Natale 2021: 9 regali per far felice un wine lover
Il Natale sta arrivando e con esso anche la fatidica domanda su cosa regalare. Ecco 9 idee che faranno felici gli amici wine lovers.
Diciamocelo: azzeccare un regalo di Natale a tema vino per appassionati del settore non è affatto cosa semplice, anzi è una mission quasi impossible. A meno che non siate anche voi stessi amanti consacrati al nettare di Bacco e non conosciate alla perfezione i gusti dell’altra persona, è meglio andare sul classico berretto di lana o al massimo su un paio di calzini con i calici disegnati. Trovare il perfetto regalo per wine lovers non è facile, ecco allora qualche consiglio. Esclusi rari colpi di fortuna, incombe sempre il rischio di spendere troppi soldi per suscitare al massimo un tiratissimo sorriso di finta gratitudine. Questo non significa che si debba demordere a tutti i costi, anzi, se amate le sfide continuate a leggere: riceverete in omaggio ben 9 idee regalo a prova di sommelier.
Chi bazzica il mondo del vino conosce bene il valore di fattori come studio e perseveranza e riconoscerà senz’altro i vostri sforzi. Vi basteranno un po’ di ricerca e un minimo di applicazione per catturare il suo interesse. Ci sono, infatti, alcuni oggetti o esperienze, non per forza a prezzi elevati, che un vero appassionato ha sempre piacere di ricevere. L’amante del vino è solitamente una persona assetata di nuove storie e curiosità; approfondite, quindi, ciò che gli state regalando. Aggiungete un biglietto con un breve racconto o due righe sul cadeau e il gioco è fatto.
- Cavatappi da collezione. Esistono una quantità smisurata di tipologie di apribottiglie. Più sono rari e vintage e più le possibilità di colpire la persona interessata crescono. Evitate quelli moderni a leva. Sono ingombrati, quasi sempre di plastica e più adatti a un principiante piuttosto che a un navigato gourmet. Il wine lover incallito ama le sfide, l’esercizio, la forma. Se gli darete la possibilità di imparare ad utilizzare un cavatappi da collezione per incuriosire e affascinare gli amici ve ne sarà grato. Potete cercarli nei negozi d’antiquariato, fra i banchi di un buon mercatino o in qualche piccola enoteca. Per quanto riguarda il web, andate su catawiki.com e partecipate a un’asta. Ci sono sempre pezzi interessanti a prezzi convenienti. Se volete spendere poco e andare sul sicuro optate per un cavatappi a lame, serve per aprire bottiglie affinate per parecchi anni minimizzando il rischio di rompere il tappo. È un oggetto semplicissimo ma un vero wine lover non può certo farne a meno. Un’altra idea semplice può essere un cavatappi da sommelier in metallo su cui fare incidere le iniziali del ricevente.
- Una degustazione in un bel wine bar. In ogni città ci sono luoghi culto dove consumare una buona bottiglia di vino. Fate una piccola ricerca sul web, o chiedete in giro. Di recente, sono anche uscite le classifiche dei migliori Wine bar d’Italia 2022 del Gambero Rosso e quella delle migliori wine list della ristorazione mondiale by Wine Spectator. Potete lasciarvi ispirare, contattare il locale di turno a accordarvi sulla spesa e sull’esperienza da regalare. Se volete tagliare corto, optate per una gift card da Signorvino, la catena di enoteche con cucina più diffusa in Italia e con un’ottima selezione di referenze dal buon rapporto qualità prezzo.
- Glacette. Il prossimo feticcio culto del mondo del vino potrebbero essere le glacette in pietra vulcanica. Si bagnano, si raffreddano in freezer e si esibiscono in tavola con furbesca solennità. Non sono facili da reperire e sicuramente la ricerca richiederà un po’ di tempo, ma la raffinatezza dell’idea in questo caso è davvero altissima. La roccia magmatica rende sempre speciali le uve da vino e moltissimi nettari di prestigio nascono in territori con questo tipo terreno. Avere un oggetto del genere in casa è roba da eno-smartissimi perché non solo dà lo spunto al wine lover per attaccare la sua filippica da esperto ma è anche efficace all’ennesima potenza in fatto di mantenimento della temperatura. Verrete guardati in modo diverso dal vostro amico enofilo dopo questo regalo. Se proprio non trovate la glacette in tufo cercatene una in cemento, sono più comuni e, come certamente saprà il fortunato di turno, il cemento è un materiale che sta trovando nuova vita nelle cantine più all’avanguardia del Paese, è isolante e traspirante il giusto.
- Le bibbie del vino. Ci sono una marea di libri e guide a tema vino in circolazione. Alcune, però, hanno molto più valore di altre. Forse questo è il consiglio più personale, perché, le bibbie sono bibbie per chi ci crede, mentre, per altri possono essere solo carta e una bella copertina. Quindi, per queste prossime righe, ma forse un po’ anche per le altre, è come se stessimo rispondendo in maniera sincera a un amico che chiede un consiglio spassionato. Decidiamo di credere in Vino al vino di Mario Soldati (Mondadori 1969), in Bibenda, la guida con più di 2.200 cantine, 29mila vini recensiti e 55 anni di esperienza di comunicazione enologica alle spalle. La cosa comodissima è che da qualche anno questo ex-tomo viene confezionato in versione digitale sotto forma di app scaricabile e consultabile in qualsiasi momento sul proprio dispositivo mobile o dal pc. Poi, è necessario menzionare Alberto Lupetti e Armando Castagno, due giornalisti specializzati in Champagne, il primo, e in Borgogna il secondo. Hanno scritto splendidi libri e guide sui loro territori di riferimento che sono anche le due mecche indiscusse dell’enologia mondiale.
