Non solo birra: 8 gustose ricette con il luppolo
Il luppolo non si impiega soltanto nella produzione della birra: come gli asparagi selvatici, può essere utilizzato per molte ricette gustose.
Al luppolo si devono tanti meriti, tra i quali senz’altro il più apprezzato è quello di conferire alla birra quel tipico e irresistibile sapore amaragnolo e pungente, sarebbe riduttivo associare il consumo del luppolo solo alla produzione di birra bilanciando la dolcezza del malto. E ancora, l’impiego del luppolo nei processi produttivi dei birrifici consente di conservare la birra in condizioni ottimali svolgendo una fondamentale azione antibatterica. Tuttavia, sarebbe decisamente riduttivo associare l’utilizzo e il consumo del luppolo solo ed esclusivamente alla produzione di birra: la sua natura, infatti, rientrante nella categoria delle piante spontanee appartenenti alla famiglia delle Canabaceae presenta non pochi punti in comune con gli asparagi selvatici. Di questi, i germogli del luppolo ne riprendono la classica forma a punta, una lunghezza complessiva di circa 20 centimetri e un periodo di infiorescenza durante i mesi primaverili.
Ricette con il luppolo
È questo il motivo per cui il luppolo, che è utilizzato nella preparazione di ricette, assume popolarmente il nome di asparagina selvatica o bruscandolo. il luppolo ha un sapore più delicato ed è ricco di proprietà benefiche Le uniche differenze che contraddistinguono il luppolo dai più diffusi e conosciuti asparagi sono rappresentate da un sapore molto più delicato, da tempi di cottura decisamente più brevi e dal fatto che l’unica parte commestibile è costituita dalla parte apicale della pianta. Utilizzare il luppolo in cucina, vi consentirà di preparare ricette non solo gustose e prelibate, ma anche e soprattutto salutari. Tonico, diuretico, stimolante del fegato, purificante del sangue e dell’intestino: le infinite proprietà del luppolo lo rendono un ottimo rimedio naturale, alleato della salute. Se volete quindi portare in tavola un tocco di originalità sperimentando il luppolo in ricette diverse dal solito, non avrete che l’imbarazzo della scelta. I germogli sono ideali per la preparazione di risotti, minestre, zuppe e gnocchi, per sfiziose torte rustiche, frittate o ancora, per cotture più semplici in padella con un filo d’olio e un goccio di limone.
- Risotto al luppolo. Lavate sotto acqua corrente 300 g di germogli di luppolo e tagliateli finemente tenendo da parte le punte. Preparate un soffritto con dell’olio extravergine d’oliva e una cipolla tritata: non appena quest’ultima inizierà ad ammorbidirsi, unite anche i germogli di luppolo e fate cuocere per circa 5 minuti. Aggiustate di sale e di pepe. In un’altra pentola fate tostare 400 g di riso con un filo d’olio, aggiungete poco alla volta 500 ml di bordo vegetale e continuate a mescolare con un cucchiaio di legno fino a che il riso non inizierà ad ammorbidirsi. Aggiungete il soffritto di luppolo, quattro cucchiai di parmigiano grattugiato e mantecate il tutto per pochi minuti. Servite subito e decorate con le punte di luppolo che avrete conservato.
- Minestra di luppolo selvatico. Scolate 200 g di fagioli cannellini secchi – lasciati per una notte in ammollo – e metteteli in una casseruola coperti di acqua fredda insieme a qualche foglia di alloro e ad uno spicchio d’aglio. Portate a bollore e lasciate cuocere per pochi minuti. In una pentola capiente preparate un soffritto con olio extravergine d’oliva e una cipolla tagliata sottilmente e aggiungete 200 g di germogli di luppolo precedentemente lavati e tagliati a pezzetti. Unite anche i fagioli cannellini scolati e privati dell’alloro e dell’aglio, 100 g di farro perlato e coprite il tutto con 500 ml di brodo vegetale. Fate cuocere la minestra per venti minuti girando di tanto in tanto per evitare che si attacchi. Aggiustate di sale e di pepe. Togliete la pentola dal fuoco e insaporite con del parmigiano grattugiato, del prezzemolo fresco ed un filo di olio a crudo.
