17 RICETTE ECONOMICHE della tradizione italiana
Molte ricette della tradizione italiana sono nate in momenti di difficoltà economiche. Eccone 17 ricette economiche della tradizione che ci conquistano ancora oggi.
Tutto costa di più: anche i generi alimentari di prima necessità. Ma non buttiamoci giù. Ci sono delle ricette economiche tradizione italiana buonissime che sono nate proprio in periodi di ristrettezza.
Ricette economiche della tradizione
Preparate con pochi e semplici ingredienti, magari recuperando materie prime non più così fresche come il pane raffermo, sono perfette per mangiare bene senza spendere mezzo stipendio al supermercato o alla nostra bottega di fiducia. Ve lo dimostriamo con queste 17 ricette della nostra tradizione che sono economiche e si possono portare in tavola senza pensieri anche in periodi di difficoltà, come questo.
Pasta alla carrettiera
La pasta è sicuramente la regina della nostra tradizione culinaria. Ci sono però dei modi per condirla che sono più costosi, anche a causa dei lunghi tempi di cottura necessari, e altri più economici. Uno di questi è sicuramente rappresentato dalla pasta alla carrettiera, una ricetta siciliana semplicissima e gustosa: una variante dei più classici spaghetti aglio, olio e peperoncino che prevede l’aggiunta di pecorino.
Trofie al pesto
Simbolo della Liguria, le trofie, a base di farina, acqua e un pizzico di sale, sono originarie del golfo del Paradiso e, ormai da diversi decenni, sono tradizionalmente accompagnate dal pesto alla genovese. La nota salsa verde non ha una storia antichissima (la ricetta risale all’Ottocento) ma fa parte della storia gastronomica italiana a pieno titolo e si può preparare in casa oppure comprare già pronta a un costo accessibile. Le trofie al pesto, in base alla stagione e al gusto, possono essere arricchite anche da patate e fagiolini.
Risotto
Il riso è un ingrediente povero diffuso in tante culture ma è solo in Italia che si prepara il risotto. E questo, succede dalla fine del ‘700 cioè quando il riso non veniva più semplicemente bollito in acqua ma soffritto nel burro e poi cotto nel brodo. La ricetta classica è quella del risotto alla parmigiana ma, a seconda della stagione, potete aggiungere verdure diverse per cambiare colore e sapore. Il tutto a un costo ridotto perché le verdure stagionali e, magari locali, costano meno e sono più saporite. Spazio allora alla zucca, al radicchio, ai piselli, alle zucchine, alla verza, alle carote, al pomodoro, alle patate e così via.
Pasta e legumi
Questa preparazione è tipica della cucina povera italiana. È semplice, corroborante e dà energia, specialmente nelle fredde giornate invernali. Si può usare pasta corta o pasta all’uovo e poi fagioli borlotti, ceci o lenticchie. Nella tradizione romana la pasta con i ceci è profumata con un soffritto di aglio e rosmarino, in quella emiliano-romagnola deve invece prevedere fagioli e un ingrediente che ricorda la sua origine contadina: le cotiche. La minestra di lenticchie umbra profuma di alloro mentre la zuppa di lenticchie napoletana non contiene pasta ma viene accompagnata da pane tostato, il tipico pane cafone.
Orecchiette con le cime di rapa
Sono uno dei piatti più tipici della Puglia ma ormai si è diffuso in tutta la Penisola, soprattutto in periodo di ristrettezze. Del resto, la ricetta è semplice: l’antica pasta di farina di semola (sembra che le sue origini risalgano al Medioevo) viene cotta e poi saltata in padella con aglio, olio, cime di rapa, un filetto di acciuga e peperoncino. Le cime di rapa sono una materia prima tipicamente italiana, facile da trovare a buon prezzo tra novembre e aprile. Non usate solo le foglie superiori e l’infiorescenza ma incidete il fusto con un taglio a croce in modo da facilitarne la cottura e rendere anche questa parte dell’ortaggio più tenera e gustosa. Una delle ricette economiche della tradizione più autentiche.
