semi commestibili, ricavati da alcune piante del genere Amaranthus, vennero quasi dimenticati. Fino agli anni ’70, quando un botanico statunitense ne rivalutò il valore nutrizionale, gustativo e benefico, tanto che oggi l’amaranto è conosciuto da molti come un superfood, al pari della quinoa e dell’avocado.

Sembra che in Italia una varietà del genere Amaranthus fosse conosciuta fin dagli antichi Romani. Si tratta di una pianta spontanea, considerata infestante per gli agricoltori o usata a scopi ornamentali, anche se stanno aumentando le realtà che investono su questo prodotto, tra l’altro particolarmente redditizio e la cui domanda è in crescita. Questo ingrediente può essere infatti usato in tante ricette dolci e salate e diverse persone iniziano ad apprezzare la farina di amaranto per le loro preparazioni. Perché? Che cosa ha di tanto speciale?

Proprietà

Il primo fattore di interesse verso questa farina alternativa è quello salutistico. La farina di amaranto non contiene glutine ed è quindi perfetta per chi soffre di celiachia o ha un’intolleranza. Non solo. Ha un importante contenuto di calcio e di ferro, più della farina integrale di frumento. Uno studio del 2014 ha evidenziato come il consumo giornaliero di pane contenente farina di amaranto possa contrastare le concentrazioni di glucosio, trigliceridi e colesterolo LDL, un aspetto importante per il corretto funzionamento del nostro sistema cardiovascolare. Tutto questo grazie al suo rilevante contenuto di fibre.

I semi di amaranto sono poi ricchi di proteine, di più rispetto agli altri cereali. In particolare è significativa la presenza di un aminoacido essenziale, la lisina, che, tra le altre cose, serve per fissare il calcio nelle ossa e favorisce la formazione degli anticorpi. Pensate che sembra che ci sia una maggior percentuale di lisina nell’amaranto che in alcuni alimenti di origine animale e vegetale. In più questi semi contengono ottime concentrazioni di fosforo e di vitamina E. E la farina, specie quella integrale, sembra avere le stesse alte concentrazioni di fibre, calcio e ferro dei semi non lavorati. Una cosa è certa: è buona in cucina.

Ricette con la farina di amaranto

Con le sue note di frutta secca e tostate, che ricordano un po’ le farine integrali, la farina di amaranto si dimostra un ottimo alleato in cucina. Abbiamo accennato prima alla preparazione del pane, per esempio. Solo un consiglio: per una corretta lievitazione la farina di amaranto dovrebbe rappresentare dal 20 al 50% del contenuto di farina totale. Di solito viene quindi mescolata alla farina di frumento, di riso, di quinoa, alla fecola di patate o alla manitoba.

Inoltre potete usarla per preparare i biscotti, la pasta frolla, i muesli per la colazione, i pancake e le vostre torte preferite. Ricordatevi solo un piccolo trucco: per impasti morbidi, come il pan di Spagna o il plumcake, sono necessari più liquidi rispetto alle indicazioni con farina di frumento perché la farina di amaranto assorbe più acqua. Anche per questo motivo, viene considerata un ottimo addensante, in grado di rendere più cremose le vostre salse, le creme e persino la cioccolata in tazza.

Può essere poi un ottimo ingrediente per preparare cracker, grissini, piadine, torte salate, pasta fresca o gnocchi. Se il sapore della farina di amaranto dovesse risultare troppo deciso per i vostri gusti potete tenerla in forno a 90° C per 3 ore: questa procedimento di tostatura farà emergere le note più dolci e delicate di questo ingrediente. Provatela in abbinamento alla frutta o alla verdura di stagione, ai legumi, ai formaggi stagionati, al cioccolato e alle spezie. La sua versatilità vi conquisterà.