Regrowing: coltivare all’infinito il cipollotto in casa
Il regrowing è una semplice tecnica che prevede di far ricrescere alcuni ortaggi e frutti dai loro scarti: un esempio eclatante è quello del cipollotto.
Invece di gettarli, avete mai pensato di far ricrescere le verdure dagli scarti? È una tecnica molto semplice di spreco e rifiuti zero, che prende il nome di regrowing. far rinascere una pianta da ciò che solitamente butteremmo Letteralmente, far rinascere la pianta da ciò che normalmente butteremmo, con un vantaggio certo per l’ambiente, ma anche per le nostre tasche. Molte delle verdure e frutta che acquistiamo – finocchi, carote, sedano, cipolle, perfino ananas – così come le piante aromatiche possono ricrescere tendenzialmente all’infinito dai loro resti. Come? Basta seguire alcune semplici regole. Prendiamo il caso del cipollotto.
- Il cipollotto è una pianta molto semplice da ricostruire, ha un alto tasso di successo nel suo regrowing e cresce rapidamente: già in un paio di giorni dovreste riuscire a vedere i risultati.
- Tagliate la parte finale a circa 3 centimetri dalle radici.
- Mettetela in un contenitore con dell’acqua, assicurandovi che quasi soltanto le radici siano in ammollo.
- Il contenitore va quindi esposto al sole, tenendolo però al chiuso (la temperatura deve essere buona e costante) per esempio sul davanzale di una finestra, per circa una settimana.
- L’acqua va cambiata ogni giorno ed è fondamentale evitare che il cipollotto s’infradici. Una volta passato il giusto tempo, vedrete le radici molto più numerose e forti: sarà quello il momento di travasare il tutto e ricoprirle con del terriccio, da innaffiare regolarmente. Quando il cipollotto sarà sufficientemente cresciuto, sarà pronto per essere consumato. Di nuovo, dalle sue radici se ne potrà far crescere un altro, riponendo il pezzetto finale in un nuovo bicchiere d’acqua, esponendolo al sole e poi ripiantandolo. E così via, all’infinito.
Le stesse regole valgono per tutti gli altri ortaggi che possono ricrescere dai loro scarti. Provate. E se non vi riesce al primo tentativo, riprovate ancora, fino a che riuscirete a crearvi un piccolo orto personale.
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