Gnocchi alla sorrentina
Questo piatto campano sembra che sia nato per caso in una taverna di Sorrento nel ‘600 quando un cuoco sperimentò una ricetta con un prodotto allora esotico, la patata. Anche in questo caso, gli ingredienti sono semplici: gnocchi, salsa di pomodoro, mozzarella e formaggio grattugiato. La ricetta degli gnocchi alla sorrentina può essere variata selezionando materie prime particolari come la mozzarella fiordilatte e il provolone del monaco ma questa è un’altra storia.
Panzanella
Non buttate via il pane raffermo ma rivalutatelo grazie a tante ricette della tradizione, ad esempio, la panzanella: una specialità toscana facilissima da preparare. Secondo alcuni, la panzanella era il pasto che i contadini mangiavano mentre lavoravano in campagna, secondo altri invece era il cibo dei marinai che facevano rinvenire il pane sciapo e secco con l’acqua di mare. Quel che è certo è che oggi questa ricetta è apprezzatissima, specie nella bella stagione. Il pane vecchio viene mescolato con ingredienti di stagione come pomodori, cetrioli, cipolle, basilico e naturalmente olio extravergine ma ne esistono tante golose ed economiche varianti. A Roma, per esempio, non si mettono i cetrioli e il pomodoro non è a fette ma viene semplicemente strofinato sul pane, come se si trattasse di una bruschetta.
Polpette
Un altro modo gustoso ed economico per riciclare il pane secco invece di buttarlo sono le polpette. Del resto, la prima regola per risparmiare è non sprecare, come sapevano bene i nostri nonni. E allora via di polpette, quelle classiche al sugo, quelle di pollo, quelle di bollito ma anche quelle di mortadella, di ricotta, di patate, di alici, quelle vegane e così via. Ce ne è davvero per tutti i gusti!
Pollo alla cacciatora
In passato, questa ricetta era molto diffusa tra i contadini toscani: tutti avevano questo animale da cortile. Ancora oggi, questa carne è molto usata perché è tra le più economiche soprattutto se, come in questa ricetta, non selezionate solo i tagli più nobili, come il petto, ma cucinate l’intero animale. Sì, perché nel pollo alla cacciatora si cucina tutto, insieme al soffritto, al pomodoro e a un bicchiere di vino. C’è chi aggiunge anche le olive, chi i pinoli. Chi, invece, lo preferisce in bianco. Di sicuro, nella tradizione contadina, oltre al pollo si potevano cucinare allo stesso modo anche altri animali a basso costo e grande reperibilità come il coniglio o la faraona oppure le frattaglie. Più cucina povera di così?
Stinco e polenta
Una preparazione che ci ricorderà sicuramente le montagne è quella a base di stinco e polenta: un piatto sostanzioso che riscalda, riempie e fa felice il portafoglio. Le origini di questa ricetta si perdono nella notte dei tempi ma sappiamo che la polenta è uno dei primi impasti cotti della storia dell’uomo. Per risparmiare al massimo, si può preparare la polenta concia e qualche verdura di stagione ma con pochi euro in più potete abbinare anche uno stinco di maiale, marinato e cotto in forno con il profumo delle erbe aromatiche. Sarà un pasto più completo e vi farà sentire sazi più a lungo.
Ricette economiche della tradizione di pesce: triglie alla livornese
Chi lo dice che il pesce in questo periodo storico è inaccessibile? Basta scegliere gli ingredienti giusti e locali. La triglia, per esempio, è diffusa in tutto il Mediterraneo per quasi tutto l’anno e fa parte della categoria chiamata pesce povero, quindi è economico ed ecosostenibile. In Toscana e, più precisamente, a Livorno (per questo triglie alla livornese) l’ingrediente viene stufato con un soffritto, il pomodoro, il prezzemolo e, per chi vuole, un pizzico di peperoncino. La parte più difficile della preparazione è la pulitura di questi piccoli pesci ma con un minimo di pratica diventerete abilissimi.