- Picolit. Qualsiasi appassionato di vino non può non amare profondamente e visceralmente il vino ottenuto dal Picolit. Un vitigno che riesce a fare virtù indiscussa di un grave difetto genetico. La metà, o forse più, dei fiori di questa vite, infatti, durante ogni primavera cade e non si trasformerà mai in uva. La pianta è costretta a concentrare tutte le sue sostanze aromatiche e zuccherine nelle poche bacche che nascono rendendole ricche e pregiate. I vignaioli del Friuli orientale, vinificando questi grappoli scarni e quasi rachitici, riescono ad ottenere nettari di una soavità senza pari. Sono vini da dessert raffinati, da formaggi saporiti o da meditazione. Hanno, però, una marcia in più rispetto a molti loro pari-categoria perché riescono ad essere dolci e vellutati mantenendo livelli di freschezza altissimi e profumi delicati e molto eleganti. Due produttori con cui andare sul sicuro? Christian Specogna e Dario Ermacora.
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Una caricatura a tema vino. Fate una ricerca su internet o sui social a proposito di artisti che producono caricature personalizzate. Scegliete lo stile che vi piace e commissionate l’opera al disegnatore mandandogli la foto dei vostri amici. Dopo qualche giorno vi manderà un file da stampare, incorniciare o semplicemente inoltrare, e, che riprodurrà la persona omaggiata con un calice di vino in mano o magari a mollo in una botte colma della bevanda che lo appassiona. Fatevi consigliare e lasciate galoppare la fantasia. La simpatia dell’idea non potrà che colpire la persona interessata nel profondo. Magari non l’appenderà in casa ma postando l’immagine farà di certo faville sui suoi social. Quella che vedete in qui sopra è del caricaturista Francesco d’Alessandro e ritrae proprio il nostro Andrea Amadei. - Corsi sommelier. Ogni amante del vino sa che lo studio, l’esercizio e il confronto sono la linfa vitale di questa passione. Non potrà che esservi grato, quindi, se gli regalerete la possibilità di approfondire le sue conoscenze sul tema. Ci sono corsi generali o specifici, di diverso costo e differente durata. Possono essere corsi base o master ricercati, possono riguardare una singola zona viticola o una categoria di vini e distillati. La Fondazione Italiana Sommelier ne organizza di tutti i tipi e sempre con grande professionalità. Anche i corsi AIS o FISAR hanno un’ottima fama. Signorvino, infine, organizza percorsi a tema, teorici e sempre con la giusta dose di pratica.
- Esperienza in cantina. L’Italia è l’unica nazione al mondo che produce vino in tutte le regioni. In qualsiasi parte del Paese vi troviate, quindi, nell’arco di 50 Km di distanza troverete almeno una Denominazione d’Origine interessante. Ora, ogni DOC o DOCG che si rispetti ha almeno un produttore di riferimento. Fate una ricerca su una guida del settore, i 5 Grappoli della già citata Bibenda possono essere un’idea ad esempio, e chiamate la cantina produttrice. Concordate l’esperienza, la spesa e fatevi mandare un voucher da stampare su un foglio di carta pregiata, imbustatelo bene e il gioco è fatto. Se volete fare i brillantoni aggiungete anche una notte in cantina per due, svegliarsi in una camera con vigna è un’esperienza sempre gradita da chi ama questo mondo.
- Grappa Nonino. C’è una distilleria a Percoto (UD) fondata nel 1897 da una famiglia che tutt’oggi raccoglie e distilla le vinacce delle migliori uve di una delle migliori zone vitivinicole al mondo. Questo sarà un trafiletto ridondante e melenso, chiariamolo. Ma non può essere altrimenti. Questa realtà storica, nella seconda metà del secolo passato, ha rivoluzionato il mondo dell’unico distillato italiano per antonomasia. La grappa fino a quel tempo è stata la benzina della classe operaia e contadina nazionale. Sgrezza e rinfrancante come una commedia trash all’italiana. Poi i Nonino, anzi Le Nonino perché di un’azienda donna si tratta, capirono che quella bevanda aveva un incredibile potenziale d’elevazione e poteva guadagnarsi una sua dignità. Cominciarono, così, ad accordarsi con le migliori aziende vitivinicole intorno a loro per ritirare le vinacce subito dopo la lavorazione. Le distillarono tempestivamente e separatamente e aspettarono che la bevanda maturasse in cantina proprio come un grande vino. Fu il Rinascimento della grappa. Qualche settimana fa la Gran Riserva Nonino 27, con il massimo punteggio possibile, ha vinto la Spirit Competition 2021, il Premio Nobel dei distillati praticamente. È entrata così nell’Olimpo di queste bevande accanto allo storico Cognac Remy Martin Louis XIII e al Rum Appleton Estate Aged 30 years.