Home Cibo Rascatura, la ricetta dello street food siciliano (perché qui non si spreca nulla)

Rascatura, la ricetta dello street food siciliano (perché qui non si spreca nulla)

di Manuela Chimera 26 Luglio 2024 11:00

Uno street food siculo da provare assolutamente: stiamo parlando della rascatura o raschiatura siciliana, discendente di panelle e crocchè. Piatto nato dal riciclo, se avete preparato delle panelle e delle crocché, non buttate via l’impasto avanzato

Se andate in Sicilia, oltre a gustare brioche al gelato, cannoli alla siciliana, arancin* (così non scontentiamo nessuno o forse scontentiamo tutti) e caponatine, non dimenticatevi di dedicarvi un attimo allo street food. Perché la Sicilia è una vera e propria fucina di cibo da gustare mentre si passeggia tranquillamente qua e là. E nello street food figura anche la rascatura o raschiatura.

Si tratta di uno street food che ci insegna, in maniera golosa, come in cucina non si sprechi nulla.

Si dice rascatura o raschiatura?

In realtà si dice sia rascatura che raschiatura. Questo cibo da strada siciliana è più diffuso nella zona di Palermo e la tradizione vuole che si ottenga raschiando le pentole usate per preparare panelle (le frittelle di farina di ceci tipiche di Palermo) e crocché. Qualcuno scambia le raschiature per delle crocchette venute male, ma il loro aspetto è voluto: si preparano molto così.

Visto che unisce panelle e crocché, nonostante l’aspetto ricordi molto quello di una crocchetta, ecco che come gusto abbiamo invece una specie di mescolanza di patate, farina di ceci e prezzemolo.

La storia e le origini della rascatura di panelle si perdono nella notte dei tempi. Molto probabilmente, però, furono i proprietari delle friggitorie a ideare questa ricetta in modo da recuperare i residui di panelle e crocché rimasti appiccicati alle pareti delle pentole.

La ricetta della rascatura siciliana

Se volete cimentarvi nella preparazione della rascatura, dovrete prima preparare delle panelle e delle crocché, altrimenti non avrete i loro rimasugli. Una piccola considerazione prima di cimentarvi nella sacra arte culinaria della frittura: esistono tantissime ricette per prepararle.

Visto che si tratta di riciclare dei rimasugli, le rascature hanno sempre sapori diversi. Questo perché tutto dipende da quanto avanza dalla cottura delle panelle e da quanto avanza dalla cottura delle crocché, le proporzioni sono sempre diverse.

Il che vuol dire che anche voi, a casa, le preparerete con proporzioni sempre differenti, cosa che darà loro maggior varietà di gusto.

Ingredienti della rascatura siciliana

  • impasto delle panelle avanzato
  • impasto delle crocchè avanzato
  • olio per friggere a piacere

Preparazione

La prima cosa da fare è raccogliere e mettere da parte ciò che vi è avanzato dell’impasto per le panelle, inserendolo in una terrina. Adesso fate la medesima cosa con l’impasto residuo delle crocché.

Usando una forchetta, mescolate per bene i due impasti e lavorateli a mano. Quando saranno ben mescolati realizzate le rascature vere e proprie facendo delle palline di impasto e allungandole un po’ a mano, dandole una forma vagamente ovalare.

Potete anche semplicemente unire tutti i pezzettini di rascature avanzate e friggerli, ma unendoli a formare delle specie di polpettine allungate rimarranno più compatte e più pratiche poi da mangiare (ricordiamoci che è pur sempre uno street food).

Friggete ora le rascature in olio caldo. E sono pronte, ma ricordatevi che vanno mangiate ben calde.

A proposito: qui trovate la ricetta delle classiche panelle siciliane (perché in fin dei conti è da panelle e crocché che si parte, se non avete i residui di questi impasti non potete friggere le vostre raschiature).