Alici al forno
Ecco un altro pesce povero e gustoso. Le alici, o acciughe, sono una varietà diffusissima nei nostri mari e, specie quelle piccole dell’Adriatico, sono particolarmente economiche. Pulitele, adagiatele in una teglia, copritele semplicemente con pangrattato (o pane secco grattugiato), aglio, prezzemolo e olio extravergine e infornate. Le alici al forno saranno pronte in 20 minuti e potranno essere gustate così, accompagnate da una fresca insalata oppure usate come farcitura di una piadina: l’antico cibo dei poveri romagnoli.
Impepata di cozze
Ecco un altro frutto del mare che ci può far sentire alla tavola reale seppur con pochi euro. Sì, perché, secondo la leggenda, questa ricetta è stata inventata dal re di Napoli e delle Due Sicilie Ferdinando I di Borbone. L’impepata di cozze è una ricetta semplice, in cui i protagonisti indiscussi sono i frutti di mare e il pepe nero macinato fresco. C’è anche la versione con i pomodorini e quella con l’aggiunta delle vongole ma l’importante è non dimenticare di accompagnare il tutto con fette di pane tostato.
Frittata
Come per le polpette, ogni cultura del mondo ne ha una sua variante. Amici del Sud Italia, quanti panini con la frittata avete mangiato da piccoli? Del resto, è una preparazione semplice e veloce a base di un ingrediente economico molto diffuso: l’uovo. Inoltre, la frittata con la pasta è una ricetta che permette di recuperare pasta o riso avanzati dal giorno prima. Si può preparare in padella o al forno, con l’aggiunta di verdure di stagione, di formaggi o di salumi. Insomma, non è mai la solita frittata. Tra le ricette economiche della tradizione una delle più golose.
Pizza
Non potevamo dimenticarci di lei, della regina dei pasti democratici. Lei che è figlia del mondo, che è un tipo di pane dalla storia antichissima, che si è evoluta con il tempo e con le materie prime fino a diventare simbolo del Made in Italy. Sì, è vero, oggi esistono le pizze gourmet a base di ingredienti super selezionati e costi non abbordabili per tutti ma la pizza, quella fatta in casa è economica, versatile e piace a tutti. Può essere un modo per usare gli avanti, per sfruttare ciò che abbiamo in frigo o in dispensa. Si può mangiare in ogni momento della giornata e adattare facilmente alle varie esigenze di intolleranze e stili di vita. Insomma, è sempre perfetta.
Risolatte
Forse non lo conoscete ma questa antica ricetta è un vero comfort food del Nord Italia (Piemonte, Lombardia, Alta Marca Trevigiana) che si sta riscoprendo. Un tempo era una merenda semplice ma anche un piatto per gli ammalati e i convalescenti. Agli ingredienti più comuni: riso, latte, un pizzico di sale e zucchero se ne possono aggiungere altri, a seconda di quello che si ha in casa: frutta fresca, castagne secche, spezie (cannella, ma anche finocchietto selvatico), scorza di limone. Nelle varianti moderne non manca poi un pizzico di polvere di cacao e il latte vaccino si può sostituire con bevande vegetali così da offrire un’alternativa veg.
Crostata: ricette economiche della tradizione
Il dolce patrimonio degli italiani è lei: la crostata. Sembra che una ricetta simile fosse diffusa già attorno all’anno 1000 a Venezia ma, secondo una leggenda più antica, è stato nel convento di San Gregorio Armeno a Napoli che una suora ha dato al dolce l’aspetto che conosciamo oggi con le strisce di frolla intrecciate sulla superficie. Oggi, la crostata ha tante interpretazioni diverse: dalla classica con la confettura a quella con la ricotta, da quella con la frutta fresca a quella con il cioccolato. La frolla può essere poi più croccante, più morbida o pensata per intolleranti o vegani. In ogni caso, però, la crostata è sempre un dolce della tradizione alla portata delle tasche e dell’abilità culinaria di tutti, provare per credere!