- Frittata di luppolo. Lavate 200 g di germogli di luppolo e scottatele leggermente in acqua salata per circa 4-5 minuti in acqua bollente salata: scolateli e tagliateli a pezzetti. In un tegame fate rosolare insieme ad una noce di burro un cipollotto tritato, unite il luppolo, regolate di sale e proseguite la cottura per qualche minuto fino a che i germogli non si ammorbidiscano. In una terrina sbattete 4 uova con sale, pepe, 70 g di parmigiano grattugiato e 3 cucchiai di latte. Aggiungete il condimento di luppolo e versate in una padella antiaderente leggermente unta. Fate cuocere la frittata per circa 4 minuti per lato e servite subito.
- Torta rustica con luppolo e pomodorini. In una ciotola sbattete 2 uova con 100 g di parmigiano grattugiato. Aggiunge 400 g di ricotta e mescolate per bene gli ingredienti in modo da creare un composto omogeneo. Unite anche 200 g di germogli di luppolo, precedentemente lavati e tagliati a pezzettini. Aggiustate di sale e di pepe. Adagiate la pasta sfoglia su una teglia da forno e versate il ripieno: completate la superficie disponendo dei pomodorini datterini divisi a metà. Infornate in forno già caldo a 200 °C per circa 15 minuti.
- Pesto di luppolo. Sbollentate per pochi minuti 300 g di germogli di luppolo in abbondante acqua salata, scolateli e metteteli subito in una ciotola di vetro con acqua e ghiaccio. Quando si saranno completamente raffreddati, scolateli e asciugateli con un canovaccio. Nel contenitore di un mixer mettete 50 g di nocciole, due cucchiaini di coriandolo macinato, 50 ml di olio extravergine d’oliva e due cucchiai di latte: frullate il tutto fino ad ottenere una crema densa e non troppo liquida. Aggiustate di sale e di pepe e conservate il pesto così ottenuto in un barattolo di vetro a chiusura ermetica in un luogo fresco e asciutto.
- Frittelle di luppolo. Lavate sotto acqua corrente 300 g di germogli di luppolo, fateli sbollentare per pochi minuti in abbondante acqua salata, scolateli e tagliateli a pezzetti. Lasciateli rosolare in padella con dell’olio extravergine d’oliva e mezzo scalogno. Non appena il luppolo inizierà a dorarsi, spegnete il fuoco ed eliminate lo scalogno. Trasferite il luppolo soffritto in una ciotola e versate 3 uova sbattute con un albume, 50 g di parmigiano e un generoso pizzico di sale. Amalgamate il tutto formando delle frittelle della dimensione di un cucchiaio, passatele nel pangrattato e friggetele in olio di semi ben caldo.
- Scampi saltati con il luppolo. Sciacquate 300 g di germogli di luppolo e lessateli in abbondante acqua salata per circa 5 minuti: scolateli e lasciateli raffreddare. Intanto, private gli scampi del carapace, tagliateli per il senso della lunghezza, sciacquateli e fateli saltare in padella insieme a dell’olio extravergine d’oliva e uno spicchio d’aglio. Girateli su entrambi i lati e sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco. Abbassate la fiamma, unite il luppolo, aggiustate di sale e di pepe e continuate la cottura a fuoco vivace per altri 10 minuti. Al termine della cottura aggiungete 4 cucchiai di panna da cucina e amalgamate il tutto. Servite subito completando con dell’aneto fresco o dell’erba cipollina.
- Arrosto con crema di patate e luppolo. Fate rosolare 500 g di arrosto di vitella in una casseruola con un filo d’olio extravergine d’oliva e uno spicchio d’aglio. Trasferitelo nel forno, insaporite con dei rametti di rosmarino, sale e pepe e cuocete per circa 40 minuti fino a che la carne non diventi bella morbida. Se necessario, a metà cottura, potete aggiungere mezzo bicchiere di vino bianco per evitare che la carne si secchi troppo. Intanto, fate bollire 200 g di patate in abbondante acqua salata per circa 20 minuti e comunque fino a che non diventeranno morbide. Lasciatele raffreddare, privatele della buccia. In un pentolino fate bollire 250 ml di latte intero con una noce di burro, sale e pepe, unite le patate e fate cuocere per circa 15 minuti in modo da ottenere un composto cremoso, simile al purè. Aggiungete alle patate i germogli di luppolo, precedentemente saltati in padella con una noce di burro e frullati anch’essi. Servite l’arrosto a fettine sottili insieme alla crema di patate e luppolo.